NAPOLI - Molte luci e qualche ombra sul debutto in campionato del Napoli a Verona. Tra le cose positive, innanzitutto, il risultato che però non deve illudere. Non si può infatti dimenticare che il Verona è la squadra che qualche giorno fa in Coppa Italia si è fatta battere 4-1 in casa dal Bari. Se non ci sarà un massiccio intervento sul mercato da parte della Società veneta, la squadra di Cioffi appare come una delle maggiori candidate alla retrocessione. Al di là del punteggio il Napoli ha mostrato una buona vena in alcuni giocatori, Kvaratskhelia su tutti, e un buon affiatamento tra i giocatori che, in considerazione dei numerosi cambiamenti effettuati rispetto alla scorsa stagione, non era del tutto scontato. Ci sono però anche ombre che vanno evidenziate ed esaminate con attenzione, soprattutto ora che il campionato è alle prime battute e che – grazie al fatto che incredibilmente il calciomercato durerà ancora due settimane (la Lega Calcio di serie A sembra una nave alla deriva) – c’è tutto il tempo per recuperare con adeguati innesti. Ammesso e non concesso che la Società intenda muoversi appropriatamente. A Verona è apparso evidente che la difesa soffre maledettamente quando in mezzo all’area di rigore spiovono traversoni dalle fasce. E’ un difetto, beninteso, che si era manifestato già lo scorso anno (quando davanti al portiere giocava anche Koulibaly, tanto per intenderci) ma che ieri a Verona ha avuto una brutale conferma. Come al solito, in occasione della prima marcatura dei veneti, il lato destro della porta di Meret è rimasto clamorosamente scoperto (che ci faceva Mario Rui da quel lato?) e sul secondo gol davanti alla porta Henry ha fatto quello che ha voluto. Segnali di approssimazione organizzativa o di croniche deficienze di natura tecnico tattica? E’ chiaro che Spalletti dovrà lavorare intensamente su questo aspetto e sicuramente il tecnico, che si sarà molto arrabbiato per quanto accaduto nelle retrovie della sua squadra, lo farà. Ma il problema va tenuto sotto controllo, aggredito e risolto nel più breve tempo possibile perché non sempre l’avversario sarà debole come quello affrontato ieri sera. Per il resto, come avviene ogni anno con disarmante puntualità, non vediamo l’ora che passino le due prossime settimane e che finisca questo strazio del calciomercato. Raspadori? Ndombele? Se devono arrivare, che lo facciano al più presto perché non se ne può più. Ruiz? Se ne deve andare? Ponti d’oro, raggiunga subito la sua nuova squadra e ci lasci vivere in pace. Questo stillicidio quotidiano di notizie-non notizie ci ha davvero stremato.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
di Napoli Magazine
16/08/2022 - 07:15
NAPOLI - Molte luci e qualche ombra sul debutto in campionato del Napoli a Verona. Tra le cose positive, innanzitutto, il risultato che però non deve illudere. Non si può infatti dimenticare che il Verona è la squadra che qualche giorno fa in Coppa Italia si è fatta battere 4-1 in casa dal Bari. Se non ci sarà un massiccio intervento sul mercato da parte della Società veneta, la squadra di Cioffi appare come una delle maggiori candidate alla retrocessione. Al di là del punteggio il Napoli ha mostrato una buona vena in alcuni giocatori, Kvaratskhelia su tutti, e un buon affiatamento tra i giocatori che, in considerazione dei numerosi cambiamenti effettuati rispetto alla scorsa stagione, non era del tutto scontato. Ci sono però anche ombre che vanno evidenziate ed esaminate con attenzione, soprattutto ora che il campionato è alle prime battute e che – grazie al fatto che incredibilmente il calciomercato durerà ancora due settimane (la Lega Calcio di serie A sembra una nave alla deriva) – c’è tutto il tempo per recuperare con adeguati innesti. Ammesso e non concesso che la Società intenda muoversi appropriatamente. A Verona è apparso evidente che la difesa soffre maledettamente quando in mezzo all’area di rigore spiovono traversoni dalle fasce. E’ un difetto, beninteso, che si era manifestato già lo scorso anno (quando davanti al portiere giocava anche Koulibaly, tanto per intenderci) ma che ieri a Verona ha avuto una brutale conferma. Come al solito, in occasione della prima marcatura dei veneti, il lato destro della porta di Meret è rimasto clamorosamente scoperto (che ci faceva Mario Rui da quel lato?) e sul secondo gol davanti alla porta Henry ha fatto quello che ha voluto. Segnali di approssimazione organizzativa o di croniche deficienze di natura tecnico tattica? E’ chiaro che Spalletti dovrà lavorare intensamente su questo aspetto e sicuramente il tecnico, che si sarà molto arrabbiato per quanto accaduto nelle retrovie della sua squadra, lo farà. Ma il problema va tenuto sotto controllo, aggredito e risolto nel più breve tempo possibile perché non sempre l’avversario sarà debole come quello affrontato ieri sera. Per il resto, come avviene ogni anno con disarmante puntualità, non vediamo l’ora che passino le due prossime settimane e che finisca questo strazio del calciomercato. Raspadori? Ndombele? Se devono arrivare, che lo facciano al più presto perché non se ne può più. Ruiz? Se ne deve andare? Ponti d’oro, raggiunga subito la sua nuova squadra e ci lasci vivere in pace. Questo stillicidio quotidiano di notizie-non notizie ci ha davvero stremato.
Mario Zaccaria
Napoli Magazine
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