NAPOLI - Pareggiare in pieno recupero non fa piacere a nessuno, ma alla luce dei risultati delle concorrenti questo 23° turno di campionato può andare in archivio senza ossa rotte o lasciandosi andare a particolari catastrofismi. Certo, con tre punti in tasca Conte, e non solo lui, sarebbe tornato a Napoli più che contento dalla trasferta capitolina ma non si può sperare che vada sempre tutto per il verso giusto. Il Napoli, a mio avviso, avrebbe meritato la vittoria, nonostante tutto. Giusto e meritato il vantaggio realizzato da Spinazzola, dopo la bella intuizione di Juan Jesus, poi le difficoltà si sono verificate sulla strada verso il raddoppio, dovendo "combattere" anche contro una direzione di gara a dir poco imbarazzante del signor Michael Fabbri, decisivo con le sue valutazioni errate che hanno prima attribuito un giallo per simulazione a Politano, anzichè un penalty per step on foot, e nel negare successivamente un rigore per l'atterramento di McTominay. Due occasioni limpide, a cui vanno sommate un elenco di falli a centrocampo (visti e non sanzionati) in favore degli azzurri. Nel secondo tempo, va detto, il Napoli non ha mai dato la sensazione di correre grandi rischi e il gol del pareggio di Angelno, arrivato al 92° minuto inoltrato, si è verificato per un piccolo calo di concentrazione di McTominay in prima battuta (troppo morbido nella marcatura a distanza su Saelemaekers) e Mazzocchi in chiusura d'azione (calcolati male tempi e distanze in copertura sull'esterno giallorosso). Ha fatto bene Conte a chiarire un concetto: gli avversari oggi esultano per un pareggio ottenuto in extremis contro il Napoli, e non - come asserito da un euforico Mancini - senza aver concesso occasioni pericolose. Dopo questo risultato sono sempre più convinto che gli azzurri siano al comando della classifica con ampio merito. Nessuno regala nulla a questa squadra, è sotto gli occhi di tutti. In attesa dei rientri di Buongiorno (a breve) ed Olivera (tra qualche settimana), ho sentito qualcuno gettare la croce addosso al mister per le sostituzioni operate. Onestamente non credo che le scelte fatte siano state deleterie, anzi. In altre circostanze, le alternanze hanno assicurato risultati concreti. E se fosse finita 1-0 gli stessi che oggi puntano il dito avrebbero elogiato la guida tecnica per cinismo e concretezza. Con la chiusura del mercato, comunque, si potrà finalmente tornare a concentrarsi su un solo obiettivo. Ed anche chi finora ha trovato meno spazio, con le sirene che si allontaneranno definitivamente, potrà dire la sua. Resto ottimista, il gruppo c'è, l'allenatore pure. Avanti il prossimo, non vedo l'ora che arrivino le prossime sfide. Sotto a chi tocca, con la consapevolezza che bisognerà essere anche più forti degli arbitri.
di Napoli Magazine
03/02/2025 - 09:00
NAPOLI - Pareggiare in pieno recupero non fa piacere a nessuno, ma alla luce dei risultati delle concorrenti questo 23° turno di campionato può andare in archivio senza ossa rotte o lasciandosi andare a particolari catastrofismi. Certo, con tre punti in tasca Conte, e non solo lui, sarebbe tornato a Napoli più che contento dalla trasferta capitolina ma non si può sperare che vada sempre tutto per il verso giusto. Il Napoli, a mio avviso, avrebbe meritato la vittoria, nonostante tutto. Giusto e meritato il vantaggio realizzato da Spinazzola, dopo la bella intuizione di Juan Jesus, poi le difficoltà si sono verificate sulla strada verso il raddoppio, dovendo "combattere" anche contro una direzione di gara a dir poco imbarazzante del signor Michael Fabbri, decisivo con le sue valutazioni errate che hanno prima attribuito un giallo per simulazione a Politano, anzichè un penalty per step on foot, e nel negare successivamente un rigore per l'atterramento di McTominay. Due occasioni limpide, a cui vanno sommate un elenco di falli a centrocampo (visti e non sanzionati) in favore degli azzurri. Nel secondo tempo, va detto, il Napoli non ha mai dato la sensazione di correre grandi rischi e il gol del pareggio di Angelno, arrivato al 92° minuto inoltrato, si è verificato per un piccolo calo di concentrazione di McTominay in prima battuta (troppo morbido nella marcatura a distanza su Saelemaekers) e Mazzocchi in chiusura d'azione (calcolati male tempi e distanze in copertura sull'esterno giallorosso). Ha fatto bene Conte a chiarire un concetto: gli avversari oggi esultano per un pareggio ottenuto in extremis contro il Napoli, e non - come asserito da un euforico Mancini - senza aver concesso occasioni pericolose. Dopo questo risultato sono sempre più convinto che gli azzurri siano al comando della classifica con ampio merito. Nessuno regala nulla a questa squadra, è sotto gli occhi di tutti. In attesa dei rientri di Buongiorno (a breve) ed Olivera (tra qualche settimana), ho sentito qualcuno gettare la croce addosso al mister per le sostituzioni operate. Onestamente non credo che le scelte fatte siano state deleterie, anzi. In altre circostanze, le alternanze hanno assicurato risultati concreti. E se fosse finita 1-0 gli stessi che oggi puntano il dito avrebbero elogiato la guida tecnica per cinismo e concretezza. Con la chiusura del mercato, comunque, si potrà finalmente tornare a concentrarsi su un solo obiettivo. Ed anche chi finora ha trovato meno spazio, con le sirene che si allontaneranno definitivamente, potrà dire la sua. Resto ottimista, il gruppo c'è, l'allenatore pure. Avanti il prossimo, non vedo l'ora che arrivino le prossime sfide. Sotto a chi tocca, con la consapevolezza che bisognerà essere anche più forti degli arbitri.