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VIDEO SSCN - Napoli, Manna: "Conte? Siamo in linea con le sue idee, Kvara? Costretti a darlo via, Garnacho? Siamo stati vicini, Adeyemi? Non dobbiamo convincere nessuno, Danilo? Scelta personale, Comuzzo? Peccato! Olivera, Meret e Anguissa? No problem, Okafor? Ha bisogno di tempo"
05.02.2025 12:09 di Napoli Magazine

CASTEL VOLTURNO (CE) - Giovanni Manna, d.s. del Napoli, ha parlato in Press Conference per un punto al termine del calciomercato invernale. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

- Cos'è successo?

"Ci tenevamo a chiarire alcune dinamiche. Ci vogliamo mettere la faccia e spiegare cos'è accaduto nell'ultimo mese. Kvara lo ringraziamo per quello che ha fatto per il Napoli. Abbiamo provato a sanare una situazione un pò complicata, prima a luglio e poi a novembre e dicembre. Non dico che eravamo ricattati ma quasi a fare l'operazione in uscita a dicembre. Venti giorni prima stavamo trattando il rinnovo. Ho sentito dire che bisognava risanare il mercato estivo e non era così. Il Napoli ha provato a sostituirlo. Non siamo riusciti a concretizzare alcune trattative a gennaio, i parametri in questo mese sono diversi. Soprattutto anche per i livelli salariali, ci sono parametri da rispettare".

- Olivera, Meret e Anguissa rinnovano?

"Il contratto di Olivera è pressochè fatto. Mathias ha voluto fortemente rinnovare. Meret vuole rinnovare, a dicembre ci siamo detti che ci saremmo rivisti dopo il mercato, quindi nelle prossime settimane. Anguissa ha due anni di opzione, lo rifaremo nei prossimi mesi perchè non abbiamo l'incombenza del termine contrattuale. Ci siamo portati avanti come per Olivera. Faremo le valutazioni più corrette".

- Danilo e Comuzzo?

"Danilo lo conosco, avevamo un accordo, avevamo definito tutto. Ci aspettavamo arrivasse, poi ha fatto una scelta professionale e di vita diversa. Pensavamo di concretizzare la trattativa, peccato ma purtroppo le cose sono andate in questo modo. Comuzzo? Avevamo pensato di fare un investimento per il futuro. Ci avrebbe permesso di mandare Rafa Marin a giocare, era tutto pronto. Abbiamo fatto un'offerta concreta. Ci eravamo spinti oltre il valore del calciatore, con il 15-20% in più. Mi spiace sia stato tutto molto mediatico".

- Conte deluso?

"Col mister ci siamo confrontati a fine mercato. Sono consapevole che abbiamo un gruppo che ha 54 punti, anche io sono deluso. Il gruppo è in crescita e non dobbiamo sminuirlo".

- C'è da risanare la visione degli obiettivi con Conte?

"Le strategie sono sempre convergenti. Non c'è niente da risanare. Stare qui a parlare troppo di mercato sminuisce quanto fatto finora. L'anno scorso la squadra era arrivata decima. Vogliamo rientrare nelle competizioni europee dalla porta principale E' andato via Kvara".

- Da Garnacho a Saint-Maximin, fino ad Adeyemi...

"Ci sono altri nomi che non sono usciti. Garnacho è un giocatore che ci piace, ci siamo avvicinati alle loro richieste con un'offerta importante. Per lasciare il club a gennaio il giocatore voleva essere accontentato. Non abbiamo voluto farlo perchè non abbiamo voluto inserire un calciatore nello spogliatoio con ingaggio diverso. Avevamo una bozza d'accordo con Adeyemi, non abbiamo voluto insistere. Se devo convincere un calciatore di venire a Napoli significa che non sei un elemento per noi. Speriamo di giocare ogni tre giorni nella prossima stagione, con i soldi di Kvara e di altre cessione speriamo di completare la rosa. Saint-Maximin? Ci abbiamo provato fino alla fine, c'è stata una richiesta del club saudita che non potevamo accontentare. Dieci giorni sono andati via per chiudere con Kvara. Forse potevamo anticiparci un pò. Il Milan ha comprato Gimenez, ma non ho visto grandi movimenti di 30-40-50 milioni".

- Kvara avrebbe potuto avere un destino diverso?

"Kvara lavora per andare al Psg dal maggio scorso. Non volevamo perderlo dopo un'annata complicata. In questi sei mesi abbiamo provato ad arrivare al nostro massimo".

- Okafor?

"Non è vero che non ha passato le visite mediche col Lipsia. Ha avuto un infortunio. E' un calciatore un po' indietro con i nostri parametri. C'è un metodo, ha bisogno di tempo per entrare in condizione".

- C'è un rammarico che ha?

"Lavoriamo per caratteristiche. Siamo stati vicini a Garnacho e ad Adeyemi. Dispiace che tutto quello che facciamo viene fuori. Siamo stati vicini, sono bravi i giornalisti a far uscire le notizie. Se bisogna essere accontentati questo aspetto non mi piace. Anche in questo mercato ci sono state forzature importanti ma i club non hanno voluto vendere".

- Cosa si aspetta da Rafa Marin? Yeremay piace al Napoli?

"Rafa Marin arriva da un settore giovanile importante, e' normale che faccia fatica anche se sono passati sei mesi. Avevamo i documenti fatti col Villarreal, volevo accontentarlo, e' un 2002, non ci sono state le condizioni per prendere un altro difensore e quindi ora deve pensare solo a lavorare con noi come se dovesse giocare la domenica. Scendiamo in campo in 11 ma siamo un gruppo. Yeremay è un calciatore che abbiamo visto, ma nulla di più".

- Il Napoli è stato preso per il collo?

"Non mi piace come definizione. C'è sempre esigenza di vendere e comprare. Lo abbiamo visto con Osimhen. Non è corretto uscire dai nostri parametri ed ipervalutare un calciatore. La nostra realtà è questa. C'è ambizione. Dobbiamo stare tranquilli, c'è un'aspettativa alta della piazza. Restiamo in contatto con la realtà. Sento che potevamo vincere lo scudetto, calma. Il mercato e il Napoli non sono finiti il 3 febbraio. Serve coerenza. L'abbiamo dimostrato in tante situazioni. Ci sono club che possono fare altre cose e noi non lo facciamo, non siamo indebitati. Non facciamo operazioni per accontentare la piazza".

- Da Osimhen arriveranno altre risorse?

"La squadra a Conte l'abbiamo consegnata l'ultimo giorno di mercato. Aspettavamo la disponibilità economica per chiudere alcune operazioni e il presidente ci ha dato l'ok. Con la cessione di Kvara, possiamo programmare in anticipo. Conte conosce la rosa, un conto e' vederli in tv, un altro è averli da vicino".

- Come ci si può difendere dalle anomalie di mercato?

"Avremmo potuto rinnovare prima il contratto di Kvara, ma quando una persona vuole andare via e' difficile convincerla a restare. Qui non ci voleva stare, perchè dovevamo trattenerlo? Bisogna lavorare duramente, altrimenti non va bene. Questi valori devono essere alla base, altrimenti non ha senso perseguire certe cose. Se marito e moglie non si amano più divorziano. Se un calciatore non vuole stare piu' a Napoli porta un'offerta. Conte si e' speso molto per Kvara, poi il calciatore non ha dato seguito a quanto detto. Ormai è passato. Bisogna fare le cose nei tempi giusti, altrimenti vanno venduti e sostituiti".

- Si punterà su elementi in prospettiva? O le piace un attaccante alla Zirkzee?

"Dal punto di vista tecnico c'è Conte. Il Napoli deve prendere giocatori forti, che siano giovani o più grandi. Dorgu l'abbiamo trattato, poi se a gennaio arriva il Manchester United e fa un'offerta fuori mercato diventa difficile chiedergli di aspettare luglio. Un'opportunità come McTominay la prendiamo. Non siamo il club che paga 5 milioni di commissione dando uno stipendio di 6 milioni. Se i calciatori hanno una prospettiva meglio. Abbiamo preso Buongiorno, McTominay, Lukaku, Neres e Spinazzola. Noi dovevamo sostituire Kvara, non l'abbiamo fatto come volevamo. Quest'estate abbiamo sbagliato poco. Fare lo step in piu' per accontentare Garnacho significava mancare di rispetto a chi e' qui da luglio ad impegnarsi. Non ero contento il 20 agosto, non sono contento ora. Il Napoli riparte. Noi dobbiamo essere bravi e dimostrare la nostra forza e solidità ora per programmare il prossimo mercato. Restiamo concentrati. Questo Napoli merita solo parole positive. Nessuno si aspettava un rendimento del genere".

- Billing l'ha proposto la società a Conte o l'ha chiesto Conte?

"Non va bene. Io ci vivo col mister. Per la maggior parte le scelte sono condivise. Quando un'operazione salta, bisogna essere veloci a trovare le alternative. Abbiamo sostituito un buon calciatore come Folorunsho, sta giocando titolare, gli ho fatto un contratto di 5 anni. Non mi nascondo. Mi assumo le responsabilità. Ci metto la faccia. Billing ha bisogno di tempo per entrare nel nuovo metodo di lavoro. Volevamo prendere un difensore diverso da Danilo, poi è andata male. Le scelte sono tutte condivise. Non è Manna, non è Conte, non è De Laurentiis, è il Napoli".

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

05/02/2025 - 12:09

CASTEL VOLTURNO (CE) - Giovanni Manna, d.s. del Napoli, ha parlato in Press Conference per un punto al termine del calciomercato invernale. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

- Cos'è successo?

"Ci tenevamo a chiarire alcune dinamiche. Ci vogliamo mettere la faccia e spiegare cos'è accaduto nell'ultimo mese. Kvara lo ringraziamo per quello che ha fatto per il Napoli. Abbiamo provato a sanare una situazione un pò complicata, prima a luglio e poi a novembre e dicembre. Non dico che eravamo ricattati ma quasi a fare l'operazione in uscita a dicembre. Venti giorni prima stavamo trattando il rinnovo. Ho sentito dire che bisognava risanare il mercato estivo e non era così. Il Napoli ha provato a sostituirlo. Non siamo riusciti a concretizzare alcune trattative a gennaio, i parametri in questo mese sono diversi. Soprattutto anche per i livelli salariali, ci sono parametri da rispettare".

- Olivera, Meret e Anguissa rinnovano?

"Il contratto di Olivera è pressochè fatto. Mathias ha voluto fortemente rinnovare. Meret vuole rinnovare, a dicembre ci siamo detti che ci saremmo rivisti dopo il mercato, quindi nelle prossime settimane. Anguissa ha due anni di opzione, lo rifaremo nei prossimi mesi perchè non abbiamo l'incombenza del termine contrattuale. Ci siamo portati avanti come per Olivera. Faremo le valutazioni più corrette".

- Danilo e Comuzzo?

"Danilo lo conosco, avevamo un accordo, avevamo definito tutto. Ci aspettavamo arrivasse, poi ha fatto una scelta professionale e di vita diversa. Pensavamo di concretizzare la trattativa, peccato ma purtroppo le cose sono andate in questo modo. Comuzzo? Avevamo pensato di fare un investimento per il futuro. Ci avrebbe permesso di mandare Rafa Marin a giocare, era tutto pronto. Abbiamo fatto un'offerta concreta. Ci eravamo spinti oltre il valore del calciatore, con il 15-20% in più. Mi spiace sia stato tutto molto mediatico".

- Conte deluso?

"Col mister ci siamo confrontati a fine mercato. Sono consapevole che abbiamo un gruppo che ha 54 punti, anche io sono deluso. Il gruppo è in crescita e non dobbiamo sminuirlo".

- C'è da risanare la visione degli obiettivi con Conte?

"Le strategie sono sempre convergenti. Non c'è niente da risanare. Stare qui a parlare troppo di mercato sminuisce quanto fatto finora. L'anno scorso la squadra era arrivata decima. Vogliamo rientrare nelle competizioni europee dalla porta principale E' andato via Kvara".

- Da Garnacho a Saint-Maximin, fino ad Adeyemi...

"Ci sono altri nomi che non sono usciti. Garnacho è un giocatore che ci piace, ci siamo avvicinati alle loro richieste con un'offerta importante. Per lasciare il club a gennaio il giocatore voleva essere accontentato. Non abbiamo voluto farlo perchè non abbiamo voluto inserire un calciatore nello spogliatoio con ingaggio diverso. Avevamo una bozza d'accordo con Adeyemi, non abbiamo voluto insistere. Se devo convincere un calciatore di venire a Napoli significa che non sei un elemento per noi. Speriamo di giocare ogni tre giorni nella prossima stagione, con i soldi di Kvara e di altre cessione speriamo di completare la rosa. Saint-Maximin? Ci abbiamo provato fino alla fine, c'è stata una richiesta del club saudita che non potevamo accontentare. Dieci giorni sono andati via per chiudere con Kvara. Forse potevamo anticiparci un pò. Il Milan ha comprato Gimenez, ma non ho visto grandi movimenti di 30-40-50 milioni".

- Kvara avrebbe potuto avere un destino diverso?

"Kvara lavora per andare al Psg dal maggio scorso. Non volevamo perderlo dopo un'annata complicata. In questi sei mesi abbiamo provato ad arrivare al nostro massimo".

- Okafor?

"Non è vero che non ha passato le visite mediche col Lipsia. Ha avuto un infortunio. E' un calciatore un po' indietro con i nostri parametri. C'è un metodo, ha bisogno di tempo per entrare in condizione".

- C'è un rammarico che ha?

"Lavoriamo per caratteristiche. Siamo stati vicini a Garnacho e ad Adeyemi. Dispiace che tutto quello che facciamo viene fuori. Siamo stati vicini, sono bravi i giornalisti a far uscire le notizie. Se bisogna essere accontentati questo aspetto non mi piace. Anche in questo mercato ci sono state forzature importanti ma i club non hanno voluto vendere".

- Cosa si aspetta da Rafa Marin? Yeremay piace al Napoli?

"Rafa Marin arriva da un settore giovanile importante, e' normale che faccia fatica anche se sono passati sei mesi. Avevamo i documenti fatti col Villarreal, volevo accontentarlo, e' un 2002, non ci sono state le condizioni per prendere un altro difensore e quindi ora deve pensare solo a lavorare con noi come se dovesse giocare la domenica. Scendiamo in campo in 11 ma siamo un gruppo. Yeremay è un calciatore che abbiamo visto, ma nulla di più".

- Il Napoli è stato preso per il collo?

"Non mi piace come definizione. C'è sempre esigenza di vendere e comprare. Lo abbiamo visto con Osimhen. Non è corretto uscire dai nostri parametri ed ipervalutare un calciatore. La nostra realtà è questa. C'è ambizione. Dobbiamo stare tranquilli, c'è un'aspettativa alta della piazza. Restiamo in contatto con la realtà. Sento che potevamo vincere lo scudetto, calma. Il mercato e il Napoli non sono finiti il 3 febbraio. Serve coerenza. L'abbiamo dimostrato in tante situazioni. Ci sono club che possono fare altre cose e noi non lo facciamo, non siamo indebitati. Non facciamo operazioni per accontentare la piazza".

- Da Osimhen arriveranno altre risorse?

"La squadra a Conte l'abbiamo consegnata l'ultimo giorno di mercato. Aspettavamo la disponibilità economica per chiudere alcune operazioni e il presidente ci ha dato l'ok. Con la cessione di Kvara, possiamo programmare in anticipo. Conte conosce la rosa, un conto e' vederli in tv, un altro è averli da vicino".

- Come ci si può difendere dalle anomalie di mercato?

"Avremmo potuto rinnovare prima il contratto di Kvara, ma quando una persona vuole andare via e' difficile convincerla a restare. Qui non ci voleva stare, perchè dovevamo trattenerlo? Bisogna lavorare duramente, altrimenti non va bene. Questi valori devono essere alla base, altrimenti non ha senso perseguire certe cose. Se marito e moglie non si amano più divorziano. Se un calciatore non vuole stare piu' a Napoli porta un'offerta. Conte si e' speso molto per Kvara, poi il calciatore non ha dato seguito a quanto detto. Ormai è passato. Bisogna fare le cose nei tempi giusti, altrimenti vanno venduti e sostituiti".

- Si punterà su elementi in prospettiva? O le piace un attaccante alla Zirkzee?

"Dal punto di vista tecnico c'è Conte. Il Napoli deve prendere giocatori forti, che siano giovani o più grandi. Dorgu l'abbiamo trattato, poi se a gennaio arriva il Manchester United e fa un'offerta fuori mercato diventa difficile chiedergli di aspettare luglio. Un'opportunità come McTominay la prendiamo. Non siamo il club che paga 5 milioni di commissione dando uno stipendio di 6 milioni. Se i calciatori hanno una prospettiva meglio. Abbiamo preso Buongiorno, McTominay, Lukaku, Neres e Spinazzola. Noi dovevamo sostituire Kvara, non l'abbiamo fatto come volevamo. Quest'estate abbiamo sbagliato poco. Fare lo step in piu' per accontentare Garnacho significava mancare di rispetto a chi e' qui da luglio ad impegnarsi. Non ero contento il 20 agosto, non sono contento ora. Il Napoli riparte. Noi dobbiamo essere bravi e dimostrare la nostra forza e solidità ora per programmare il prossimo mercato. Restiamo concentrati. Questo Napoli merita solo parole positive. Nessuno si aspettava un rendimento del genere".

- Billing l'ha proposto la società a Conte o l'ha chiesto Conte?

"Non va bene. Io ci vivo col mister. Per la maggior parte le scelte sono condivise. Quando un'operazione salta, bisogna essere veloci a trovare le alternative. Abbiamo sostituito un buon calciatore come Folorunsho, sta giocando titolare, gli ho fatto un contratto di 5 anni. Non mi nascondo. Mi assumo le responsabilità. Ci metto la faccia. Billing ha bisogno di tempo per entrare nel nuovo metodo di lavoro. Volevamo prendere un difensore diverso da Danilo, poi è andata male. Le scelte sono tutte condivise. Non è Manna, non è Conte, non è De Laurentiis, è il Napoli".

Antonio Petrazzuolo

Napoli Magazine

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