L'Editoriale
MEDIASET - Petrazzuolo: "Caro Klopp, dopo averlo rivisto, resto del parere che il rigore per il Napoli c'era tutto"
19.09.2019 19:13 di Napoli Magazine Fonte: Antonio Petrazzuolo per Sport Mediaset

NAPOLI - Sono trascorse ormai quasi 48 ore dalla vittoria del Napoli contro il Liverpool al San Paolo, eppure a mente fredda è difficile separarsi dalle immagini di quel trionfo. Ovvio che tutti diranno che ora bisogna concentrarsi sul campionato, sulla trasferta di Lecce, ma non ce ne vogliano gli amici giallorossi se ancora per un po’ la testa resta ancorata all’urlo Champions tinto d’azzurro. Battere i campioni d’Europa in carica non è routine. E’ vero che l’impresa riuscì al Napoli già un anno fa. Sempre a Fuorigrotta, con un gol siglato in meno rispetto a martedì scorso. Sta di fatto che i tre punti contro gli inglesi hanno donato un senso di gioia e fierezza a tutto l’ambiente. Sugli scudi Mertens e Llorente, autori delle due reti decisive, ma il plauso va esteso a tutti i protagonisti del campo. Da Meret, super reattivo sullo 0-0, al muro invalicabile costituito da Koulibaly (in serata di grazia come ai suoi standard) e Manolas, senza dimenticare l’apporto di Di Lorenzo e di uno stratosferico Mario Rui. Centrocampo pungente, che ha perso qualche normale colpo, tra una sportellata e l’altra dei giganti avversari. Il Liverpool non ha sfigurato, anzi. Ecco perchè non ho capito come mai Klopp si sia voluto focalizzare sul rigore concesso a Callejon, anziche’ sottolineare esclusivamente i meriti degli avversari senza se e senza ma. Tra l’altro, dopo il penalty realizzato da Mertens, il Napoli ha trovato il raddoppio grazie al subentrato Fernando Llorente. Mossa vincente di Carlo Ancelotti che ha battuto Jurgen anche sotto quest’aspetto. Va anche ricordato che, oltre ai soliti noti, il Napoli ha potuto contare su un Elmas in più, che ha dato respiro in mezzo al campo dopo che Allan e Fabian avevano consumato il loro raggio d’azione. Mi è piaciuta l’analisi del tecnico partenopeo: piano con gli entusiasmi, la stagione è lunga. Non so se Klopp abbia voluto fare dell’ironia quando ha dichiarato che il Napoli, dopo la vittoria contro i Reds, può ambire a vincere la Champions. Dopo avermi punzecchiato in conferenza sulla mia miopia, d’altronde anche lui come me porta gli occhiali, resto dell’avviso che c’era il rigore fischiato da Brych. L’avevo rivisto a caldo e l’ho rivisto nuovamente: l’entrata di Robertson su Callejon è stata del tutto scomposta. Di sicuro un concetto è chiaro: con umiltà e massimo impegno è possibile raggiungere risultati importanti, oltre ogni fatturato o avversario insormontabile sulla carta.

 

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MEDIASET - Petrazzuolo: "Caro Klopp, dopo averlo rivisto, resto del parere che il rigore per il Napoli c'era tutto"

di Napoli Magazine

19/09/2024 - 19:13

NAPOLI - Sono trascorse ormai quasi 48 ore dalla vittoria del Napoli contro il Liverpool al San Paolo, eppure a mente fredda è difficile separarsi dalle immagini di quel trionfo. Ovvio che tutti diranno che ora bisogna concentrarsi sul campionato, sulla trasferta di Lecce, ma non ce ne vogliano gli amici giallorossi se ancora per un po’ la testa resta ancorata all’urlo Champions tinto d’azzurro. Battere i campioni d’Europa in carica non è routine. E’ vero che l’impresa riuscì al Napoli già un anno fa. Sempre a Fuorigrotta, con un gol siglato in meno rispetto a martedì scorso. Sta di fatto che i tre punti contro gli inglesi hanno donato un senso di gioia e fierezza a tutto l’ambiente. Sugli scudi Mertens e Llorente, autori delle due reti decisive, ma il plauso va esteso a tutti i protagonisti del campo. Da Meret, super reattivo sullo 0-0, al muro invalicabile costituito da Koulibaly (in serata di grazia come ai suoi standard) e Manolas, senza dimenticare l’apporto di Di Lorenzo e di uno stratosferico Mario Rui. Centrocampo pungente, che ha perso qualche normale colpo, tra una sportellata e l’altra dei giganti avversari. Il Liverpool non ha sfigurato, anzi. Ecco perchè non ho capito come mai Klopp si sia voluto focalizzare sul rigore concesso a Callejon, anziche’ sottolineare esclusivamente i meriti degli avversari senza se e senza ma. Tra l’altro, dopo il penalty realizzato da Mertens, il Napoli ha trovato il raddoppio grazie al subentrato Fernando Llorente. Mossa vincente di Carlo Ancelotti che ha battuto Jurgen anche sotto quest’aspetto. Va anche ricordato che, oltre ai soliti noti, il Napoli ha potuto contare su un Elmas in più, che ha dato respiro in mezzo al campo dopo che Allan e Fabian avevano consumato il loro raggio d’azione. Mi è piaciuta l’analisi del tecnico partenopeo: piano con gli entusiasmi, la stagione è lunga. Non so se Klopp abbia voluto fare dell’ironia quando ha dichiarato che il Napoli, dopo la vittoria contro i Reds, può ambire a vincere la Champions. Dopo avermi punzecchiato in conferenza sulla mia miopia, d’altronde anche lui come me porta gli occhiali, resto dell’avviso che c’era il rigore fischiato da Brych. L’avevo rivisto a caldo e l’ho rivisto nuovamente: l’entrata di Robertson su Callejon è stata del tutto scomposta. Di sicuro un concetto è chiaro: con umiltà e massimo impegno è possibile raggiungere risultati importanti, oltre ogni fatturato o avversario insormontabile sulla carta.

 

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Fonte: Antonio Petrazzuolo per Sport Mediaset