In Evidenza
PRESS CONFERENCE - Italia, Spalletti: "Ho fatto tesoro della mia esperienza, ora dobbiamo guardare al futuro, mi aspetto un grande tifo"
05.09.2024 19:06 di Napoli Magazine

Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia del match contro la Francia di Nations League: "Probabilmente sono diverso, perché poi la nostra vita diventa migliore se capiamo cosa ci succede e perché ci succede. Io ho fatto tesoro della mia esperienza in cui mi sembra di aver capito delle cose. Quello che diventa fondamentale è la volontà dei calciatori, poi io provo comunque a dire delle cose. Siamo professionisti e quando si fa una professione bisogna provare a migliorare quella professione, poi si può sbagliare. Le vere sconfitte sono quando ti porti dietro i rimpianti e tutto quello che è stato. Noi dobbiamo guardare al futuro e la partita di domani sera è già scritta nel futuro. Noi ora abbiamo iniziato un percorso in cui dobbiamo fare qualcosa di nuovo. Questo percorso sarà lungo quanto la Nations League, poi ogni volta si andrà a parlare delle cose che ci sono successe. Se ero meno sereno? Può darsi di sì, noi siamo sempre gli ultimi ad accorgerci di come stiamo. Forse ero troppo rompiscatole. Sono sempre stato molto tranquillo e umano, ma forse sono stato disumano nell’andare a perseguire quei risultati. Se dicono tutti che non ero sereno probabilmente è la verità. Donnarumma come capitano? Donnarumma è un capitano perfetto perché ha fatto tutte le esperienze possibili. Fin da bambino lui è stato un predestinato perché aveva questo fisico imponente e per il ruolo che fa diventa una qualità importante. Avere subito gli occhi addosso in club come il Milan così giovane, l'ha formato prima di qualsiasi calciatore normale. Ora è diventato un portiere di livello internazionale. Ti fa impressione a vederlo in porta, la copre tutta allargando le braccia. Poi è un ragazzo eccezionale, vuole bene a tutti ed il primo a dispiacersi quando le cose non vanno come vorremo. Ce lo teniamo bello stretto come calciatore e capitano. Come stanno Raspadori, Tonali e Ricci? Questa volta siamo stati più attenti a cercare giocatori continui, costanti, disponibili al sacrificio. Ricci aveva fatto vedere della buone cose, ora lo vedo ancora migliorato. Noi siamo contenti e fiduciosi, poi basta guardarlo in faccia per capire che giocatore e che professionista è. Tonali per noi è fondamentale, è un giocatore che determina tanto per la squadra. Abbiamo ritrovato un calciatore forte. Raspadori per me è sempre lo stesso, puoi farlo giocare ovunque e porti sempre a casa un risultato. A volte è più visibile, altre meno, ma questo anche per la disponibilità che ha. Aiuta i compagni, non ha una grande statura, ma una muscolatura possente. Se ti viene addosso ti fa venire un'ematoma. Locatelli? La non convocazione di Locatelli è una di quelle cose che è corretto chiedere. In questo inizio di campionato l'ho visto interessante e gli vedo delle qualità che sono ben codificate e visibili. Con Ricci e Fagioli spero di vedere qualcosa di più che non hanno ancora fatto vedere. Locatelli fa parte del gruppo e se avessi portato tre calciatori in più lui sarebbe stato dentro. Non è rientrato solo perché ne ho chiamati 23. Mi aspetto un grande tifo, perché ormai sappiamo quanta passione c'è attorno a questa squadra e questi colori. So che le persone sono pronte ad abbracciarci qualsiasi cosa faremo vedere".

ULTIMISSIME IN EVIDENZA
TUTTE LE ULTIMISSIME
NOTIZIE SUCCESSIVE >>>
PRESS CONFERENCE - Italia, Spalletti: "Ho fatto tesoro della mia esperienza, ora dobbiamo guardare al futuro, mi aspetto un grande tifo"

di Napoli Magazine

05/09/2024 - 19:06

Luciano Spalletti, commissario tecnico della Nazionale italiana, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia del match contro la Francia di Nations League: "Probabilmente sono diverso, perché poi la nostra vita diventa migliore se capiamo cosa ci succede e perché ci succede. Io ho fatto tesoro della mia esperienza in cui mi sembra di aver capito delle cose. Quello che diventa fondamentale è la volontà dei calciatori, poi io provo comunque a dire delle cose. Siamo professionisti e quando si fa una professione bisogna provare a migliorare quella professione, poi si può sbagliare. Le vere sconfitte sono quando ti porti dietro i rimpianti e tutto quello che è stato. Noi dobbiamo guardare al futuro e la partita di domani sera è già scritta nel futuro. Noi ora abbiamo iniziato un percorso in cui dobbiamo fare qualcosa di nuovo. Questo percorso sarà lungo quanto la Nations League, poi ogni volta si andrà a parlare delle cose che ci sono successe. Se ero meno sereno? Può darsi di sì, noi siamo sempre gli ultimi ad accorgerci di come stiamo. Forse ero troppo rompiscatole. Sono sempre stato molto tranquillo e umano, ma forse sono stato disumano nell’andare a perseguire quei risultati. Se dicono tutti che non ero sereno probabilmente è la verità. Donnarumma come capitano? Donnarumma è un capitano perfetto perché ha fatto tutte le esperienze possibili. Fin da bambino lui è stato un predestinato perché aveva questo fisico imponente e per il ruolo che fa diventa una qualità importante. Avere subito gli occhi addosso in club come il Milan così giovane, l'ha formato prima di qualsiasi calciatore normale. Ora è diventato un portiere di livello internazionale. Ti fa impressione a vederlo in porta, la copre tutta allargando le braccia. Poi è un ragazzo eccezionale, vuole bene a tutti ed il primo a dispiacersi quando le cose non vanno come vorremo. Ce lo teniamo bello stretto come calciatore e capitano. Come stanno Raspadori, Tonali e Ricci? Questa volta siamo stati più attenti a cercare giocatori continui, costanti, disponibili al sacrificio. Ricci aveva fatto vedere della buone cose, ora lo vedo ancora migliorato. Noi siamo contenti e fiduciosi, poi basta guardarlo in faccia per capire che giocatore e che professionista è. Tonali per noi è fondamentale, è un giocatore che determina tanto per la squadra. Abbiamo ritrovato un calciatore forte. Raspadori per me è sempre lo stesso, puoi farlo giocare ovunque e porti sempre a casa un risultato. A volte è più visibile, altre meno, ma questo anche per la disponibilità che ha. Aiuta i compagni, non ha una grande statura, ma una muscolatura possente. Se ti viene addosso ti fa venire un'ematoma. Locatelli? La non convocazione di Locatelli è una di quelle cose che è corretto chiedere. In questo inizio di campionato l'ho visto interessante e gli vedo delle qualità che sono ben codificate e visibili. Con Ricci e Fagioli spero di vedere qualcosa di più che non hanno ancora fatto vedere. Locatelli fa parte del gruppo e se avessi portato tre calciatori in più lui sarebbe stato dentro. Non è rientrato solo perché ne ho chiamati 23. Mi aspetto un grande tifo, perché ormai sappiamo quanta passione c'è attorno a questa squadra e questi colori. So che le persone sono pronte ad abbracciarci qualsiasi cosa faremo vedere".