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L'EX - Bianchi: "Vincere a Napoli è stato bellissimo, non mi aspettavo questo crollo, non lo capisco"
10.05.2024 13:01 di Napoli Magazine

NAPOLI - A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Ottavio Bianchi, allenatore del primo scudetto del Napoli: “Non si deve mai vivere di ricordi, ma vincere a Napoli è stato bellissimo. Se non hai un’organizzazione capillare alle spalle è facile avere un calo di rendimento a tutti i livello dopo una vittoria importante come quella dello scudetto. E non è quello che è successo a Napoli. Non sono dentro al Napoli da tanto tempo, ma una caduta libera è molto difficile, di solito c’è il calo di rendimento, ma questo crollo non riesco a capirlo. Quando si vince, sul carro salgono tutti, quando invece si perde è sempre l’allenatore a pagare ed infatti nel Napoli quest’anno ne sono passati tre. Se una macchina di formula 1 non ha telaio o non ha le gomme può guidarla anche il miglior pilota del mondo, ma dopo pochi metri va fuori o arriva ultima. Ho frequentato gli spogliatoi, ma ai miei tempi si diceva che se non sentivi l’odore del campo non potevi parlare di calcio e invece oggi sempre più addetti ai lavori sembra che sappiano tutto, ma nello spogliatoio ci sono stati poche volte. Il calciatore andava a discutere il contratto annuale da solo, senza intermediari. Oggi invece il calciatore è un’azienda che produce milioni di euro all’anno ed ha a disposizione avvocati, procuratori, intermediari per cui il calcio di oggi è un altro sport rispetto a quello di 37 anni fa. L’unica cosa che rimpiango della mia vita calcistica sono i tanti infortuni che mi hanno procurato tanta sofferenza da calciatore, ma anche tanta voglia di riscatto".

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L'EX - Bianchi: "Vincere a Napoli è stato bellissimo, non mi aspettavo questo crollo, non lo capisco"

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10/05/2024 - 13:01

NAPOLI - A Radio Crc nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” è intervenuto Ottavio Bianchi, allenatore del primo scudetto del Napoli: “Non si deve mai vivere di ricordi, ma vincere a Napoli è stato bellissimo. Se non hai un’organizzazione capillare alle spalle è facile avere un calo di rendimento a tutti i livello dopo una vittoria importante come quella dello scudetto. E non è quello che è successo a Napoli. Non sono dentro al Napoli da tanto tempo, ma una caduta libera è molto difficile, di solito c’è il calo di rendimento, ma questo crollo non riesco a capirlo. Quando si vince, sul carro salgono tutti, quando invece si perde è sempre l’allenatore a pagare ed infatti nel Napoli quest’anno ne sono passati tre. Se una macchina di formula 1 non ha telaio o non ha le gomme può guidarla anche il miglior pilota del mondo, ma dopo pochi metri va fuori o arriva ultima. Ho frequentato gli spogliatoi, ma ai miei tempi si diceva che se non sentivi l’odore del campo non potevi parlare di calcio e invece oggi sempre più addetti ai lavori sembra che sappiano tutto, ma nello spogliatoio ci sono stati poche volte. Il calciatore andava a discutere il contratto annuale da solo, senza intermediari. Oggi invece il calciatore è un’azienda che produce milioni di euro all’anno ed ha a disposizione avvocati, procuratori, intermediari per cui il calcio di oggi è un altro sport rispetto a quello di 37 anni fa. L’unica cosa che rimpiango della mia vita calcistica sono i tanti infortuni che mi hanno procurato tanta sofferenza da calciatore, ma anche tanta voglia di riscatto".