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ON AIR - De Vezze: "Conte era più rigido dal punto di vista tattico e dei moduli, è maturato tanto, è diventato un grande allenatore"
07.04.2025 15:00 di Napoli Magazine

Daniele De Vezze, ex calciatore di Antonio Conte quando allenava il Bari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: "Conte è feroce da sempre e lo è per tutta la stagione. Ora è ancor più esigente perchè le partite diminuiscono e non vuole fasi di deconcentrazione. E’ la sua caratteristica principale. Ogni allenatore è più o meno così ma con lui si nota di più per come ti trasmette ciò che vuole. Il pari dell’Inter psicologicamente inciderà nella preparazione della partita col Bologna. Le partite vanno giocate e sono sicuro che Antonio motiverà ancor di più i giocatori anche se loro stessi sanno quanto sia importante la partita al Dall'Ara. Analogie tra il Conte di ora e quello che allenava me? Prima era più rigido da un punto di vista tattico e dei moduli. All’epoca non c’era l’esigenza di cambiare. All’epoca non voleva che gli esterni difendessero così tanto, come fa Politano ad esso per intenderci. Su questo è maturato molto tatticamente e questo lo ha aiutato a diventare un grande allenatore".

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ON AIR - De Vezze: "Conte era più rigido dal punto di vista tattico e dei moduli, è maturato tanto, è diventato un grande allenatore"

di Napoli Magazine

07/04/2025 - 15:00

Daniele De Vezze, ex calciatore di Antonio Conte quando allenava il Bari, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Radio Kiss Kiss Napoli: "Conte è feroce da sempre e lo è per tutta la stagione. Ora è ancor più esigente perchè le partite diminuiscono e non vuole fasi di deconcentrazione. E’ la sua caratteristica principale. Ogni allenatore è più o meno così ma con lui si nota di più per come ti trasmette ciò che vuole. Il pari dell’Inter psicologicamente inciderà nella preparazione della partita col Bologna. Le partite vanno giocate e sono sicuro che Antonio motiverà ancor di più i giocatori anche se loro stessi sanno quanto sia importante la partita al Dall'Ara. Analogie tra il Conte di ora e quello che allenava me? Prima era più rigido da un punto di vista tattico e dei moduli. All’epoca non c’era l’esigenza di cambiare. All’epoca non voleva che gli esterni difendessero così tanto, come fa Politano ad esso per intenderci. Su questo è maturato molto tatticamente e questo lo ha aiutato a diventare un grande allenatore".