L'Editoriale
L'EDITORIALE - Antonio Petrazzuolo: "Napoli, niente paura, con Osimhen si riparte col tricolore cucito sul petto e ancora nel mirino!"
20.08.2023 23:55 di Napoli Magazine

NAPOLI - Il Napoli riparte da Victor Osimhen. I campioni d'Italia, forti del loro bomber da 200 milioni, mettono in tasca i primi 3 punti all'esordio stagionale dopo una partita non semplice. Contro il Frosinone di Di Francesco la strada si e' fatta subito in salita, complice l'arbitro Marcenaro che ha sventolato cartellini gialli con sufficienza (come se non ci fosse un domani), fin troppo severo sull'intervento leggermente scomposto di Cajuste e del tutto fuori luogo nell'ammonire Garcia, "reo" di aver chiesto delle semplici spiegazioni a gara in corso, come pure nel punire Lobotka e Olivera in seguito a semplici contrasti di gioco. Nonostante il vento arbitrale a sfavore, gli azzurri (ancora non brillanti e distanti dal calcio champagne della scorsa stagione) hanno avuto il merito di non disunirsi. E alla lunga la qualita' tecnica ha fatto la differenza. Tant'e' che prima Politano, con un gancio mancino di precisione, e poi il solito straripante Victor Osimhen, con una doppietta delle sue, hanno chiuso i conti. In mezzo la rete annullata a Raspadori per fuorigioco iniziale di Cajuste. Ecco, riavvolgiamo un attimo il nastro del match dando un occhio all'undici titolare. Alzi la mano, o il dito dallo smartphone, chi avrebbe pensato a Cajuste in campo dal primo minuto. In pochi, credo. Eppure Garcia ha avuto il coraggio di schierarlo titolare, scelta che in tutta sincerita' non e' stata premiata dal rendimento del ragazzo ancora in fase di rodaggio e di ambientamento. Probabilmente avrei visto meglio Elmas, adattato a centrocampo, considerando la scelta di non "rischiare" subito l'ancora convalescente Anguissa (che poi nel secondo tempo ha giganteggiato). Se in difesa Juan Jesus non è stato impeccabile, con Natan tenuto ancora fermo in box, nulla si puo' dire di Di Lorenzo e Rrahmani, sempre sul pezzo. A sinistra invece Olivera in un paio di circostanze se l'e' portato via il vento, ed in effetti dal suo lato il Frosinone qualche piccolo pensiero a Meret l'ha creato. Ho letto ed ascoltato molte critiche per Alex: concordo con la disattenzione del tutto evitabile nel primo tempo, ma va anche detto che successivamente il Frosinone (il cui gap e' emerso in pieno come poi sottolineato dallo stesso Di Francesco in conferenza stampa post partita) non e' riuscito a creare azioni seriamente pericolose. A centrocampo Lobotka è apparso come un diesel, e' venuto fuori alla distanza. Maggiore equilibrio per lo slovacco in coppia con Elmas e Zielinski (quest'ultimo si era procurato un rigore netto non concesso da Marcenaro), meno (per usare un eufemismo) con Cajuste (il quale probabilmente va utilizzato diversamente). Sul fronte d'attacco per fortuna che c'e' Osimhen: il primo gol e' stato strepitoso, per posizione, coordinazione e conclusione, imprendibile per Turati. La violenza di quel bolide entra di diritto tra i ricordi indelebili di questa prima giornata di campionato, con lo scudetto saldamente cucito sulle maglie del Napoli. Sulle dichiarazioni post partita del nigeriano non ne farei un dramma: le cifre sono importantissime e ci sta la cautela da entrambe le parti. Di notevole fattura anche il secondo gol di Victor. In sintesi, questo Napoli, con il suo bomber in forma, non ha avversari da temere, considerando il potenziamento della rosa operato dalla società. Le concorrenti sono avvisate. Il tricolore e' nuovamente nel mirino partenopeo!

 

 

Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 
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20/08/2023 - 23:55

NAPOLI - Il Napoli riparte da Victor Osimhen. I campioni d'Italia, forti del loro bomber da 200 milioni, mettono in tasca i primi 3 punti all'esordio stagionale dopo una partita non semplice. Contro il Frosinone di Di Francesco la strada si e' fatta subito in salita, complice l'arbitro Marcenaro che ha sventolato cartellini gialli con sufficienza (come se non ci fosse un domani), fin troppo severo sull'intervento leggermente scomposto di Cajuste e del tutto fuori luogo nell'ammonire Garcia, "reo" di aver chiesto delle semplici spiegazioni a gara in corso, come pure nel punire Lobotka e Olivera in seguito a semplici contrasti di gioco. Nonostante il vento arbitrale a sfavore, gli azzurri (ancora non brillanti e distanti dal calcio champagne della scorsa stagione) hanno avuto il merito di non disunirsi. E alla lunga la qualita' tecnica ha fatto la differenza. Tant'e' che prima Politano, con un gancio mancino di precisione, e poi il solito straripante Victor Osimhen, con una doppietta delle sue, hanno chiuso i conti. In mezzo la rete annullata a Raspadori per fuorigioco iniziale di Cajuste. Ecco, riavvolgiamo un attimo il nastro del match dando un occhio all'undici titolare. Alzi la mano, o il dito dallo smartphone, chi avrebbe pensato a Cajuste in campo dal primo minuto. In pochi, credo. Eppure Garcia ha avuto il coraggio di schierarlo titolare, scelta che in tutta sincerita' non e' stata premiata dal rendimento del ragazzo ancora in fase di rodaggio e di ambientamento. Probabilmente avrei visto meglio Elmas, adattato a centrocampo, considerando la scelta di non "rischiare" subito l'ancora convalescente Anguissa (che poi nel secondo tempo ha giganteggiato). Se in difesa Juan Jesus non è stato impeccabile, con Natan tenuto ancora fermo in box, nulla si puo' dire di Di Lorenzo e Rrahmani, sempre sul pezzo. A sinistra invece Olivera in un paio di circostanze se l'e' portato via il vento, ed in effetti dal suo lato il Frosinone qualche piccolo pensiero a Meret l'ha creato. Ho letto ed ascoltato molte critiche per Alex: concordo con la disattenzione del tutto evitabile nel primo tempo, ma va anche detto che successivamente il Frosinone (il cui gap e' emerso in pieno come poi sottolineato dallo stesso Di Francesco in conferenza stampa post partita) non e' riuscito a creare azioni seriamente pericolose. A centrocampo Lobotka è apparso come un diesel, e' venuto fuori alla distanza. Maggiore equilibrio per lo slovacco in coppia con Elmas e Zielinski (quest'ultimo si era procurato un rigore netto non concesso da Marcenaro), meno (per usare un eufemismo) con Cajuste (il quale probabilmente va utilizzato diversamente). Sul fronte d'attacco per fortuna che c'e' Osimhen: il primo gol e' stato strepitoso, per posizione, coordinazione e conclusione, imprendibile per Turati. La violenza di quel bolide entra di diritto tra i ricordi indelebili di questa prima giornata di campionato, con lo scudetto saldamente cucito sulle maglie del Napoli. Sulle dichiarazioni post partita del nigeriano non ne farei un dramma: le cifre sono importantissime e ci sta la cautela da entrambe le parti. Di notevole fattura anche il secondo gol di Victor. In sintesi, questo Napoli, con il suo bomber in forma, non ha avversari da temere, considerando il potenziamento della rosa operato dalla società. Le concorrenti sono avvisate. Il tricolore e' nuovamente nel mirino partenopeo!

 

 

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