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ON AIR - Viviani: "Curioso di vedere Milan-Napoli, vedo leggermente favoriti gli azzurri, Juan Jesus? E' in ottime condizioni fisiche"
24.09.2025 11:29 di Napoli Magazine
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A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore del Real Vicenza Women ed ex vice al Napoli:
 
Io partirei con lei dal Milan, che domenica sera a San Siro ospiterà la capolista Napoli di Antonio Conte. Anche ieri, contro il Lecce, il Milan ha dimostrato di essere una squadra quadrata, compatta e soprattutto forte. Che gara si aspetta? 
 
"Il Napoli deve confermare quello che di buono ha fatto già dall’anno scorso, mentre il Milan sta cercando di ritrovarsi. Queste sono partite che danno risposte: il Milan ha dimostrato grande solidità, è una squadra che lotta tutta insieme e che non dà punti di riferimento. Anche Gimenez, che non è un punto di riferimento fisso, ha partecipato molto al lavoro di riconquista del pallone. A centrocampo c’è molta fisicità, ma anche qualità. Sono curioso di vedere questo primo vero test per il Milan e l’eventuale conferma del Napoli".
 
Il Milan, quando rientrerà Rafael Leão, tornerà al tridente offensivo? 
 
"Io credo che il Milan, in questo momento, stia dimostrando di essere molto compatto. Forse anche perché manca il giocatore più talentuoso, che è Leão, e che ha sempre avuto qualche difficoltà ad essere parte integrante di una squadra compatta dal punto di vista tattico. Da fuori sembra che questa assenza, paradossalmente, stia aiutando il gruppo a mostrarsi unito. Certo, Leão resta il giocatore di maggior talento, e bisognerà obbligatoriamente trovargli spazio per reinserirlo al meglio. Ma al momento il Milan si presenta come un collettivo allineato e pronto a lottare, ed è un bel vedere. Penso che, col suo recupero, Allegri schiererà il tridente".
 
In casa Napoli, negli ultimi anni, c’è sempre stata una costante: Amir Rrahmani. Con l’infortunio di Buongiorno, si aspetta di vedere Juan Jesus al fianco del kosovaro oppure un adattamento di Beukema sul centro-sinistra? 
 
"Juan Jesus è mancino e questo, nella costruzione del gioco, è sicuramente un vantaggio. Inoltre mi sembra in ottime condizioni fisiche, quindi verrebbe naturale pensare a questa soluzione. È chiaro, però, che Conte lavori quotidianamente col loro e si affiderà a chi starà meglio".
 
Noah Lang non riesce ancora a ritagliarsi spazio: perché? 
 
"Credo che a Napoli, con una stagione lunga e piena di impegni tra campionato, Champions League e Coppa Italia, ci sarà bisogno di tutti. In genere, a inizio campionato, gli allenatori cercano una certa stabilità, utilizzando quasi sempre gli stessi undici salvo infortuni. Poi, gradualmente, inseriscono nuovi elementi all’interno di un sistema già rodato. Lang verrà inserito con calma: ovviamente solo se dimostrerà a Conte di essere all’altezza della situazione".
 
Vengo a Scott McTominay, miglior giocatore della scorsa stagione. In questo inizio non sta rendendo sugli stessi livelli. Pensa sia solo un problema di condizione fisica oppure il modulo con quattro centrocampisti lo sta penalizzando? 
 
"Ogni giocatore ha bisogno di trovare la condizione. McTominay forse necessita di qualche partita in più per tornare al 100%. Non credo sia solo una questione di modulo: oggi tutti conoscono i suoi punti di forza, soprattutto gli inserimenti senza palla. L’anno scorso aveva un po’ l’effetto sorpresa, ora gli avversari preparano le partite anche per limitarlo. Questo sicuramente incide, ma se lui ritroverà brillantezza fisica e determinazione, tornerà ad essere decisivo. Poi, ovviamente, un po’ incide anche il nuovo ruolo di esterno di centrocampo: questo inevitabilmente lo limita".
 
Chiudiamo con un pronostico per domenica sera. 
 
"Il mio cuore è un po’ più azzurro, quindi vedo leggermente favorito il Napoli. Però mi aspetto una gran bella partita, molto tattica, tra due allenatori attentissimi e con tanta qualità in campo. Spero davvero di divertirmi a guardarla e, soprattutto, spero di vedere uno spot per il calcio italiano".
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24/09/2025 - 11:29

A "1 Football Club", programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabio Viviani, allenatore del Real Vicenza Women ed ex vice al Napoli:
 
Io partirei con lei dal Milan, che domenica sera a San Siro ospiterà la capolista Napoli di Antonio Conte. Anche ieri, contro il Lecce, il Milan ha dimostrato di essere una squadra quadrata, compatta e soprattutto forte. Che gara si aspetta? 
 
"Il Napoli deve confermare quello che di buono ha fatto già dall’anno scorso, mentre il Milan sta cercando di ritrovarsi. Queste sono partite che danno risposte: il Milan ha dimostrato grande solidità, è una squadra che lotta tutta insieme e che non dà punti di riferimento. Anche Gimenez, che non è un punto di riferimento fisso, ha partecipato molto al lavoro di riconquista del pallone. A centrocampo c’è molta fisicità, ma anche qualità. Sono curioso di vedere questo primo vero test per il Milan e l’eventuale conferma del Napoli".
 
Il Milan, quando rientrerà Rafael Leão, tornerà al tridente offensivo? 
 
"Io credo che il Milan, in questo momento, stia dimostrando di essere molto compatto. Forse anche perché manca il giocatore più talentuoso, che è Leão, e che ha sempre avuto qualche difficoltà ad essere parte integrante di una squadra compatta dal punto di vista tattico. Da fuori sembra che questa assenza, paradossalmente, stia aiutando il gruppo a mostrarsi unito. Certo, Leão resta il giocatore di maggior talento, e bisognerà obbligatoriamente trovargli spazio per reinserirlo al meglio. Ma al momento il Milan si presenta come un collettivo allineato e pronto a lottare, ed è un bel vedere. Penso che, col suo recupero, Allegri schiererà il tridente".
 
In casa Napoli, negli ultimi anni, c’è sempre stata una costante: Amir Rrahmani. Con l’infortunio di Buongiorno, si aspetta di vedere Juan Jesus al fianco del kosovaro oppure un adattamento di Beukema sul centro-sinistra? 
 
"Juan Jesus è mancino e questo, nella costruzione del gioco, è sicuramente un vantaggio. Inoltre mi sembra in ottime condizioni fisiche, quindi verrebbe naturale pensare a questa soluzione. È chiaro, però, che Conte lavori quotidianamente col loro e si affiderà a chi starà meglio".
 
Noah Lang non riesce ancora a ritagliarsi spazio: perché? 
 
"Credo che a Napoli, con una stagione lunga e piena di impegni tra campionato, Champions League e Coppa Italia, ci sarà bisogno di tutti. In genere, a inizio campionato, gli allenatori cercano una certa stabilità, utilizzando quasi sempre gli stessi undici salvo infortuni. Poi, gradualmente, inseriscono nuovi elementi all’interno di un sistema già rodato. Lang verrà inserito con calma: ovviamente solo se dimostrerà a Conte di essere all’altezza della situazione".
 
Vengo a Scott McTominay, miglior giocatore della scorsa stagione. In questo inizio non sta rendendo sugli stessi livelli. Pensa sia solo un problema di condizione fisica oppure il modulo con quattro centrocampisti lo sta penalizzando? 
 
"Ogni giocatore ha bisogno di trovare la condizione. McTominay forse necessita di qualche partita in più per tornare al 100%. Non credo sia solo una questione di modulo: oggi tutti conoscono i suoi punti di forza, soprattutto gli inserimenti senza palla. L’anno scorso aveva un po’ l’effetto sorpresa, ora gli avversari preparano le partite anche per limitarlo. Questo sicuramente incide, ma se lui ritroverà brillantezza fisica e determinazione, tornerà ad essere decisivo. Poi, ovviamente, un po’ incide anche il nuovo ruolo di esterno di centrocampo: questo inevitabilmente lo limita".
 
Chiudiamo con un pronostico per domenica sera. 
 
"Il mio cuore è un po’ più azzurro, quindi vedo leggermente favorito il Napoli. Però mi aspetto una gran bella partita, molto tattica, tra due allenatori attentissimi e con tanta qualità in campo. Spero davvero di divertirmi a guardarla e, soprattutto, spero di vedere uno spot per il calcio italiano".