Il quotidiano La Repubblica analizza il post partita di Luciano Spalletti, tecnico della Juventus, ritornato nel suo ex stadio. L'allenatore di Certaldo rientra a Torino dopo una prestazione deludente della sua squadra, dopo una forte emozione nella cornice che fino a qualche tempo fa lo aveva visto protagonista: "Sostanzialmente, il napoletano medio aveva altro cui pensare. E se un avversario lo batti sette volte di seguito diventa routine, non è più la vittoria della vita o la partita dell'anno. Spalletti ha confessato di essersi emozionato soprattutto alla fine, sulle note di 'O surdato nnamurato, perché «quando parte quella canzone che so a memoria il Maradona diventa una cornice unica». Ma alla fine, in realtà, più che toccato sulle corde del cuore era scocciato, e pure parecchio, per come la Juventus ha giocato. Difatti non le ha risparmiato critiche: «Il Napoli è andato più forte, noi siamo stati più timidi. Giocando senza centravanti volevamo avere la superiorità in mezzo e non siamo riusciti ad averla: con loro, se non tieni palla ti portano in giro per il campo»".
di Napoli Magazine
08/12/2025 - 08:38
Il quotidiano La Repubblica analizza il post partita di Luciano Spalletti, tecnico della Juventus, ritornato nel suo ex stadio. L'allenatore di Certaldo rientra a Torino dopo una prestazione deludente della sua squadra, dopo una forte emozione nella cornice che fino a qualche tempo fa lo aveva visto protagonista: "Sostanzialmente, il napoletano medio aveva altro cui pensare. E se un avversario lo batti sette volte di seguito diventa routine, non è più la vittoria della vita o la partita dell'anno. Spalletti ha confessato di essersi emozionato soprattutto alla fine, sulle note di 'O surdato nnamurato, perché «quando parte quella canzone che so a memoria il Maradona diventa una cornice unica». Ma alla fine, in realtà, più che toccato sulle corde del cuore era scocciato, e pure parecchio, per come la Juventus ha giocato. Difatti non le ha risparmiato critiche: «Il Napoli è andato più forte, noi siamo stati più timidi. Giocando senza centravanti volevamo avere la superiorità in mezzo e non siamo riusciti ad averla: con loro, se non tieni palla ti portano in giro per il campo»".