Il countdown per la tre giorni di test precampionato in Bahrain è ormai agli sgoccioli e il primo confronto diretto con la concorrenza è dietro... la prossima curva ma Lewis Hamilton fatica a prendere le distanze dalla magia che continua a pervadere questo primissimo scorcio della sua nuova vita da ferrarista e forse non è ancora disposto a farlo, convinto che la carica di vestire la tuta rossa e rappresentare la Scuderia di Maranello sulle piste del Mondiale rivesta un ruolo chiave nell'intera faccenda. Sir Lewis vi si è dilungato senza risparmio nelle dichiarazioni che - nella parte centrale di questa settimana - hanno chiuso il cerchio di una intensa due giorni sull'asse Londra-Maranello (o meglio Fiorano), prima che il focus si sposti su quello ben più esotico Sakhir-Melbourne. Le riassumiamo qui.
"La priorità non è il mio ottavo titolo ma il primo della Ferrari da molti anni a questa parte, anche se qui ne hanno già vinti parecchi nella storia della Formula Uno. Per me sarebbe come il primo: vincere il Mondiale per la Ferrari è sempre una prima volta. Questo è ciò per cui sto lavorando. Come posso contribuire? Come posso aiutarli a raggiungere questo obiettivo? Se poi fossi abbastanza fortunato da vincere un altro titolo, perché dovrei fermarmi?"
"Ho già lavorato con due squadre campioni del mondo, so come lavora una squadra vincente. La passione qui non teme confronti. Ci sono tutti gli ingredienti per vincere, si tratta solo di mettere insieme tutti i pezzi. Mi inorgoglisco ogni volta che indosso la mia tuta. Esco all'aperto, vedo l'insegna della Ferrari, e penso: sono davvero qui, mi trovo in questo bellissimo palazzo antico nel quale Enzo (sir Lewis lo chiama proprio così, ndr) aveva il suo ufficio. Ogni giorno tutto mi ricorda che sta succedendo davvero. Sono davvero orgoglioso dello scudetto Ferrari. E voglio solo lavorare il più duramente possibile con le persone fantastiche portarlo loro il più in alto possibile".
"La prima settimana è stata decisamente molto emozionante. Ogni volta che arrivo qui a Fiorano per provare vedo gli uomini della Ferrari ai box e i tifosi che ci seguono dalla strada. È sempre emozionante. Allo shakedown c'era John Elkann. Siamo amici da anni. Saremmo mai riusciti a lavorare insieme? La speranza c'è sempre stata. Avevamo bisogno che i pianeti si allineassero e alla fine lo hanno fatto".
"È un capitolo completamente nuovo. Quelli precedenti sono stati fantastici ma sono il passato. Mi sento davvero dove dovrei essere. È tutto così naturale, anche il timing è stato perfetto. Mi se, anche se non avrei mai immaginato di potermi sentire così in questo parte della mia vita. Mi trovo davanti ad una sfida molto impegnativa in termini di apprendimento. Devo essere pronto il più velocemente possibile, così da poter lottare per il titolo.Credo che questa squadra abbia assolutamente tutto per vincere, dobbiamo solo costruire un passo alla volta. Non sappiamo a che punto siano i nostri avversari. Ora andiamo in Bahrain (per i test precampionato, ndr). Testa bassa e concentrazione totale per massimizzare i tre giorni di prove a nostra disposizione e a qual punto vedremo a che punto siamo quando arriviamo a Melbourne. Una cosa è certa: non lasceremo nulla di intentato".
di Napoli Magazine
21/02/2025 - 15:03
Il countdown per la tre giorni di test precampionato in Bahrain è ormai agli sgoccioli e il primo confronto diretto con la concorrenza è dietro... la prossima curva ma Lewis Hamilton fatica a prendere le distanze dalla magia che continua a pervadere questo primissimo scorcio della sua nuova vita da ferrarista e forse non è ancora disposto a farlo, convinto che la carica di vestire la tuta rossa e rappresentare la Scuderia di Maranello sulle piste del Mondiale rivesta un ruolo chiave nell'intera faccenda. Sir Lewis vi si è dilungato senza risparmio nelle dichiarazioni che - nella parte centrale di questa settimana - hanno chiuso il cerchio di una intensa due giorni sull'asse Londra-Maranello (o meglio Fiorano), prima che il focus si sposti su quello ben più esotico Sakhir-Melbourne. Le riassumiamo qui.
"La priorità non è il mio ottavo titolo ma il primo della Ferrari da molti anni a questa parte, anche se qui ne hanno già vinti parecchi nella storia della Formula Uno. Per me sarebbe come il primo: vincere il Mondiale per la Ferrari è sempre una prima volta. Questo è ciò per cui sto lavorando. Come posso contribuire? Come posso aiutarli a raggiungere questo obiettivo? Se poi fossi abbastanza fortunato da vincere un altro titolo, perché dovrei fermarmi?"
"Ho già lavorato con due squadre campioni del mondo, so come lavora una squadra vincente. La passione qui non teme confronti. Ci sono tutti gli ingredienti per vincere, si tratta solo di mettere insieme tutti i pezzi. Mi inorgoglisco ogni volta che indosso la mia tuta. Esco all'aperto, vedo l'insegna della Ferrari, e penso: sono davvero qui, mi trovo in questo bellissimo palazzo antico nel quale Enzo (sir Lewis lo chiama proprio così, ndr) aveva il suo ufficio. Ogni giorno tutto mi ricorda che sta succedendo davvero. Sono davvero orgoglioso dello scudetto Ferrari. E voglio solo lavorare il più duramente possibile con le persone fantastiche portarlo loro il più in alto possibile".
"La prima settimana è stata decisamente molto emozionante. Ogni volta che arrivo qui a Fiorano per provare vedo gli uomini della Ferrari ai box e i tifosi che ci seguono dalla strada. È sempre emozionante. Allo shakedown c'era John Elkann. Siamo amici da anni. Saremmo mai riusciti a lavorare insieme? La speranza c'è sempre stata. Avevamo bisogno che i pianeti si allineassero e alla fine lo hanno fatto".
"È un capitolo completamente nuovo. Quelli precedenti sono stati fantastici ma sono il passato. Mi sento davvero dove dovrei essere. È tutto così naturale, anche il timing è stato perfetto. Mi se, anche se non avrei mai immaginato di potermi sentire così in questo parte della mia vita. Mi trovo davanti ad una sfida molto impegnativa in termini di apprendimento. Devo essere pronto il più velocemente possibile, così da poter lottare per il titolo.Credo che questa squadra abbia assolutamente tutto per vincere, dobbiamo solo costruire un passo alla volta. Non sappiamo a che punto siano i nostri avversari. Ora andiamo in Bahrain (per i test precampionato, ndr). Testa bassa e concentrazione totale per massimizzare i tre giorni di prove a nostra disposizione e a qual punto vedremo a che punto siamo quando arriviamo a Melbourne. Una cosa è certa: non lasceremo nulla di intentato".