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ON AIR - Collauto: "Conte ha riportato entusiasmo, il Napoli lotterà per lo Scudetto"
30.12.2024 11:47 di Napoli Magazine

A "1 Football Club", programma radiofonico e in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Collauto, ex direttore sportivo del Venezia ed ex calciatore del Como:

Considerando quanto accaduto l'anno scorso, possiamo parlare di un miracolo sportivo il primo posto del Napoli?

"No, non parlerei di miracolo sportivo. Nonostante l’anno un po’ complicato che ha vissuto il Napoli la scorsa stagione, la squadra ha sempre avuto una base importante. Piuttosto, credo si tratti di un cambiamento di mentalità e forse anche di filosofia, sia per la squadra sia per il club, con l’avvento di un nuovo allenatore. Lo scorso anno, purtroppo, il Napoli ha raccolto pochi risultati e ha vissuto un periodo di scarso entusiasmo. Questo però potrebbe essere stato utile per ripartire. Quest’anno la squadra ragiona diversamente, ha una filosofia di gioco nuova, e con un allenatore differente è riuscita a ricreare entusiasmo, vincendo partite difficili come quella di ieri. Questo è un segnale positivo che fa ben sperare per il futuro".

Il cambio di mentalità del club è stato portato da Antonio Conte oppure la società ha cambiato mentalità e ha creato le condizioni per la sua scelta?

“Credo che la prima mossa sia stata del club. La scelta di Antonio Conte come allenatore dimostra lungimiranza da parte della proprietà. È una decisione che ha richiesto coraggio, ma è stata necessaria per tornare a competere ad alti livelli. Il club ha deciso di uscire dalla sua zona di comfort, adottando un approccio diverso rispetto al passato. Questo sta portando risultati, ma soprattutto sta riportando entusiasmo. Quindi, il merito va sicuramente alla società per la scelta fatta. Possiamo definire lungimirante la decisione di De Laurentiis di puntare su Conte, nonostante questo abbia comportato un cambio radicale nella gestione del club".

Il Napoli ha abbandonato la politica di un tetto unico per gli ingaggi, puntando su nomi di rilievo come Lukaku, il cui stipendio è ben superiore a quello di altri giocatori storici come Kvaratskhelia. Crede che questo possa creare malumori nello spogliatoio?

"Certamente ci sono passaggi obbligati per un club che vuole competere ad alti livelli. Ogni stagione richiede valutazioni specifiche in base agli obiettivi. È normale che alcuni giocatori possano sentirsi insoddisfatti, ma credo che gli agenti e i calciatori debbano adeguarsi alle scelte della società. Il Napoli sta adottando una strategia coerente con gli obiettivi di questa stagione. In passato ha adottato approcci diversi, ma questa flessibilità fa parte del percorso di crescita di un club".

Ritiene che sarà una corsa a tre, tra Inter, Atalanta e Napoli, per la vittoria dello Scudetto?

"La classifica attuale indica queste tre squadre come le principali protagoniste. Ognuna ha una filosofia diversa, ma sono tutte molto competitive. L’Atalanta, ormai, non può più essere considerata una sorpresa: è una certezza del nostro campionato, con una squadra solida e obiettivi importanti. Credo che queste tre formazioni si giocheranno lo scudetto, ma nel calcio le sorprese non mancano mai. Se dovessi puntare su una delle tre squadre oggi, non saprei dare una risposta certa. L’Inter è fortissima e ha un allenatore che sta imponendo le sue idee in un contesto molto ambizioso. Il Napoli, invece, ha un vantaggio significativo: non disputare le coppe europee, il che permette di concentrare tutte le energie sul campionato. Questo, unito alla preparazione di Conte, può fare la differenza".

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di Napoli Magazine

30/12/2024 - 11:47

A "1 Football Club", programma radiofonico e in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mattia Collauto, ex direttore sportivo del Venezia ed ex calciatore del Como:

Considerando quanto accaduto l'anno scorso, possiamo parlare di un miracolo sportivo il primo posto del Napoli?

"No, non parlerei di miracolo sportivo. Nonostante l’anno un po’ complicato che ha vissuto il Napoli la scorsa stagione, la squadra ha sempre avuto una base importante. Piuttosto, credo si tratti di un cambiamento di mentalità e forse anche di filosofia, sia per la squadra sia per il club, con l’avvento di un nuovo allenatore. Lo scorso anno, purtroppo, il Napoli ha raccolto pochi risultati e ha vissuto un periodo di scarso entusiasmo. Questo però potrebbe essere stato utile per ripartire. Quest’anno la squadra ragiona diversamente, ha una filosofia di gioco nuova, e con un allenatore differente è riuscita a ricreare entusiasmo, vincendo partite difficili come quella di ieri. Questo è un segnale positivo che fa ben sperare per il futuro".

Il cambio di mentalità del club è stato portato da Antonio Conte oppure la società ha cambiato mentalità e ha creato le condizioni per la sua scelta?

“Credo che la prima mossa sia stata del club. La scelta di Antonio Conte come allenatore dimostra lungimiranza da parte della proprietà. È una decisione che ha richiesto coraggio, ma è stata necessaria per tornare a competere ad alti livelli. Il club ha deciso di uscire dalla sua zona di comfort, adottando un approccio diverso rispetto al passato. Questo sta portando risultati, ma soprattutto sta riportando entusiasmo. Quindi, il merito va sicuramente alla società per la scelta fatta. Possiamo definire lungimirante la decisione di De Laurentiis di puntare su Conte, nonostante questo abbia comportato un cambio radicale nella gestione del club".

Il Napoli ha abbandonato la politica di un tetto unico per gli ingaggi, puntando su nomi di rilievo come Lukaku, il cui stipendio è ben superiore a quello di altri giocatori storici come Kvaratskhelia. Crede che questo possa creare malumori nello spogliatoio?

"Certamente ci sono passaggi obbligati per un club che vuole competere ad alti livelli. Ogni stagione richiede valutazioni specifiche in base agli obiettivi. È normale che alcuni giocatori possano sentirsi insoddisfatti, ma credo che gli agenti e i calciatori debbano adeguarsi alle scelte della società. Il Napoli sta adottando una strategia coerente con gli obiettivi di questa stagione. In passato ha adottato approcci diversi, ma questa flessibilità fa parte del percorso di crescita di un club".

Ritiene che sarà una corsa a tre, tra Inter, Atalanta e Napoli, per la vittoria dello Scudetto?

"La classifica attuale indica queste tre squadre come le principali protagoniste. Ognuna ha una filosofia diversa, ma sono tutte molto competitive. L’Atalanta, ormai, non può più essere considerata una sorpresa: è una certezza del nostro campionato, con una squadra solida e obiettivi importanti. Credo che queste tre formazioni si giocheranno lo scudetto, ma nel calcio le sorprese non mancano mai. Se dovessi puntare su una delle tre squadre oggi, non saprei dare una risposta certa. L’Inter è fortissima e ha un allenatore che sta imponendo le sue idee in un contesto molto ambizioso. Il Napoli, invece, ha un vantaggio significativo: non disputare le coppe europee, il che permette di concentrare tutte le energie sul campionato. Questo, unito alla preparazione di Conte, può fare la differenza".