“Raspadori non ha molto spazio nel Napoli, è duttile e questo può essere un vantaggio come uno svantaggio. Può partire per trasferirsi in un'altra squadra di Serie A? Ha un prezzo, il Napoli non l'ha pagato poco: a quanto lo vendi? Con che soluzione? E a chi? E’ stimato da Milan, Juventus e Atalanta perché – ha detto il giornalista Sky Luca Marchetti a Forza Napoli Sempre in onda su Radio Marte - è un bravissimo giocatore, ma bisogna capire bene quali siano le intenzioni del Napoli. Voi lo vendereste alla Juve? Se poi lotta con te per i tuoi stessi obiettivi... C'è da valutare anche questo. Se il prezzo è giusto e a te serve meno, lo puoi vendere a chi lo chiede con grande insistenza, però bisogna pensare a tutto. Raspadori è sul mercato e, se mi chiedete dove possa andare, dico che la squadra che può averne più bisogno è la Juve, che ha meno soluzioni a causa dell'infortunio di Milik, senza dimenticare che Giuntoli lo conosce bene. Se il Napoli lo vuole cedere, sa che ha tanti estimatori che lo seguono. E’ chiaro che tra Jack e Simeone può partire solo uno dei due: non andranno via entrambi, e il secondo trova ancora meno spazio. Il Torino può cercare Simeone, ma resta da capire se Giovanni cerchi il Torino a sua volta. La sensazione, ad oggi, è che l'idea di rimanere a Napoli anche solo come riserva, ma con la consapevolezza di lottare comunque per qualcosa di importante, sia preferita alla possibilità di fare il titolare a Torino. Può piacerti o meno la proposizione di gioco del Napoli, ma io sono convinto che Conte parta dalla solidità. Le fondamenta partono dal basso, e non si inizia dal tetto per costruire una squadra: prima serve la capacità di non andare in balia dell'avversario. Conte è un grande acceleratore, quando si parla di progetti; ha reso una squadra che era in disarmo più che credibile, fino a portarla alla testa della classifica. Una partita non può precludere quanto di buono fatto nell'ultimo periodo. Ci sono margini importanti, perché il Napoli ha grande varietà e può vantare ottimi giocatori nella sua rosa. Mi viene una battuta: la colpa di questo malumore che sento da parte dei tifosi del Napoli è di Conte: sei sei primo, è colpa tua, perché l'appetito vien mangiando. Ci sta che una partita non vada bene, ma non si può dire che sia tutto da buttare. La colpa di Conte è che sia arrivato primo troppo in fretta: se fosse stato quarto, ora parleremmo diversamente. Davanti a sé il Napoli non ha niente, ma è così perché si trova primo. Antonio ha le spalle larghe, non si guarda indietro. Diamogli la colpa e saprà sopportarla alla grande”.
di Napoli Magazine
07/11/2024 - 16:38
“Raspadori non ha molto spazio nel Napoli, è duttile e questo può essere un vantaggio come uno svantaggio. Può partire per trasferirsi in un'altra squadra di Serie A? Ha un prezzo, il Napoli non l'ha pagato poco: a quanto lo vendi? Con che soluzione? E a chi? E’ stimato da Milan, Juventus e Atalanta perché – ha detto il giornalista Sky Luca Marchetti a Forza Napoli Sempre in onda su Radio Marte - è un bravissimo giocatore, ma bisogna capire bene quali siano le intenzioni del Napoli. Voi lo vendereste alla Juve? Se poi lotta con te per i tuoi stessi obiettivi... C'è da valutare anche questo. Se il prezzo è giusto e a te serve meno, lo puoi vendere a chi lo chiede con grande insistenza, però bisogna pensare a tutto. Raspadori è sul mercato e, se mi chiedete dove possa andare, dico che la squadra che può averne più bisogno è la Juve, che ha meno soluzioni a causa dell'infortunio di Milik, senza dimenticare che Giuntoli lo conosce bene. Se il Napoli lo vuole cedere, sa che ha tanti estimatori che lo seguono. E’ chiaro che tra Jack e Simeone può partire solo uno dei due: non andranno via entrambi, e il secondo trova ancora meno spazio. Il Torino può cercare Simeone, ma resta da capire se Giovanni cerchi il Torino a sua volta. La sensazione, ad oggi, è che l'idea di rimanere a Napoli anche solo come riserva, ma con la consapevolezza di lottare comunque per qualcosa di importante, sia preferita alla possibilità di fare il titolare a Torino. Può piacerti o meno la proposizione di gioco del Napoli, ma io sono convinto che Conte parta dalla solidità. Le fondamenta partono dal basso, e non si inizia dal tetto per costruire una squadra: prima serve la capacità di non andare in balia dell'avversario. Conte è un grande acceleratore, quando si parla di progetti; ha reso una squadra che era in disarmo più che credibile, fino a portarla alla testa della classifica. Una partita non può precludere quanto di buono fatto nell'ultimo periodo. Ci sono margini importanti, perché il Napoli ha grande varietà e può vantare ottimi giocatori nella sua rosa. Mi viene una battuta: la colpa di questo malumore che sento da parte dei tifosi del Napoli è di Conte: sei sei primo, è colpa tua, perché l'appetito vien mangiando. Ci sta che una partita non vada bene, ma non si può dire che sia tutto da buttare. La colpa di Conte è che sia arrivato primo troppo in fretta: se fosse stato quarto, ora parleremmo diversamente. Davanti a sé il Napoli non ha niente, ma è così perché si trova primo. Antonio ha le spalle larghe, non si guarda indietro. Diamogli la colpa e saprà sopportarla alla grande”.