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PRESS CONFERENCE - Napoli, Calzona: "Le responsabilità sono le mie, ci siamo consegnati nelle mani dell'Empoli, il problema è la testa, dobbiamo dare il massimo fino alla fine per i tifosi e la società"
20.04.2024 20:29 di Napoli Magazine

EMPOLI - Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, dopo il match contro l'Empoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Le responsabilità sono le mie. Non sono riuscito a cambiare l'andazzo, o almeno in parte. Mi dispiace perchè questa squadra ha mancato la voglia di vincere la partita. Dovevamo giocare dall'inizio, ma ci siamo consegnati nelle mani dell'Empoli, che ha meritato la vittoria. E' la testa il problema, perchè le gambe vanno. Questa squadra non riesce a reagire, io ci sto provando in tutti i modi, ma non sono stato capace forse ad aiutarli a reagire. Pensavo di fare di più. Io non mi arrendo mai, nemmeno con la matematica che ci condanna. Pretendo l'impegno e che diano il massimo. Stare addosso ai calciatori, devono capire che siamo in debito con la società e con i tifosi. Abbiamo il dovere di dare il massimo. E' difficile da spiegare, perchè la squadra lavora bene in settimana, non capisco questa apatia mentale che ci porta ad essere apatici sulla riconquista della palla, non possiamo concederci una minima sbavatura. Quello che concediamo fa riflettere, perchè siamo sempre sotto scacco. E' un problema mentale".

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20/04/2024 - 20:29

EMPOLI - Francesco Calzona, allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni in conferenza stampa, dopo il match contro l'Empoli. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Le responsabilità sono le mie. Non sono riuscito a cambiare l'andazzo, o almeno in parte. Mi dispiace perchè questa squadra ha mancato la voglia di vincere la partita. Dovevamo giocare dall'inizio, ma ci siamo consegnati nelle mani dell'Empoli, che ha meritato la vittoria. E' la testa il problema, perchè le gambe vanno. Questa squadra non riesce a reagire, io ci sto provando in tutti i modi, ma non sono stato capace forse ad aiutarli a reagire. Pensavo di fare di più. Io non mi arrendo mai, nemmeno con la matematica che ci condanna. Pretendo l'impegno e che diano il massimo. Stare addosso ai calciatori, devono capire che siamo in debito con la società e con i tifosi. Abbiamo il dovere di dare il massimo. E' difficile da spiegare, perchè la squadra lavora bene in settimana, non capisco questa apatia mentale che ci porta ad essere apatici sulla riconquista della palla, non possiamo concederci una minima sbavatura. Quello che concediamo fa riflettere, perchè siamo sempre sotto scacco. E' un problema mentale".