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PRESS CONFERENCE - Cagliari, Ranieri: "Il Napoli non è in crisi, Calzona conosce bene l'ambiente azzurro"
23.02.2024 13:18 di Napoli Magazine

CAGLIARI - Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine":

 

 

- Com'è la situazione infortunati?


"Shomurodov sta riprendendo, a parte e qualche cosa con la squadra, lo stesso vale per Oristanio. Soulemana ha avuto un risentimento, niente di importante, sta facendo lavoro differenziato. Tutti gli altri, a parte Hatzidiakos e Mancosu, sono disponibili".

 

 

- E' successo quancosa dopo Cagliari-Lazio?

 

"E' successo che mi ero dimesso, è stata una cosa importante, i ragazzi hanno capito, hanno reagito e sono contento della partita di Udine. Il secondo tempo di Udine è la traccia che dobbiamo seguire".

 

- Paura figlia di quell'eccessivo realismo di inizio stagione? La squadra si è forse data già per battuta in qualche partita?

 

"Noi dobbiamo giocare queste ultime partite come sappiamo giocare, senza pensare al nome dell'avversario, rispettando tutti, perchè tanto sono punti importanti, ogni partita tira fuori dei punti importanti. Affrontiamo il Napoli che non sta in crisi, l'ho visto contro il Barcellona e non sta per niente in crisi. Certo, magari non gli riesce quello che gli riusciva l'anno scorso, che era una macchina da guerra, ma sono sempre fior di giocatori, determinati a risollevare le sorti di un campionato che è partito male con  due cambi di allenatore, per cui incontreremo una squadra gagliarda che sa il fatto suo, che ha lo scudetto sulla magia. Per cui, massimo rispetto ma noi dobbiamo giocare e alla fine della partita, al di là del risultato, i nostri tifosi devono essere orgoglioso di quello che hanno visto in campo".

 

 

- Nella partita d'andata il Cagliari ha fatto una buonissima partita.

 

"Si, la gara di andata è stata una buona gara da parte nostra, senza remore o timori reverenziali. Abbiamo fatto la nostra partita, poi è andata come è andata e l'abbiamo visto, ma la squadra si è espressa molto bene e vorrei che anche domenica si esprimesse bene davanti ai propri tifosi".

 

 

- Viola può coesistere in campo con Gaetano che è esploso o se ha avuto qualche problema per cui l'ha utilizzato meno?

 

"Non c'è nessun problema, soltando anche lui secondo il mio giudizio, aveva bisogno di rifiatare, così come Prati. Sono tutti giocatori che mi sono utilissimi, non utili. Non perdo di vista nessuno".

 

 

- Un giudizio su Calzona.

 

"La strategia nostra non cambia. Calzona so che è calabrese, di Vibo Valentia, è stato il secondo di Di Francesco, Sarri e Spalletti, per cui sa vita, morte e miracoli del Napoli e sa come toccare le corde giuste. Appunto per questo dico che contro il Barcellona ho visto un bel Napoli".

 

 - Come è andata la settimana? E' servito il pareggio per rimettere a posto il Cagliari forse anche a livello mentale?

 

"Dovevamo rimettere a posto la nostra mentalità che è quella di una squadra che vuole lottare per salvarsi. Dopodichè, possiamo accettare tutto. Prima dobbiamo lottare e poi accetteremo tutte le conclusioni delle partite, qualunque sia il risultato. Dobbiamo uscire dal campo con la consapevolezza che abbiamo fatto il massimo tutti quanti".

 

- Ha detto che si sarebbe dimesso per testare il polso dei suoi giocatori


"Non l'ho fatto per testare il polso, ero convinto dentro dil me al 100%. Quando ho sentito le parole dei ragazzi, allora ho pensato che non potevo dimettermi, se chiedono di lottare fino in fondo allora poi sarebbe sembrato che io mi volessi tirare indietro  e invece non era un tirarmi indietro ma era un motivo per farli reagire andando via io. Era questo, non che volessi provocare loro, anche perchè penso sia successo pochissime volte, di solito quando un allenatore va via, la squadra sta zitta e l'allenatore va via, quello che pensavo di fare".

 

 

- Cosa si può fare oltre a questo per salvare il Cagliari?


"E' quello che tutti quanti noi dobbiamo fare per provare a salvare il Cagliari. Claudio Ranieri non ha fatto nulla, come non ha fatto nulla l'anno scorso. Ci sono dei giocatori che lottano, che combattono, l'anno scorso hanno raggiunto la Serie A e quest'anno dobbiamo lottare per preservare la Serie A. Non sarà un discorso facile, sono ripetitivo e prolisso, lo so, però noi dobbiamo lottare, dobbiamo avere quell'ideale di lottare fino in fondo, poi staremo a vedere".

 

 

- Nandez è recuperato in pieno, Petagna sembra fondamentale.


"Sono tutti fondamentali, tengo tutti giocatori che tengo d'occhio, chi mi convince gioca. Nandez ha fatto tutta la settimana al 100%, cosa che non aveva fatto la settimana precedente a Udine".

 

 

- Mina è il giocatore che mancava?


"E' un giocatore di esperienza, era quello che si cercava da tanto tempo, finalmente siamo riusciti a prenderlo. E' un giocatore che teniamo nella giusta considerazione, è stato preso proprio per le sue molteplici qualità tecniche, caratteriali, anche di guida per il reparto arretrato, non che ce ne fosse tanto bisogno, ma ci voleva un ragazzo della sua personalità".

 

 

-  Il Cagliari è pronto a una grande prova contro il Napoli?


"Sì, le mie parole però non contano niente, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Solo il campo ci dirà se siamo all'altezza della situazione oppure no".

 

 

- Cosa è mancato nella gara d'andata?


"Un po' di determinazione nell'ultima occasione sul gol di Kvaratskhelia, quando Osimhen in mezzo a tre è andato via, in uno spazio di un metro e mezzo".

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PRESS CONFERENCE - Cagliari, Ranieri: "Il Napoli non è in crisi, Calzona conosce bene l'ambiente azzurro"

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23/02/2024 - 13:18

CAGLIARI - Claudio Ranieri, allenatore del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa in vista della sfida contro il Napoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine":

 

 

- Com'è la situazione infortunati?


"Shomurodov sta riprendendo, a parte e qualche cosa con la squadra, lo stesso vale per Oristanio. Soulemana ha avuto un risentimento, niente di importante, sta facendo lavoro differenziato. Tutti gli altri, a parte Hatzidiakos e Mancosu, sono disponibili".

 

 

- E' successo quancosa dopo Cagliari-Lazio?

 

"E' successo che mi ero dimesso, è stata una cosa importante, i ragazzi hanno capito, hanno reagito e sono contento della partita di Udine. Il secondo tempo di Udine è la traccia che dobbiamo seguire".

 

- Paura figlia di quell'eccessivo realismo di inizio stagione? La squadra si è forse data già per battuta in qualche partita?

 

"Noi dobbiamo giocare queste ultime partite come sappiamo giocare, senza pensare al nome dell'avversario, rispettando tutti, perchè tanto sono punti importanti, ogni partita tira fuori dei punti importanti. Affrontiamo il Napoli che non sta in crisi, l'ho visto contro il Barcellona e non sta per niente in crisi. Certo, magari non gli riesce quello che gli riusciva l'anno scorso, che era una macchina da guerra, ma sono sempre fior di giocatori, determinati a risollevare le sorti di un campionato che è partito male con  due cambi di allenatore, per cui incontreremo una squadra gagliarda che sa il fatto suo, che ha lo scudetto sulla magia. Per cui, massimo rispetto ma noi dobbiamo giocare e alla fine della partita, al di là del risultato, i nostri tifosi devono essere orgoglioso di quello che hanno visto in campo".

 

 

- Nella partita d'andata il Cagliari ha fatto una buonissima partita.

 

"Si, la gara di andata è stata una buona gara da parte nostra, senza remore o timori reverenziali. Abbiamo fatto la nostra partita, poi è andata come è andata e l'abbiamo visto, ma la squadra si è espressa molto bene e vorrei che anche domenica si esprimesse bene davanti ai propri tifosi".

 

 

- Viola può coesistere in campo con Gaetano che è esploso o se ha avuto qualche problema per cui l'ha utilizzato meno?

 

"Non c'è nessun problema, soltando anche lui secondo il mio giudizio, aveva bisogno di rifiatare, così come Prati. Sono tutti giocatori che mi sono utilissimi, non utili. Non perdo di vista nessuno".

 

 

- Un giudizio su Calzona.

 

"La strategia nostra non cambia. Calzona so che è calabrese, di Vibo Valentia, è stato il secondo di Di Francesco, Sarri e Spalletti, per cui sa vita, morte e miracoli del Napoli e sa come toccare le corde giuste. Appunto per questo dico che contro il Barcellona ho visto un bel Napoli".

 

 - Come è andata la settimana? E' servito il pareggio per rimettere a posto il Cagliari forse anche a livello mentale?

 

"Dovevamo rimettere a posto la nostra mentalità che è quella di una squadra che vuole lottare per salvarsi. Dopodichè, possiamo accettare tutto. Prima dobbiamo lottare e poi accetteremo tutte le conclusioni delle partite, qualunque sia il risultato. Dobbiamo uscire dal campo con la consapevolezza che abbiamo fatto il massimo tutti quanti".

 

- Ha detto che si sarebbe dimesso per testare il polso dei suoi giocatori


"Non l'ho fatto per testare il polso, ero convinto dentro dil me al 100%. Quando ho sentito le parole dei ragazzi, allora ho pensato che non potevo dimettermi, se chiedono di lottare fino in fondo allora poi sarebbe sembrato che io mi volessi tirare indietro  e invece non era un tirarmi indietro ma era un motivo per farli reagire andando via io. Era questo, non che volessi provocare loro, anche perchè penso sia successo pochissime volte, di solito quando un allenatore va via, la squadra sta zitta e l'allenatore va via, quello che pensavo di fare".

 

 

- Cosa si può fare oltre a questo per salvare il Cagliari?


"E' quello che tutti quanti noi dobbiamo fare per provare a salvare il Cagliari. Claudio Ranieri non ha fatto nulla, come non ha fatto nulla l'anno scorso. Ci sono dei giocatori che lottano, che combattono, l'anno scorso hanno raggiunto la Serie A e quest'anno dobbiamo lottare per preservare la Serie A. Non sarà un discorso facile, sono ripetitivo e prolisso, lo so, però noi dobbiamo lottare, dobbiamo avere quell'ideale di lottare fino in fondo, poi staremo a vedere".

 

 

- Nandez è recuperato in pieno, Petagna sembra fondamentale.


"Sono tutti fondamentali, tengo tutti giocatori che tengo d'occhio, chi mi convince gioca. Nandez ha fatto tutta la settimana al 100%, cosa che non aveva fatto la settimana precedente a Udine".

 

 

- Mina è il giocatore che mancava?


"E' un giocatore di esperienza, era quello che si cercava da tanto tempo, finalmente siamo riusciti a prenderlo. E' un giocatore che teniamo nella giusta considerazione, è stato preso proprio per le sue molteplici qualità tecniche, caratteriali, anche di guida per il reparto arretrato, non che ce ne fosse tanto bisogno, ma ci voleva un ragazzo della sua personalità".

 

 

-  Il Cagliari è pronto a una grande prova contro il Napoli?


"Sì, le mie parole però non contano niente, dobbiamo dimostrarlo sul campo. Solo il campo ci dirà se siamo all'altezza della situazione oppure no".

 

 

- Cosa è mancato nella gara d'andata?


"Un po' di determinazione nell'ultima occasione sul gol di Kvaratskhelia, quando Osimhen in mezzo a tre è andato via, in uno spazio di un metro e mezzo".