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L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, goditi la tua festa senza fine, ricomincia da 3 e non fermarti più!"
05.05.2023 23:00 di Napoli Magazine

NAPOLI - E' finalmente arrivato il terzo Scudetto, dopo 33 anni d'attesa e qualche partita non proprio brillantissima, come quelle contro Salernitana e Udinese. Ma poco conta. E' il momento di gioire, di esultare, di alzare gli occhi al cielo, rivolgendo un pensiero a chi non c'è più, e di stringersi attorno a chi ha avuto la fortuna di vivere un trionfo del genere. Un campionato totalmente dominato dai ragazzi di Spalletti, uomini forti con destini forti, su ogni campo. Il tutto si è materializzato, con i crismi dell'ufficialità, in una serata incredibile, divisa tra Udine e Napoli, con la Dacia Arena tinta d'azzurro e lo stadio Maradona sold out, che ha assistito (in un clima tra sogno e realtà) ad una sorta di super concerto con il cantante assente sul palcoscenico ma collegato dal vivo su vari maxischermi. Dal gol di Lovric, che un po' ha offuscato le teste dei napoletani, alla rete liberatoria di Osimhen (per oltre 50 minuti lasciato solo soletto in attacco). Napoli e' letteralmente esplosa di gioia in ogni parte del globo, sembrava Capodanno, ed invece era il terzo scudetto del Napoli, poi luci su De Laurentiis che promette nuovi trionfi, magari anche in Champions (perchè no), e poi su Spalletti, che invita alla calma e non lesina parole serie ed equilibrate, anche all'indirizzo del presidente. E' un turbinio di emozioni questa squadra, dall'abbraccio dei tifosi che hanno invaso il campo al triplice fischio finale del deludente Abisso (c'era un rigore su Kvara e sono stati davvero inconcepibili i falli permessi nel primo tempo), fino ai cori nello spogliatoio, nel pullman e in albergo. C'è Tommaso Starace, anello di congiunzione tra passato, presente e futuro. Penso a Di Lorenzo, capitano esemplare. Ma anche a Mario Rui, a Lobotka, Lozano, Zielinski, Osi e Kvara. Quando nel 1998 lanciai "Napoli Magazine" sognavo una notte cosi', da brividi, col tricolore cucito sul petto. Sono trascorsi quasi 25 anni ed il sogno e' diventato realta'. Grandi sacrifici, ore piccole, tante soddisfazioni professionali, ma anche molto tempo sottratto ad altro. Il motivo? Lo trovate scritto nello slogan in alto a sinistra della home page della versione desktop del nostro portale: "Uniti dalla stessa passione". La prima frase che mi venne in mente, partendo da una pagina bianca, perche' in fondo si vive anche per vincere e soprattutto per sorridere godendo in pieno degli attimi eterni che resteranno indelebili dentro ognuno di noi. E questo sorriso me lo porterò, e ce lo porteremo dietro, per sempre! Grazie Napoli, si ricomincia da tre e proviamo a non fermarci più!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

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