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NM LIVE - Muselli: “Napoli, Lukaku crede nel progetto, il vero Lobotka è quello raccontato da Fabregas”
11.10.2024 15:06 di Napoli Magazine

NAPOLI - ARTURO MUSELLI, attore, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato: “Lukaku che rinuncia alla Nazionale significa che vuole vincere lo Scudetto col Napoli? Secondo me significa che ci tiene e che crede nel progetto. Vuole seguire Conte in tutto e per tutto. Questo significa anche che, se fa un grande campionato con il Napoli, farà un grande lavoro anche con la Nazionale. Il Napoli è il lasciapassare per fare un grande lavoro in Nazionale. E’ segno di grande professionismo. L’immagine dei piedi di Kvara dopo il Como? Me la risparmio, non impazzisco a vedere i piedi di Kvara (ride, ndr). Sicuramente restituisce una dimensione, ma abbiamo avuto il nostro dio del calcio che ne prendeva tante, bisogna limitare i grandi e vedere come reagiscono. Maradona incassava e metteva la rabbia nel gioco. Kvara ha la possibilità di innervosire gli avversari e deve mettere questa rabbia nella concentrazione e nel gioco. McTominay? Dopo 25 secondi non mi aspettavo il gol. Al di là dei singoli e delle parole di Anguissa sullo scozzese, McTominay riesce a fare determinate cose, perché al suo fianco ha Anguissa e Lobotka che sono tornati grandi. Il gruppo si è ritrovato e vuole recuperare quella dignità che aveva nell’anno dello scudetto. La cosa importante che ha fatto Conte è stata quella di recuperare il gruppo. Lobotka? Se fossi in lui stamperei le dichiarazioni di Fabregas e le terrei ben in vista. C’è da crederci alle sue parole, perché è stato un grande calciatore. Ero preoccupato per Lobotka l’anno scorso, perché serviva un allenatore che sapesse sfruttare le sue qualità. Abbiamo avuto tante versioni dello slovacco, ma credo che il vero Lobotka sia quello raccontato da Fabregas. E’ importante averlo ritrovato”.

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11/10/2024 - 15:06

NAPOLI - ARTURO MUSELLI, attore, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14:00 alle 15:00, condotta da Antonio Petrazzuolo e Michele Sibilla. Ecco quanto ha affermato: “Lukaku che rinuncia alla Nazionale significa che vuole vincere lo Scudetto col Napoli? Secondo me significa che ci tiene e che crede nel progetto. Vuole seguire Conte in tutto e per tutto. Questo significa anche che, se fa un grande campionato con il Napoli, farà un grande lavoro anche con la Nazionale. Il Napoli è il lasciapassare per fare un grande lavoro in Nazionale. E’ segno di grande professionismo. L’immagine dei piedi di Kvara dopo il Como? Me la risparmio, non impazzisco a vedere i piedi di Kvara (ride, ndr). Sicuramente restituisce una dimensione, ma abbiamo avuto il nostro dio del calcio che ne prendeva tante, bisogna limitare i grandi e vedere come reagiscono. Maradona incassava e metteva la rabbia nel gioco. Kvara ha la possibilità di innervosire gli avversari e deve mettere questa rabbia nella concentrazione e nel gioco. McTominay? Dopo 25 secondi non mi aspettavo il gol. Al di là dei singoli e delle parole di Anguissa sullo scozzese, McTominay riesce a fare determinate cose, perché al suo fianco ha Anguissa e Lobotka che sono tornati grandi. Il gruppo si è ritrovato e vuole recuperare quella dignità che aveva nell’anno dello scudetto. La cosa importante che ha fatto Conte è stata quella di recuperare il gruppo. Lobotka? Se fossi in lui stamperei le dichiarazioni di Fabregas e le terrei ben in vista. C’è da crederci alle sue parole, perché è stato un grande calciatore. Ero preoccupato per Lobotka l’anno scorso, perché serviva un allenatore che sapesse sfruttare le sue qualità. Abbiamo avuto tante versioni dello slovacco, ma credo che il vero Lobotka sia quello raccontato da Fabregas. E’ importante averlo ritrovato”.