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VICTOR - Osimhen: "Napoli? Quando vincemmo con la Juve c'erano 2000 tifosi ad aspettarci, era bello vedere quanto fossero legati ai calciatori"
14.03.2025 13:31 di Napoli Magazine

Victor Osimhen, attaccante del Galatasaray ma di proprietà del Napoli, ha parlato al podcast di Obi Mikel: "Spalletti era severo negli allenamenti. Se vedeva poco impegno ci diceva: "Se non combattete cancello tutto e vi faccio correre" e qualche volta è capitato davvero. Alcuni si arrabbiavano, ma alla fine lui veniva ad abbracciarci e spiegarci il motivo della sua scelta. L'anno dello scudetto dormiva al centro sportivo e anche quando avevamo un grande vantaggio non voleva cali di concentrazione. Quando vincemmo 0-1 con la Juve tornammo e c'erano 2000 tifosi ad aspettarci. Mi chiedevo: "Ma cosa vuol dire il calcio qui?!". Io non sarei uscito alle 3 del mattino per accogliere la squadra. Ci seguivano in scooter ed era bello vedere quanto fossero legati anche ai calciatori, non solo al club. Certo andare a pranzo a Napoli non era facile. Non riuscivi a mangiare, i tifosi venivano a chiedere foto o altro. Mi chiedevano pure di chiamare la nonna!".

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di Napoli Magazine

14/03/2025 - 13:31

Victor Osimhen, attaccante del Galatasaray ma di proprietà del Napoli, ha parlato al podcast di Obi Mikel: "Spalletti era severo negli allenamenti. Se vedeva poco impegno ci diceva: "Se non combattete cancello tutto e vi faccio correre" e qualche volta è capitato davvero. Alcuni si arrabbiavano, ma alla fine lui veniva ad abbracciarci e spiegarci il motivo della sua scelta. L'anno dello scudetto dormiva al centro sportivo e anche quando avevamo un grande vantaggio non voleva cali di concentrazione. Quando vincemmo 0-1 con la Juve tornammo e c'erano 2000 tifosi ad aspettarci. Mi chiedevo: "Ma cosa vuol dire il calcio qui?!". Io non sarei uscito alle 3 del mattino per accogliere la squadra. Ci seguivano in scooter ed era bello vedere quanto fossero legati anche ai calciatori, non solo al club. Certo andare a pranzo a Napoli non era facile. Non riuscivi a mangiare, i tifosi venivano a chiedere foto o altro. Mi chiedevano pure di chiamare la nonna!".