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MERCATO - Venerato scrive su "NM": "Il Diavolo tenta Reina e... Sarri"
26.02.2018 18:39 di Napoli Magazine

NAPOLI - Inutile girarci intorno da oggi a fine maggio le voci di mercato faranno da contraltare alla lotta scudetto. Anche sotto questo profilo Juve e Napoli sono alla pari. In casa bianconera bolle in pentola il caso Buffon e i presunti mal di pancia di Marchisio e Dybala. Senza resettare Asamoah e Lichtsteiner, in odore di svincolo. Le indiscrezioni e i rumors non faranno sconti neppure agli azzurri. Succede se arrivi a marzo con Pepe Reina in scadenza e Sarri pronto a sfruttare la clausola di uscita. Per non dire di Mertens e Zielinski pezzi pregiati che possono decidere di andare via sfruttando la clausola unilaterale. Meno fastidio dara’ il mancato rinnovo di Maggio: era in agenda da tempo e non influira’ piu’ di tanto sull’umore dello spogliatoio e su quello dei tifosi. Ben diverso l’addio a Pepe Reina, icona del Napoli in questi anni sarriani e post Benitez. Il divorzio si e’ di fatto consumato questa estate a Dimaro. De Laurentiis ritenne irricevibile la richiesta del non piu’ giovane spagnolo. Quilon, suo scafato agente, pretendeva un triennale da sogno. 3 milioni e mezzo netti a stagione, 7 lordi. Un totale di 21 milioni di euro per un portiere afflitto da qualche acciacco e non giovanissimo. Non mi sento di condannare il Napoli: avrei fatto la stessa cosa, disponendo del budget attuale. Il club non puo’ preventivamente superare certe cifre: nell’arco di un triennio non si puo’ dare per assodata la qualificazione in Champions, vitale per le casse azzurre. Il resto e’ solo demagogico populismo, attuato per farsi bello con la pancia della tifoseria. Piu’ serio dire come stanno le cose. Questa proprieta’ non ama scommettere su se stessa: spende quanto incassa, lasciando qualche fondo di cassa per i momenti grami. Questa politica, piaccia o meno, ha consentito di lottare per i primi posti. Non puo’ essere sconfessata da Reina che legittimamente scegliera’ di firmare per chi vuole. La trattativa con il Milan, meglio chiarirlo agli stolti, non e’ nata dalla fantasia dei cronisti. L’affondo di Fassone e Mirabelli e’ assolutamente reale. Lo stesso Napoli credo sappia bene come stanno le cose. Donnarumma a fine stagione volera’ verso altri lidi, Raiola si e’ gia’ mosso in tal senso, e il diavolo ha puntato tutte le sue fiches su Pepe, pronto a firmare un lauto triennale con il club rossonero. Le voci sulla proprieta’ cinese perdurano ma non sembrano realistiche. Il club ha gia’ ingaggiato Strinic e sta chiudendo con Reina. Fassone e’ certo di poter incassare altri soldi da una nuova finanziaria pronta a subentrare ad Elliot. Resta in blico il futuro di Sarri. Qui il discorso e’ molto diverso da Reina, non solo per aspetti meramente contrattuali. Il Milan entro un mese decidera’ se proseguire il tragitto con Gattuso. Se la societa’ optasse per il cambio della guida tecnica, il primo nome della lista porterebbe a Maurizio Sarri. Conte e Ancelotti, graditi al diavolo, chiedono troppo, attratti da sirene estere. Sarri piace molto alla proprieta’ cinese per il gioco spettacolare che propone. Senza contare i reiterati endorsement di Arrigo Sacchi: uno che a Milanello e’ sempre ascoltato. Ma qui il pallino passa a Sarri. Lascerebbe il Napoli per il Milan? La nostra impressione e’ che solo un grande club straniero potrebbe solleticarlo, ma non possiamo neppure del tutto escludere l’opzione rossonera. Sarri ama ripartire dalle macerie per imprimere il proprio marchio di fabbrica. Se Fassone riuscisse a dargli garanzie sul futuro societario il discorso potrebbe anche evolversi. Contando magari sull’eventuale appoggio di Reina, legatissimo al toscano. De Laurentiis sa bene che dovra’ lottare contro tutto e tutti per assicurarsi il rinnovo di Sarri. Il suo calcio e’ unico in questo momento storico. Maurizio pero’ e un uomo che sfugge alla logica: ama il sud e si sente napoletano. Lottare contro i potenti e i magnati potrebbe ulteriormente stimolarlo. Ha fatto la rivoluzione con 15 uomini (sua frase storica, ndr) puo’ riprovarci con 20? Gara aperta: la sosta potrebbe elargirci qualche novita’. Rinnovo assolutamente possibile: il Napoli vanta diversi assi da mostrare al tavolo della trattativa. Un’ultima postilla dedicata ai soliti detrattori del tecnico partenopeo aspramente criticato per aver paragonato l’epopea del suo Napoli all’Olanda degli anni ‘70. Non mi risulta abbia citato l’Ajax: che vinse coppe e scudetti. Altra cosa quindi. Ma la nazionale orange, vice campione del mondo nel ‘74 e nel ‘78. Nessuno celebra Germania e Argentina, che vinsero le 2 finali, ma tutti rammentano e studiano il calcio totale di quel gruppo. Io aggiungerei anche l’Ungheria di Puskas e la Svezia di Liedholm. Sono con Sarri: questo Napoli verra’ ricordato dai posteri anche senza scudetto. Fermo restando che puo’ vincerlo.

 

 

Ciro Venerato

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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MERCATO - Venerato scrive su "NM": "Il Diavolo tenta Reina e... Sarri"

di Napoli Magazine

26/02/2024 - 18:39

NAPOLI - Inutile girarci intorno da oggi a fine maggio le voci di mercato faranno da contraltare alla lotta scudetto. Anche sotto questo profilo Juve e Napoli sono alla pari. In casa bianconera bolle in pentola il caso Buffon e i presunti mal di pancia di Marchisio e Dybala. Senza resettare Asamoah e Lichtsteiner, in odore di svincolo. Le indiscrezioni e i rumors non faranno sconti neppure agli azzurri. Succede se arrivi a marzo con Pepe Reina in scadenza e Sarri pronto a sfruttare la clausola di uscita. Per non dire di Mertens e Zielinski pezzi pregiati che possono decidere di andare via sfruttando la clausola unilaterale. Meno fastidio dara’ il mancato rinnovo di Maggio: era in agenda da tempo e non influira’ piu’ di tanto sull’umore dello spogliatoio e su quello dei tifosi. Ben diverso l’addio a Pepe Reina, icona del Napoli in questi anni sarriani e post Benitez. Il divorzio si e’ di fatto consumato questa estate a Dimaro. De Laurentiis ritenne irricevibile la richiesta del non piu’ giovane spagnolo. Quilon, suo scafato agente, pretendeva un triennale da sogno. 3 milioni e mezzo netti a stagione, 7 lordi. Un totale di 21 milioni di euro per un portiere afflitto da qualche acciacco e non giovanissimo. Non mi sento di condannare il Napoli: avrei fatto la stessa cosa, disponendo del budget attuale. Il club non puo’ preventivamente superare certe cifre: nell’arco di un triennio non si puo’ dare per assodata la qualificazione in Champions, vitale per le casse azzurre. Il resto e’ solo demagogico populismo, attuato per farsi bello con la pancia della tifoseria. Piu’ serio dire come stanno le cose. Questa proprieta’ non ama scommettere su se stessa: spende quanto incassa, lasciando qualche fondo di cassa per i momenti grami. Questa politica, piaccia o meno, ha consentito di lottare per i primi posti. Non puo’ essere sconfessata da Reina che legittimamente scegliera’ di firmare per chi vuole. La trattativa con il Milan, meglio chiarirlo agli stolti, non e’ nata dalla fantasia dei cronisti. L’affondo di Fassone e Mirabelli e’ assolutamente reale. Lo stesso Napoli credo sappia bene come stanno le cose. Donnarumma a fine stagione volera’ verso altri lidi, Raiola si e’ gia’ mosso in tal senso, e il diavolo ha puntato tutte le sue fiches su Pepe, pronto a firmare un lauto triennale con il club rossonero. Le voci sulla proprieta’ cinese perdurano ma non sembrano realistiche. Il club ha gia’ ingaggiato Strinic e sta chiudendo con Reina. Fassone e’ certo di poter incassare altri soldi da una nuova finanziaria pronta a subentrare ad Elliot. Resta in blico il futuro di Sarri. Qui il discorso e’ molto diverso da Reina, non solo per aspetti meramente contrattuali. Il Milan entro un mese decidera’ se proseguire il tragitto con Gattuso. Se la societa’ optasse per il cambio della guida tecnica, il primo nome della lista porterebbe a Maurizio Sarri. Conte e Ancelotti, graditi al diavolo, chiedono troppo, attratti da sirene estere. Sarri piace molto alla proprieta’ cinese per il gioco spettacolare che propone. Senza contare i reiterati endorsement di Arrigo Sacchi: uno che a Milanello e’ sempre ascoltato. Ma qui il pallino passa a Sarri. Lascerebbe il Napoli per il Milan? La nostra impressione e’ che solo un grande club straniero potrebbe solleticarlo, ma non possiamo neppure del tutto escludere l’opzione rossonera. Sarri ama ripartire dalle macerie per imprimere il proprio marchio di fabbrica. Se Fassone riuscisse a dargli garanzie sul futuro societario il discorso potrebbe anche evolversi. Contando magari sull’eventuale appoggio di Reina, legatissimo al toscano. De Laurentiis sa bene che dovra’ lottare contro tutto e tutti per assicurarsi il rinnovo di Sarri. Il suo calcio e’ unico in questo momento storico. Maurizio pero’ e un uomo che sfugge alla logica: ama il sud e si sente napoletano. Lottare contro i potenti e i magnati potrebbe ulteriormente stimolarlo. Ha fatto la rivoluzione con 15 uomini (sua frase storica, ndr) puo’ riprovarci con 20? Gara aperta: la sosta potrebbe elargirci qualche novita’. Rinnovo assolutamente possibile: il Napoli vanta diversi assi da mostrare al tavolo della trattativa. Un’ultima postilla dedicata ai soliti detrattori del tecnico partenopeo aspramente criticato per aver paragonato l’epopea del suo Napoli all’Olanda degli anni ‘70. Non mi risulta abbia citato l’Ajax: che vinse coppe e scudetti. Altra cosa quindi. Ma la nazionale orange, vice campione del mondo nel ‘74 e nel ‘78. Nessuno celebra Germania e Argentina, che vinsero le 2 finali, ma tutti rammentano e studiano il calcio totale di quel gruppo. Io aggiungerei anche l’Ungheria di Puskas e la Svezia di Liedholm. Sono con Sarri: questo Napoli verra’ ricordato dai posteri anche senza scudetto. Fermo restando che puo’ vincerlo.

 

 

Ciro Venerato

 

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