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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, finita la festa, si decide"
07.06.2023 16:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - Consumata la festa, ora è proprio tutto finito, va in archivio l'annata della grande cavalcata, dello scudetto arcivinto trentatré anni dopo. Canti e balletti, alcuni abbastanza trash, nel tempio di Diego e vera festa per le vie di tutta Napoli. C'è stato un corto circuito nella organizzazione del saluto post consegna della coppa ai campioni d'Italia. Forse, sarebbe stato più bello attraversare la città su un bus scoperto perché l'abbraccio con i protagonisti della grande bellezza sarebbe stato totale e non limitato a pochi eletti. Che poi si son dovuti accontentare di vedere di spalle gli artisti (!) in passerella e di osservarli de visu sugli schermi, mah! E' andata, oramai. E sono andati via l'artefice massimo del tricolore, il filosofo di Certaldo che s'è tatuato il sentimento, e probabilmente quel Kim che è stato l'autentica rivelazione insieme col giovin signore venuto dall'Est. Ora comincia il difficile, il momento in cui si deve decidere hic et nunc della stabilità del presente e la proiezione verso un futuro che si spera ancora vincente. A cominciare dal tecnico che dovrà guidare la squadra campione d'Italia. Chi verrà dopo Lucianone? Già da un po' di tempo è cominciato il toto-allenatore, snocciolati diversi nomi. Il più gettonato è quello di Italiano che è un figlio di Zeman, bravo nella fase d'attacco, distratto - diciamo così - in quella difensiva. E che comunque ha il vantaggio di conoscere l'italico calcio rispetto ad un tecnico straniero a meno che la scelta non cada su di un santone navigato. Molto improbabile. E' la spina dorsale della squadra che dà da pensare. Okay il portiere, Meret, via il centrale più forte del campionato (?), e non solo, in bilico Osimhen il superbomber ricercato dai ricchi club della Premier. Se dovesse andar via anche Zolla Gialla la squadra campione s'indebolirebbe di molto, a meno che Aurelio Primo non abbia già individuato altri due assi vincenti. Non resta che attendere. Questo meraviglioso gruppo azzurro sarebbe destinato ad aprire un ciclo, sempreché non perda troppi pezzi da novanta. Buona estate.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Adolfo Mollichelli su "NM": "Napoli, finita la festa, si decide"

di Napoli Magazine

07/06/2024 - 16:00

NAPOLI - Consumata la festa, ora è proprio tutto finito, va in archivio l'annata della grande cavalcata, dello scudetto arcivinto trentatré anni dopo. Canti e balletti, alcuni abbastanza trash, nel tempio di Diego e vera festa per le vie di tutta Napoli. C'è stato un corto circuito nella organizzazione del saluto post consegna della coppa ai campioni d'Italia. Forse, sarebbe stato più bello attraversare la città su un bus scoperto perché l'abbraccio con i protagonisti della grande bellezza sarebbe stato totale e non limitato a pochi eletti. Che poi si son dovuti accontentare di vedere di spalle gli artisti (!) in passerella e di osservarli de visu sugli schermi, mah! E' andata, oramai. E sono andati via l'artefice massimo del tricolore, il filosofo di Certaldo che s'è tatuato il sentimento, e probabilmente quel Kim che è stato l'autentica rivelazione insieme col giovin signore venuto dall'Est. Ora comincia il difficile, il momento in cui si deve decidere hic et nunc della stabilità del presente e la proiezione verso un futuro che si spera ancora vincente. A cominciare dal tecnico che dovrà guidare la squadra campione d'Italia. Chi verrà dopo Lucianone? Già da un po' di tempo è cominciato il toto-allenatore, snocciolati diversi nomi. Il più gettonato è quello di Italiano che è un figlio di Zeman, bravo nella fase d'attacco, distratto - diciamo così - in quella difensiva. E che comunque ha il vantaggio di conoscere l'italico calcio rispetto ad un tecnico straniero a meno che la scelta non cada su di un santone navigato. Molto improbabile. E' la spina dorsale della squadra che dà da pensare. Okay il portiere, Meret, via il centrale più forte del campionato (?), e non solo, in bilico Osimhen il superbomber ricercato dai ricchi club della Premier. Se dovesse andar via anche Zolla Gialla la squadra campione s'indebolirebbe di molto, a meno che Aurelio Primo non abbia già individuato altri due assi vincenti. Non resta che attendere. Questo meraviglioso gruppo azzurro sarebbe destinato ad aprire un ciclo, sempreché non perda troppi pezzi da novanta. Buona estate.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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