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ON AIR - Freddi: "Conte soffre contro le squadre chiuse, ma il Napoli ha calciatori che possono fare la differenza da un momento all'altro"
21.11.2024 11:54 di Napoli Magazine

A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Freddi, allenatore ed ex difensore della Roma:

Per evitare tutte queste soste durante il campionato, anche per diminuire le partite giocate, non sarebbe meglio creare un’ampia finestra in cui possono giocare le nazionali, prima delle competizioni importanti?

“Prima delle competizione importanti, come possono essere gli Europei o i Mondiali, sì, si potrebbero organizzare dei tornei, dei gironi, magari bloccando anche il campionato. Proprio per non fare tutte queste soste, che poi soste non sono, perché i calciatori continuano a giocare e a volte si fanno anche male. Ovviamente so che non è facile. Ora è stata aggiunta la Nations League, che, appunto, ha portato ad un aumento notevole delle partite giocate”.

Un commento sulla Nazionale Italiana?

“Dopo la debacle degli Europei la Nazionale ha ingranato la marcia giusta. Poi Spalletti é un grande allenatore, sicuramente da club, non so per una nazionale. Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando ero a Roma e posso dire che è un grande allenatore. Poi tutti hanno visto quanto è forte, la ciliegina è stata sicuramente lo scudetto ottenuto con il Napoli”.

Secondo lei quali sono stati gli ingredienti che hanno permesso al Napoli di vincere lo scudetto nella stagione 2022-2023?

“Andare a prendere Anguissa, Kvara, Kim per sostituire i giocatori molto importanti che erano andati via. Poi anche la grande organizzazione, il lavoro maniacale dello staff di Spalletti. C’è stato un giusto mix, anche forse un’assenza di rivali”.

A Garcia secondo lei andava dato del tempo in più?

“Quando vieni da una vittoria del genere e cambi allenatore non è facile, e molte volte le responsabilità ricadono sull’allenatore. Garcia il primo anno a Roma ha fatto benissimo, poi ha perso qualcosa. Si, forse, con il senno del poi, andava dato del tempo in più, ma in generale non era più la stessa squadra dell’anno scorso, anche considerando la piazza che vive molto sulle ali dei risultati”.

Secondo lei la società romana ha fatto peggio del Napoli dell’anno scorso?

“Sicuramente la Roma sì, ha fatto peggio del Napoli. Comunque tutto parte dal mercato. La Roma è senza un terzino destro, che non è stato acquistato. C’erano Spinazzola e Angelino e quest’ultimo è diventato titolare e non è stata comprata una riserva. Quindi ci sono stati degli errori anche sul mercato, che hanno portato ad un cambio modulo. Poi la piazza romana, come quella di Napoli, vive sulle ali dei risultati e si veniva da un pareggio contro la Juve e un pareggio contro il Genoa”.

Perché non è stato richiamato De Rossi?

“Probabilmente per questioni interne alla società che noi non sappiamo. Io anche mi aspettavo un ritorno di De Rossi. Ora con i risultati vedremo se si è fatta un’ulteriore scelta sbagliata non andando a prendere De Rossi. Comunque, ripeto, credo che il non ritorno sia dovuto a problemi interni alla società, anche perché De Rossi aveva firmato un contratto di 3 anni. Juric è bravo, ma non a campionato in corso, non impatta subito, nell’immediato. In ogni caso, nulla togliere a Ranieri, che va solo ringraziato”.

Per la Roma, la partita contro il Napoli sarà un test molto importante?

“Sicuramente é un test molto importante. Un cambio allenatore porta sempre ad una reazione. Sulla carta la Roma è una squadra insidiosa, ma nello stesso tempo il Napoli se fa bene vince. Comunque è un test molto importante, anche perché chi si gioca tutto é il Napoli. La Roma può giocare anche per il pareggio. Per il Napoli la partita contro la Roma è ancora più insidiosa rispetto a quella contro l’Inter. Con un allenatore nuovo si può fare poco studio, poi a livello emotivo si dà sempre il massimo quando si cambia allenatore”.

Conte solitamente fa fatica contro le squadre chiuse. Potrebbe dunque faticare contro la Roma?

“Sicuramente contro una squadra chiusa, come può essere la Roma che vedremo contro il Napoli, Conte fa fatica, però ci sono anche giocatori che possono fare la differenza in ogni momento della gara”.

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A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Freddi, allenatore ed ex difensore della Roma:

Per evitare tutte queste soste durante il campionato, anche per diminuire le partite giocate, non sarebbe meglio creare un’ampia finestra in cui possono giocare le nazionali, prima delle competizioni importanti?

“Prima delle competizione importanti, come possono essere gli Europei o i Mondiali, sì, si potrebbero organizzare dei tornei, dei gironi, magari bloccando anche il campionato. Proprio per non fare tutte queste soste, che poi soste non sono, perché i calciatori continuano a giocare e a volte si fanno anche male. Ovviamente so che non è facile. Ora è stata aggiunta la Nations League, che, appunto, ha portato ad un aumento notevole delle partite giocate”.

Un commento sulla Nazionale Italiana?

“Dopo la debacle degli Europei la Nazionale ha ingranato la marcia giusta. Poi Spalletti é un grande allenatore, sicuramente da club, non so per una nazionale. Ho avuto la fortuna di conoscerlo quando ero a Roma e posso dire che è un grande allenatore. Poi tutti hanno visto quanto è forte, la ciliegina è stata sicuramente lo scudetto ottenuto con il Napoli”.

Secondo lei quali sono stati gli ingredienti che hanno permesso al Napoli di vincere lo scudetto nella stagione 2022-2023?

“Andare a prendere Anguissa, Kvara, Kim per sostituire i giocatori molto importanti che erano andati via. Poi anche la grande organizzazione, il lavoro maniacale dello staff di Spalletti. C’è stato un giusto mix, anche forse un’assenza di rivali”.

A Garcia secondo lei andava dato del tempo in più?

“Quando vieni da una vittoria del genere e cambi allenatore non è facile, e molte volte le responsabilità ricadono sull’allenatore. Garcia il primo anno a Roma ha fatto benissimo, poi ha perso qualcosa. Si, forse, con il senno del poi, andava dato del tempo in più, ma in generale non era più la stessa squadra dell’anno scorso, anche considerando la piazza che vive molto sulle ali dei risultati”.

Secondo lei la società romana ha fatto peggio del Napoli dell’anno scorso?

“Sicuramente la Roma sì, ha fatto peggio del Napoli. Comunque tutto parte dal mercato. La Roma è senza un terzino destro, che non è stato acquistato. C’erano Spinazzola e Angelino e quest’ultimo è diventato titolare e non è stata comprata una riserva. Quindi ci sono stati degli errori anche sul mercato, che hanno portato ad un cambio modulo. Poi la piazza romana, come quella di Napoli, vive sulle ali dei risultati e si veniva da un pareggio contro la Juve e un pareggio contro il Genoa”.

Perché non è stato richiamato De Rossi?

“Probabilmente per questioni interne alla società che noi non sappiamo. Io anche mi aspettavo un ritorno di De Rossi. Ora con i risultati vedremo se si è fatta un’ulteriore scelta sbagliata non andando a prendere De Rossi. Comunque, ripeto, credo che il non ritorno sia dovuto a problemi interni alla società, anche perché De Rossi aveva firmato un contratto di 3 anni. Juric è bravo, ma non a campionato in corso, non impatta subito, nell’immediato. In ogni caso, nulla togliere a Ranieri, che va solo ringraziato”.

Per la Roma, la partita contro il Napoli sarà un test molto importante?

“Sicuramente é un test molto importante. Un cambio allenatore porta sempre ad una reazione. Sulla carta la Roma è una squadra insidiosa, ma nello stesso tempo il Napoli se fa bene vince. Comunque è un test molto importante, anche perché chi si gioca tutto é il Napoli. La Roma può giocare anche per il pareggio. Per il Napoli la partita contro la Roma è ancora più insidiosa rispetto a quella contro l’Inter. Con un allenatore nuovo si può fare poco studio, poi a livello emotivo si dà sempre il massimo quando si cambia allenatore”.

Conte solitamente fa fatica contro le squadre chiuse. Potrebbe dunque faticare contro la Roma?

“Sicuramente contro una squadra chiusa, come può essere la Roma che vedremo contro il Napoli, Conte fa fatica, però ci sono anche giocatori che possono fare la differenza in ogni momento della gara”.