NAPOLI - La sconfitta, netta e bruciante, contro l'Atalanta non cambia le valutazioni sulla stagione del Napoli di Antonio Conte, che al netto del disfattismo di questi giorni, rimane in vetta e adesso prepara la sfida di San Siro per riprendere la corsa e per difendere la testa della classifica contro l'Inter. Non cambiano, soprattutto, i piani di Conte che ha avuto risposte importanti dal Napoli in questi primi mesi e lo ha portato dal disastro totale dell'anno post-scudetto a ricompetere di nuovo nelle zone alte della Serie A e persino con il ruolo sin qui di capolista del torneo. Il Napoli ha perso male contro il Verona e lo stesso con l'Atalanta, in entrambi i casi per 3-0, ma nel resto del percorso ha fatto bene e Conte conosce gli elementi positivi del cammino azzurro, ma anche i limiti e le cose da fare poi nel mercato di gennaio. Prima ancora del tonfo con l'Atalanta, il Napoli ha deciso di fare due o tre interventi nel mercato invernale e saranno ritocchi importanti per alzare il livello dell'organico e la qualità delle opzioni a disposizione di Conte. Si tratta di quelle mosse che, di fatto, sono state impedite dal caso Osimhen ad agosto, operazione che verranno fatte a gennaio e sulle quali sta già lavorando Manna d'intesa con l'allenatore dei partenopei.
L'idea è quella di prendere un esterno di destra, di gamba e di grande dinamismo, un difensore centrale e forse anche un attaccante. La priorità è il difensore centrale con Skriniar e Dragusin che sarebbero le prime scelte ma difficilmente raggiungibili. Lo slovacco del PSG non trova spazio nelle scelte di Luis Enrique ma ha un ingaggio importante, 9 milioni e solo un prestito con la compartecipazione dello stipendio da parte dei francesi renderebbe fattibile l'operazione. Sembrava possibile lo scenario di un prestito ma ora Dragusin ha trovato una maglia da titolare dopo tanta panchina e vorrebbe continuare a giocarsi le sue chance a Londra sino a giugno. Manna lavora ad altre opzioni, ci sarebbe anche Kiwior dell'Arsenal, nome non troppo complicato da raggiungere in prestito ma sul quale c'è anche la Juve, che lo cerca per sostituire Bremer, con Thiago Motta che lo ha avuto allo Spezia e lo rivorrebbe ora a Torino.
Per l'esterno Conte "sogna" Dorgu o in alternativa Singo. Dorgu viene valutato 25 milioni dal Lecce, che vuole tenerlo sino a fine stagione. Attenzione, però, alla volontà del giocatore che potrebbe risultare decisiva se dovesse spingere per la cessione, sapendo che Conte lo vuole al Napoli e intende dargli un ruolo di protagonista. Costa tanto anche Singo, il Monaco spara alto e vorrebbe 30 milioni, è un profilo anche lui molto apprezzato dal mister azzurro.
In attacco dovrebbe restare tutto come adesso, ma in realtà c'è una probabile uscita che porta il Napoli a riflettere: Raspadori trova poco spazio e potrebbe partire se dovesse arrivare un'offerta pari o vicina alle pretese della società partenopea che lo valuta 25 milioni. Lo vorrebbe l'Atalanta, ma De Laurentiis non ha intenzione di rinforzare i bergamaschi e neanche Juve e Milan che apprezzano la punta ex Sassuolo. De Zerbi vorrebbe portare Raspadori a Marsiglia e può arrivare qualche buona offerta dall'estero. Il Torino insiste, invece, per Simeone, anche se il Cholito ha cambiato idea rispetto alla scorsa estate e preferirebbe restare a disposizione di Conte. Si seguono Lucca e Bonny come vice-Lukaku ma ad oggi sono idee più fattibili per giugno. In caso di partenza di Simeone, il Napoli potrebbe anticipare a quel punto le sue mosse. Raspadori potrebbe portare invece risorse utili a finanziare le operazioni per il difensore e l'esterno destro.
In uscita Juan Jesus, Mario Rui, già detto di Raspadori e anche Zerbin è destinato a lasciare Napoli. Su Folorunsho si riflette e potrebbe restare: se parte lui a gennaio, il Napoli rimarrebbe infatti con soli 4 centrocampisti e non è pensabile. Anche perché il Napoli sarebbe costretto a cercare un nuovo calciatore in quel reparto. Già con l'Atalanta il Napoli - privo di Lobotka e Folorunsho - non aveva alternative a metà campo, ed è indispensabile avere almeno 5 uomini per le rotazioni in mediana.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
06/11/2024 - 14:00
NAPOLI - La sconfitta, netta e bruciante, contro l'Atalanta non cambia le valutazioni sulla stagione del Napoli di Antonio Conte, che al netto del disfattismo di questi giorni, rimane in vetta e adesso prepara la sfida di San Siro per riprendere la corsa e per difendere la testa della classifica contro l'Inter. Non cambiano, soprattutto, i piani di Conte che ha avuto risposte importanti dal Napoli in questi primi mesi e lo ha portato dal disastro totale dell'anno post-scudetto a ricompetere di nuovo nelle zone alte della Serie A e persino con il ruolo sin qui di capolista del torneo. Il Napoli ha perso male contro il Verona e lo stesso con l'Atalanta, in entrambi i casi per 3-0, ma nel resto del percorso ha fatto bene e Conte conosce gli elementi positivi del cammino azzurro, ma anche i limiti e le cose da fare poi nel mercato di gennaio. Prima ancora del tonfo con l'Atalanta, il Napoli ha deciso di fare due o tre interventi nel mercato invernale e saranno ritocchi importanti per alzare il livello dell'organico e la qualità delle opzioni a disposizione di Conte. Si tratta di quelle mosse che, di fatto, sono state impedite dal caso Osimhen ad agosto, operazione che verranno fatte a gennaio e sulle quali sta già lavorando Manna d'intesa con l'allenatore dei partenopei.
L'idea è quella di prendere un esterno di destra, di gamba e di grande dinamismo, un difensore centrale e forse anche un attaccante. La priorità è il difensore centrale con Skriniar e Dragusin che sarebbero le prime scelte ma difficilmente raggiungibili. Lo slovacco del PSG non trova spazio nelle scelte di Luis Enrique ma ha un ingaggio importante, 9 milioni e solo un prestito con la compartecipazione dello stipendio da parte dei francesi renderebbe fattibile l'operazione. Sembrava possibile lo scenario di un prestito ma ora Dragusin ha trovato una maglia da titolare dopo tanta panchina e vorrebbe continuare a giocarsi le sue chance a Londra sino a giugno. Manna lavora ad altre opzioni, ci sarebbe anche Kiwior dell'Arsenal, nome non troppo complicato da raggiungere in prestito ma sul quale c'è anche la Juve, che lo cerca per sostituire Bremer, con Thiago Motta che lo ha avuto allo Spezia e lo rivorrebbe ora a Torino.
Per l'esterno Conte "sogna" Dorgu o in alternativa Singo. Dorgu viene valutato 25 milioni dal Lecce, che vuole tenerlo sino a fine stagione. Attenzione, però, alla volontà del giocatore che potrebbe risultare decisiva se dovesse spingere per la cessione, sapendo che Conte lo vuole al Napoli e intende dargli un ruolo di protagonista. Costa tanto anche Singo, il Monaco spara alto e vorrebbe 30 milioni, è un profilo anche lui molto apprezzato dal mister azzurro.
In attacco dovrebbe restare tutto come adesso, ma in realtà c'è una probabile uscita che porta il Napoli a riflettere: Raspadori trova poco spazio e potrebbe partire se dovesse arrivare un'offerta pari o vicina alle pretese della società partenopea che lo valuta 25 milioni. Lo vorrebbe l'Atalanta, ma De Laurentiis non ha intenzione di rinforzare i bergamaschi e neanche Juve e Milan che apprezzano la punta ex Sassuolo. De Zerbi vorrebbe portare Raspadori a Marsiglia e può arrivare qualche buona offerta dall'estero. Il Torino insiste, invece, per Simeone, anche se il Cholito ha cambiato idea rispetto alla scorsa estate e preferirebbe restare a disposizione di Conte. Si seguono Lucca e Bonny come vice-Lukaku ma ad oggi sono idee più fattibili per giugno. In caso di partenza di Simeone, il Napoli potrebbe anticipare a quel punto le sue mosse. Raspadori potrebbe portare invece risorse utili a finanziare le operazioni per il difensore e l'esterno destro.
In uscita Juan Jesus, Mario Rui, già detto di Raspadori e anche Zerbin è destinato a lasciare Napoli. Su Folorunsho si riflette e potrebbe restare: se parte lui a gennaio, il Napoli rimarrebbe infatti con soli 4 centrocampisti e non è pensabile. Anche perché il Napoli sarebbe costretto a cercare un nuovo calciatore in quel reparto. Già con l'Atalanta il Napoli - privo di Lobotka e Folorunsho - non aveva alternative a metà campo, ed è indispensabile avere almeno 5 uomini per le rotazioni in mediana.
Emanuele Cammaroto
Napoli Magazine
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