NAPOLI - Di questa storia degli allenatori delle squadre sconfitte dal Napoli che piangono e si disperano precisando a fine partita che avrebbero meritato di vincere e che invece hanno perso ne abbiamo francamente piene le tasche. Non se ne può più! E’ diventata una specie di moda. Perdono e accampano scuse. Ogni volta sembra che il Napoli sia stato fortunato, che non meritasse niente altro che la sconfitta e invece per uno strano scherzo del destino sia uscito dal campo di gioco portandosi a casa i tre punti. Ora ci si è messo anche Gasperini a completare l’opera. Ma che senso ha questo atteggiamento francamente provinciale che ha tenuto l’allenatore dell’Atalanta fornendo le stesse argomentazioni che avevano ispirato altri allenatori bastonati nel risultato prima di lui? Di costoro non riesco neppure a fare l’elenco perché sono un’infinità. Il Napoli ha vinto tantissime partite in questa stagione e quasi tutti i tecnici che sono passati, a partita conclusa, sotto le forche caudine delle domande dei giornalisti se la sono cavata con queste banali scuse, invece di ammettere la superiorità dell’avversaria. Gasperini per quel che mi riguarda non brilla per simpatia e ogni volta che esprime giudizi dopo aver giocato contro il Napoli sembra fare di tutto per confermare questa impressione. A fine gara, ad esempio, non avrebbe fatto meglio, invece di avventurarsi in improbabili giustificazioni della sconfitta, a censurare i cori beceri che sicuramente aveva sentito provenire dagli spalti da parte dei tifosi bergamaschi e rivolti alla squadra del Napoli e alla città di Napoli? Avrebbe sicuramente fatto una figura molto migliore. Per carità, capisco che si sarebbe così inimicato le frange estreme del tifo atalantino, ma se gli allenatori e i giocatori non cominciano a prendere le distanze da certe barbare usanze come vogliamo che il calcio possa migliorare?
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
07/11/2022 - 23:50
NAPOLI - Di questa storia degli allenatori delle squadre sconfitte dal Napoli che piangono e si disperano precisando a fine partita che avrebbero meritato di vincere e che invece hanno perso ne abbiamo francamente piene le tasche. Non se ne può più! E’ diventata una specie di moda. Perdono e accampano scuse. Ogni volta sembra che il Napoli sia stato fortunato, che non meritasse niente altro che la sconfitta e invece per uno strano scherzo del destino sia uscito dal campo di gioco portandosi a casa i tre punti. Ora ci si è messo anche Gasperini a completare l’opera. Ma che senso ha questo atteggiamento francamente provinciale che ha tenuto l’allenatore dell’Atalanta fornendo le stesse argomentazioni che avevano ispirato altri allenatori bastonati nel risultato prima di lui? Di costoro non riesco neppure a fare l’elenco perché sono un’infinità. Il Napoli ha vinto tantissime partite in questa stagione e quasi tutti i tecnici che sono passati, a partita conclusa, sotto le forche caudine delle domande dei giornalisti se la sono cavata con queste banali scuse, invece di ammettere la superiorità dell’avversaria. Gasperini per quel che mi riguarda non brilla per simpatia e ogni volta che esprime giudizi dopo aver giocato contro il Napoli sembra fare di tutto per confermare questa impressione. A fine gara, ad esempio, non avrebbe fatto meglio, invece di avventurarsi in improbabili giustificazioni della sconfitta, a censurare i cori beceri che sicuramente aveva sentito provenire dagli spalti da parte dei tifosi bergamaschi e rivolti alla squadra del Napoli e alla città di Napoli? Avrebbe sicuramente fatto una figura molto migliore. Per carità, capisco che si sarebbe così inimicato le frange estreme del tifo atalantino, ma se gli allenatori e i giocatori non cominciano a prendere le distanze da certe barbare usanze come vogliamo che il calcio possa migliorare?
Mario Zaccaria
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