CASTEL VOLTURNO (CE) – Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Roma-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.
- E’ riuscito ad isolarsi dal calciomercato?
“Chi mi conosce sa che non mi isolo da tutto il resto. Cerco di essere parte attiva. Provo a risolvere il problema nel migliore dei modi. Se ignori il problema poi torna a bussare alla tua porta”.
- Sono stati fatti danni in questo calciomercato?
“Abbiamo perso un giocatore importante come Kvara ed oggi Kvara non è stato sostituito. Va bene tutto, ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi. Kvara è stato venduto a 75 milioni. Le altre uscite sono state rimpiazzate. L’uscita di Kvara ad oggi non è stata rimpiazzata. Nessuno può dire se ci siamo rinforzati o indeboliti. Oggettivamente c’è stata l’uscita di un campione, che ha giocato la prima parte del campionato e che ha saltato le ultime 4-5 partite. Tutta la squadra è cresciuta in maniera importante, altrimenti ci dimentichiamo dei 53 punti ottenuti. Mi riempie di gioia vedere come questi ragazzi lavorano, al di là se siamo pochi o se ci sono infortuni. I ragazzi mi danno una grandissima disponibilità. Devo guardare cosa ho in casa e tutti insieme dobbiamo fare la differenza”.
- Ha affrontato Ranieri all’esordio con la Roma, quanto è cambiata ora la squadra giallorossa?
“Hanno valori assoluti come calciatori. Dybala, Hummels, Ndicka, Svilar, Dovbyk, Pellegrini sono tutti calciatori bravi. La Roma è cresciuta tanto. Sappiamo che affrontiamo una signora squadra, anche loro sono arrivati prima di noi nella scorsa stagione”.
- In che senso intende il togliersi il problema?
“Generalizzato. Nel calcio spesso si vuole togliere un problema, è una rottura di scatole. Risolverlo invece significa che domani non torna a darti fastidio”.
- Che rischi si attende da Roma-Napoli?
“Bisogna fare molta attenzione alla Roma quando si sta attaccando. Se si perde palla bisogna stare attenti a contropiede e ripartenze. Ci teniamo a fare una bella partita. Vogliamo portare una buona intensità. Se li lasciamo giocare arrivano al limite dell’area. Angelino e Saelemaekers sanno fare i cross, al di là di Dybala e gli inserimenti di Paredes, Mancini e Pellegrini sono insidiosi. Dobbiamo fare grande attenzione”.
- C’è il rimpianto per i mancati arrivi dal mercato?
“Bisogna aspettare la fine del mercato e poi trarre delle conclusioni. A me sposta poco. Sono preparato sia in una situazione che nell’altra. E’ una barca in navigazione e non e’ in un porto. La barca va portata nel porto sicuro il piu’ vicino possibile. Sta al club prendere alcune decisioni. Io dico la mia se mi viene chiesto un parere. Ho scelto di mettermi a disposizione e quindi accetti comunque delle situazioni. Il mercato del Napoli non sarà mai il mercato delle big perché ci sono dei parametri da rispettare, economici, di stipendio e poi ci sono i calciatori da convincere”.
- I tre giorni di riposo sono stati un premio?
“Chi mi conosce sa benissimo che tutte le cose che accadono è perché qualcuno se l’è guadagnato. I calciatori si sono guadagnati tre giorni di riposo, mi limito a dire questo, non entro nei dettagli. Abbiamo ripreso subito con un doppio allenamento per non fargli dimenticare alcune cose. A me non hanno mai fatto regali in vita mia. Siamo stati contenti tutti di stare con le nostre famiglie per tre giorni”.
- I parametri del Napoli possono cambiare le prospettive?
“Il gruppo continuerà a voler crescere. E’ un gruppo mentalizzato. Sta finendo questo mese di mercato, con 40 giorni di mercato ci sta che ci ha avuto poco spazio avesse la testa ad altre possibilità. Sono stato calciatore e capisco un po’ tutto. Molti hanno scelto di restare a Napoli fino al termine della stagione. Dobbiamo cercare di tirare fuori il meglio da ognuno. Dobbiamo fare la differenza con chi c’è. Io continuerò ad alzare sempre di più l’asticella. Posso chiedere perché vedo che si può continuare a crescere”.
- Simeone e Politano, contro la Juve, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo…
“Tutto può incidere in positivo e in negativo. Simeone ha messo a rischio la propria faccia. Politano non ha mollato mai. Ngonge in 4 minuti ha avuto un approccio giusto. Penso anche a Gilmour, Raspadori e Rafa Marin che non hanno avuto spazio. Si pensa con il noi e non con l’io. L’egoismo, da calciatore, ci sta. Ma questi ragazzi stanno dimostrando di credere nel noi, andando tutti nella stessa direzione. Il senso di appartenenza, l’attaccamento, sono aspetti importanti che si vedono sempre meno nel calcio moderno, noi invece dobbiamo far crescere questi concetti per costruire qualcosa di importante. Chi viene deve avere la volontà di sposare questi valori”.
- Buongiorno è convocato?
“Si, è convocato”.
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
01/02/2025 - 14:40
CASTEL VOLTURNO (CE) – Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Roma-Napoli. Ecco quanto evidenziato da “Napoli Magazine”.
- E’ riuscito ad isolarsi dal calciomercato?
“Chi mi conosce sa che non mi isolo da tutto il resto. Cerco di essere parte attiva. Provo a risolvere il problema nel migliore dei modi. Se ignori il problema poi torna a bussare alla tua porta”.
- Sono stati fatti danni in questo calciomercato?
“Abbiamo perso un giocatore importante come Kvara ed oggi Kvara non è stato sostituito. Va bene tutto, ma non dobbiamo buttare fumo negli occhi. Kvara è stato venduto a 75 milioni. Le altre uscite sono state rimpiazzate. L’uscita di Kvara ad oggi non è stata rimpiazzata. Nessuno può dire se ci siamo rinforzati o indeboliti. Oggettivamente c’è stata l’uscita di un campione, che ha giocato la prima parte del campionato e che ha saltato le ultime 4-5 partite. Tutta la squadra è cresciuta in maniera importante, altrimenti ci dimentichiamo dei 53 punti ottenuti. Mi riempie di gioia vedere come questi ragazzi lavorano, al di là se siamo pochi o se ci sono infortuni. I ragazzi mi danno una grandissima disponibilità. Devo guardare cosa ho in casa e tutti insieme dobbiamo fare la differenza”.
- Ha affrontato Ranieri all’esordio con la Roma, quanto è cambiata ora la squadra giallorossa?
“Hanno valori assoluti come calciatori. Dybala, Hummels, Ndicka, Svilar, Dovbyk, Pellegrini sono tutti calciatori bravi. La Roma è cresciuta tanto. Sappiamo che affrontiamo una signora squadra, anche loro sono arrivati prima di noi nella scorsa stagione”.
- In che senso intende il togliersi il problema?
“Generalizzato. Nel calcio spesso si vuole togliere un problema, è una rottura di scatole. Risolverlo invece significa che domani non torna a darti fastidio”.
- Che rischi si attende da Roma-Napoli?
“Bisogna fare molta attenzione alla Roma quando si sta attaccando. Se si perde palla bisogna stare attenti a contropiede e ripartenze. Ci teniamo a fare una bella partita. Vogliamo portare una buona intensità. Se li lasciamo giocare arrivano al limite dell’area. Angelino e Saelemaekers sanno fare i cross, al di là di Dybala e gli inserimenti di Paredes, Mancini e Pellegrini sono insidiosi. Dobbiamo fare grande attenzione”.
- C’è il rimpianto per i mancati arrivi dal mercato?
“Bisogna aspettare la fine del mercato e poi trarre delle conclusioni. A me sposta poco. Sono preparato sia in una situazione che nell’altra. E’ una barca in navigazione e non e’ in un porto. La barca va portata nel porto sicuro il piu’ vicino possibile. Sta al club prendere alcune decisioni. Io dico la mia se mi viene chiesto un parere. Ho scelto di mettermi a disposizione e quindi accetti comunque delle situazioni. Il mercato del Napoli non sarà mai il mercato delle big perché ci sono dei parametri da rispettare, economici, di stipendio e poi ci sono i calciatori da convincere”.
- I tre giorni di riposo sono stati un premio?
“Chi mi conosce sa benissimo che tutte le cose che accadono è perché qualcuno se l’è guadagnato. I calciatori si sono guadagnati tre giorni di riposo, mi limito a dire questo, non entro nei dettagli. Abbiamo ripreso subito con un doppio allenamento per non fargli dimenticare alcune cose. A me non hanno mai fatto regali in vita mia. Siamo stati contenti tutti di stare con le nostre famiglie per tre giorni”.
- I parametri del Napoli possono cambiare le prospettive?
“Il gruppo continuerà a voler crescere. E’ un gruppo mentalizzato. Sta finendo questo mese di mercato, con 40 giorni di mercato ci sta che ci ha avuto poco spazio avesse la testa ad altre possibilità. Sono stato calciatore e capisco un po’ tutto. Molti hanno scelto di restare a Napoli fino al termine della stagione. Dobbiamo cercare di tirare fuori il meglio da ognuno. Dobbiamo fare la differenza con chi c’è. Io continuerò ad alzare sempre di più l’asticella. Posso chiedere perché vedo che si può continuare a crescere”.
- Simeone e Politano, contro la Juve, hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo…
“Tutto può incidere in positivo e in negativo. Simeone ha messo a rischio la propria faccia. Politano non ha mollato mai. Ngonge in 4 minuti ha avuto un approccio giusto. Penso anche a Gilmour, Raspadori e Rafa Marin che non hanno avuto spazio. Si pensa con il noi e non con l’io. L’egoismo, da calciatore, ci sta. Ma questi ragazzi stanno dimostrando di credere nel noi, andando tutti nella stessa direzione. Il senso di appartenenza, l’attaccamento, sono aspetti importanti che si vedono sempre meno nel calcio moderno, noi invece dobbiamo far crescere questi concetti per costruire qualcosa di importante. Chi viene deve avere la volontà di sposare questi valori”.
- Buongiorno è convocato?
“Si, è convocato”.
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com