NAPOLI - Alessandro Daniele, figlio di Pino Daniele, ha rilasciato un'intervista a Rosa Petrazzuolo per "Napoli Magazine" a margine della conferenza stampa di presentazione della mostra  "Pino Daniele - Spiritual", dedicata all'indimenticabile cantautore partenopeo che si terrà dal 20 marzo al 6 luglio a Palazzo Reale di Napoli: "La mostra si chiama 'Spiritual' perchè cerchiamo di dare un senso profondo alle azioni, un po' come per ricordare il suo modo di lavorare per gli album, nei provetti anche live lui dava sempre una valenza e non era nulla a caso - ha detto Alessandro Daniele a "Napoli Magazine" -, dava un senso profondo a tutte le sue azioni, alle costruzioni dei suoi progetti, ma anche nelle sue azioni quotidiane come padre, come marito. Questo valore cerchiamo di trasferirlo anche in questo progetto, raccontando la sua vita artistica, ma anche l'uomo, con un senso profondo, invitando le persone a fermarsi, a ragionare e a guardarsi dentro, quindi anche un po' come a trovare una soluzione alle proprie problematiche quotidiane. Mio padre è entrato nella vita delle persone con le canzoni, quindi dal momento che è già nella vita di qualcuno, anche la sua storia umana che è fatta a volte anche di discriminazione, di problemi alla vista, lui ha sempre trovato una soluzione, quindi trasferire anche in che modo lui ha trovato delle soluzioni a quest difficoltà può ispirare le persone a trovare una soluzione, quindi entra nella vita delle persone non solo con le canzoni ma anche nel quotidiano, nella risoluzione dele proprie questioni. Se papà era tifoso? Negli anni '80 c'erano i calciatori che venivano a casa, li frequentavamo, quindi era un modo di tifare tutta la squadra, non solo il Napoli, erano amici. Quello era un periodo in cui tifava di più", ha detto Alessandro Daniele ai microfoni di "Napoli Magazine".