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G-FACTOR - G. Lucariello su "NM": "Napoli, qui si scrive il futuro"
23.03.2019 23:28 di Napoli Magazine

NAPOLI - E’ un bell’imbarazzo per lo stato maggiore azzurro impegnato per il momento a disegnare il nuovo Napoli, quello che la prossima stagione – approfittando adesso della sosta del campionato – dovrà affrontare e sostenere una lotta durissima a tutti i livelli e su tutti fronti ma soprattutto con chi da anni pressoché immemori domina senza confronti sulla scena del campionato di calcio. Sarà guerra aperta e senza quartiere sul terreno di gioco contro la Juve, in particolare. Per dare battaglia e per non subire distacchi dolorosi e tentare di stare alla pari, nelle stanze segrete del club azzurro l’argomento è all’ordine del giorno, ne sono tutti convinti, in primo luogo Ancelotti, al quale non piace affatto giocare in un San Paolo svuotato della grande tifoseria. E non gli piace neanche il clima di contestazione che negli ultimi tempi affiora. Non è questo il clima ideale per accompagnare gli sforzi della squadra. Per il tecnico serve un ambiente sereno e unito, in un solo blocco per godere della forza delle varie componenti. Così la pensa il nuovo timoniere azzurro. Ma ciò non basta. Per un qualsiasi grande traguardo – e il più inseguito è lo scudetto - urge aumentare la qualità tecnica della squadra, colmando l’attuale gap accusato nei confronti dei bianconeri. Ecco svelato il progetto per la prossima stagione. D’altronde nel club c’è la fondata convinzione di trovarsi davvero all’ultima tappa della crescita che dovrà portare il Napoli sullo scalino più alto in Italia e anche sul fronte europeo. E’ la stessa presenza di Ancelotti sul ponte di comando che lascia intendere la voglia del club proiettato nella scalata verso il vertice. C’è tuttavia un altro binario in parallelo. Per avviare questa nuova fase del progetto bisogna avere le spalle coperte a livello economico e finanziario. Conosciamo del resto la filosofia gestionale del patron - niente passi falsi – che fa della saldezza dei conti la sua linea guida. In altre parole gli investimenti per potenziare prossimamente la squadra si faranno, ma per rendere operativo e autosufficiente il club nel rilevare i cartellini di calciatori ritenuti idonei a svolgere la missione, sarà inevitabile qualche cessione importante benché dolorosa, così come è successo con Lavezzi per Cavani e con Cavani per Higuain. Per ora non c’è nulla. Ma va da sé che i maggiori indiziati sono giocatori di comprovata qualità e che i tifosi adorano, giocatori che sul mercato valgono oro per quanto pesano, ciò al di là dell’affetto che suscitano nei tifosi che non vorrebbero mai veder partire nessuno di loro. Si tratta di Allan, di Koulibaly e di Insigne. Ebbene uno dei tre, se ne parla da tempo, potrebbe lasciare la maglia azzurra per altre destinazioni, portando al Napoli una cascata d’oro. Uno più di tutti è stato molto vicino alla cessione a gennaio scorso, Allan, coinvolto in un’operazione con il Psg, operazione che non si è più conclusa all’ultimo momento. “Vendere ma non svendere”, commentò De Laurentiis che puntò i piedi. Il brasiliano accusò il colpo ed anche il contraccolpo della mancata partenza, prima di ritornare il giocatore di prima. In realtà l’operazione saltò – ed è stato un bene considerando gli attuali infortuni capitati ai centrocampisti – perché i francesi all’ultimo momento non chiusero gli accordi, pur avendo offerto all’interessato un contratto sontuoso, con grande delusione di Allan che aveva ormai la valigia pronta. Koulibaly il pezzo ancora più pregiato, sotto il profilo del calciomercato. De Laurentiis ha sempre detto che solo difronte ad una cifra folle avrebbe valutato una sua eventuale partenza. E proprio recentemente ha svelato di aver ricevuto un’offerta di 130 milioni per il difensore franco-senegalese e di averla respinta al mittente. C’è infine Insigne. Sul capitano ADL è stato ancora più categorico: “Di qui non si muove”, e allora come la mettiamo, chi partirà dei tre a fine stagione? E’ un vero e proprio enigma che responsabilmente soltanto Ancelotti potrà sciogliere con l’ultima parola.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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NAPOLI - E’ un bell’imbarazzo per lo stato maggiore azzurro impegnato per il momento a disegnare il nuovo Napoli, quello che la prossima stagione – approfittando adesso della sosta del campionato – dovrà affrontare e sostenere una lotta durissima a tutti i livelli e su tutti fronti ma soprattutto con chi da anni pressoché immemori domina senza confronti sulla scena del campionato di calcio. Sarà guerra aperta e senza quartiere sul terreno di gioco contro la Juve, in particolare. Per dare battaglia e per non subire distacchi dolorosi e tentare di stare alla pari, nelle stanze segrete del club azzurro l’argomento è all’ordine del giorno, ne sono tutti convinti, in primo luogo Ancelotti, al quale non piace affatto giocare in un San Paolo svuotato della grande tifoseria. E non gli piace neanche il clima di contestazione che negli ultimi tempi affiora. Non è questo il clima ideale per accompagnare gli sforzi della squadra. Per il tecnico serve un ambiente sereno e unito, in un solo blocco per godere della forza delle varie componenti. Così la pensa il nuovo timoniere azzurro. Ma ciò non basta. Per un qualsiasi grande traguardo – e il più inseguito è lo scudetto - urge aumentare la qualità tecnica della squadra, colmando l’attuale gap accusato nei confronti dei bianconeri. Ecco svelato il progetto per la prossima stagione. D’altronde nel club c’è la fondata convinzione di trovarsi davvero all’ultima tappa della crescita che dovrà portare il Napoli sullo scalino più alto in Italia e anche sul fronte europeo. E’ la stessa presenza di Ancelotti sul ponte di comando che lascia intendere la voglia del club proiettato nella scalata verso il vertice. C’è tuttavia un altro binario in parallelo. Per avviare questa nuova fase del progetto bisogna avere le spalle coperte a livello economico e finanziario. Conosciamo del resto la filosofia gestionale del patron - niente passi falsi – che fa della saldezza dei conti la sua linea guida. In altre parole gli investimenti per potenziare prossimamente la squadra si faranno, ma per rendere operativo e autosufficiente il club nel rilevare i cartellini di calciatori ritenuti idonei a svolgere la missione, sarà inevitabile qualche cessione importante benché dolorosa, così come è successo con Lavezzi per Cavani e con Cavani per Higuain. Per ora non c’è nulla. Ma va da sé che i maggiori indiziati sono giocatori di comprovata qualità e che i tifosi adorano, giocatori che sul mercato valgono oro per quanto pesano, ciò al di là dell’affetto che suscitano nei tifosi che non vorrebbero mai veder partire nessuno di loro. Si tratta di Allan, di Koulibaly e di Insigne. Ebbene uno dei tre, se ne parla da tempo, potrebbe lasciare la maglia azzurra per altre destinazioni, portando al Napoli una cascata d’oro. Uno più di tutti è stato molto vicino alla cessione a gennaio scorso, Allan, coinvolto in un’operazione con il Psg, operazione che non si è più conclusa all’ultimo momento. “Vendere ma non svendere”, commentò De Laurentiis che puntò i piedi. Il brasiliano accusò il colpo ed anche il contraccolpo della mancata partenza, prima di ritornare il giocatore di prima. In realtà l’operazione saltò – ed è stato un bene considerando gli attuali infortuni capitati ai centrocampisti – perché i francesi all’ultimo momento non chiusero gli accordi, pur avendo offerto all’interessato un contratto sontuoso, con grande delusione di Allan che aveva ormai la valigia pronta. Koulibaly il pezzo ancora più pregiato, sotto il profilo del calciomercato. De Laurentiis ha sempre detto che solo difronte ad una cifra folle avrebbe valutato una sua eventuale partenza. E proprio recentemente ha svelato di aver ricevuto un’offerta di 130 milioni per il difensore franco-senegalese e di averla respinta al mittente. C’è infine Insigne. Sul capitano ADL è stato ancora più categorico: “Di qui non si muove”, e allora come la mettiamo, chi partirà dei tre a fine stagione? E’ un vero e proprio enigma che responsabilmente soltanto Ancelotti potrà sciogliere con l’ultima parola.

 

 

Gianfranco Lucariello

 

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