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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Supercoppa d'Arabia, godiamocela!"
17.01.2024 10:30 di Napoli Magazine

NAPOLI - La Supercoppa d'Arabia, che carrozzone! Il calcio in balìa dei nababbi e tutti felici e contenti. E stanchi. E fradici di sudore in un deserto senza neanche una tazza di tè, a meno che non provveda il buon Caressa. Otto milioni in palio, suvvia fanno sempre comodo. Pecunia non olet, ne sa qualcosa Aurelio Primo. La Supercoppa italiana si addice al Napoli che se l'aggiudicò dieci anni fa battendo la Juve ai rigori. Di nuovo nel deserto che oggi è sostantivo che serve anche a spiegare la solitudine di quelli che fino a qualche mese fa erano i numeri primi. Se prima erano in due a ballare l'alligalli ora sono in quattro a ballare l'alligalli: il Napoli, l'Inter, la Lazio e la Fiorentina. Due semifinali, si comincia con gli azzurri contro i viola (domani), poi i nerazzurri contro i biancocelesti. Quale Napoli si presenterà al cospetto della bestia nera gigliata? Basterà un sussulto d'orgoglio dei campioni in carica per aver ragione della viola che sembra sia sbocciata? Certamente non sarà sufficiente sfornare il bis della scialba vittoria di misura conseguita in campionato contro la Salernitana fanalino di coda. Tre punti comunque d'oro - per come s'erano messe le cose contro i granata - per non perdere ulteriore terreno dalla zona Champions e intanto la classifica dice: ottavo posto. Un vecchio aforisma recita che se le cose vanno male andranno certamente peggio. Un gioco di parole che s'addice alla squadra azzurra che non potrà avvalersi dell'apporto di Osimhen ed Anguissa nazionali impegnati nella coppa d'Africa, ai quali si sono aggiunte ulteriori defezioni, vuoi per lo stato di salute precario di alcuni elementi, vuoi per affrettate cessioni: Elmas. Intanto, la società a conduzione familiare sta cercando rinforzi sul mercato. In quale modo? A tentoni, senza una strategia definita. Servirebbe come il pane un difensore di valore, lo si era individuato in Dragusin (for di giocatore) ma tutta la trattativa s'è rivelata una finzione. Risultato: l'eclettico centrale è approdato in Premier. Ora sono in ballo altri nomi, ma nessuno che possa cambiare il volto ad una difesa scompensata. Occorre un altro centrocampista di valore e forse va rivalutato Demme che non è l'ultimo arrivato. Sento parlare di Traoré, l'ex Sassuolo che al Bournemouth ha giocato poco o niente è un esterno che sa adattarsi anche da mezzala. Da verificare la completa guarigione dalla malaria. A questo Napoli servono elementi in grado di scendere subito in campo. Altro nome, Barak che è riserva in viola. Il centrocampista ceko ha discreta classe ed attitudine al gol, un po' lento ma utile. Gli acquisti di gennaio sono proficui se ben centrati e, soprattutto, se costituiscono base per il futuro. Comprare, tanto per dimostrare che qualcosa s'è fatto è un esercizio futile. Ed ora godiamoci la semifinale nel deserto. Forza, azzurri.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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GOLAZO - Mollichelli su "NM": "Supercoppa d'Arabia, godiamocela!"

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17/01/2024 - 10:30

NAPOLI - La Supercoppa d'Arabia, che carrozzone! Il calcio in balìa dei nababbi e tutti felici e contenti. E stanchi. E fradici di sudore in un deserto senza neanche una tazza di tè, a meno che non provveda il buon Caressa. Otto milioni in palio, suvvia fanno sempre comodo. Pecunia non olet, ne sa qualcosa Aurelio Primo. La Supercoppa italiana si addice al Napoli che se l'aggiudicò dieci anni fa battendo la Juve ai rigori. Di nuovo nel deserto che oggi è sostantivo che serve anche a spiegare la solitudine di quelli che fino a qualche mese fa erano i numeri primi. Se prima erano in due a ballare l'alligalli ora sono in quattro a ballare l'alligalli: il Napoli, l'Inter, la Lazio e la Fiorentina. Due semifinali, si comincia con gli azzurri contro i viola (domani), poi i nerazzurri contro i biancocelesti. Quale Napoli si presenterà al cospetto della bestia nera gigliata? Basterà un sussulto d'orgoglio dei campioni in carica per aver ragione della viola che sembra sia sbocciata? Certamente non sarà sufficiente sfornare il bis della scialba vittoria di misura conseguita in campionato contro la Salernitana fanalino di coda. Tre punti comunque d'oro - per come s'erano messe le cose contro i granata - per non perdere ulteriore terreno dalla zona Champions e intanto la classifica dice: ottavo posto. Un vecchio aforisma recita che se le cose vanno male andranno certamente peggio. Un gioco di parole che s'addice alla squadra azzurra che non potrà avvalersi dell'apporto di Osimhen ed Anguissa nazionali impegnati nella coppa d'Africa, ai quali si sono aggiunte ulteriori defezioni, vuoi per lo stato di salute precario di alcuni elementi, vuoi per affrettate cessioni: Elmas. Intanto, la società a conduzione familiare sta cercando rinforzi sul mercato. In quale modo? A tentoni, senza una strategia definita. Servirebbe come il pane un difensore di valore, lo si era individuato in Dragusin (for di giocatore) ma tutta la trattativa s'è rivelata una finzione. Risultato: l'eclettico centrale è approdato in Premier. Ora sono in ballo altri nomi, ma nessuno che possa cambiare il volto ad una difesa scompensata. Occorre un altro centrocampista di valore e forse va rivalutato Demme che non è l'ultimo arrivato. Sento parlare di Traoré, l'ex Sassuolo che al Bournemouth ha giocato poco o niente è un esterno che sa adattarsi anche da mezzala. Da verificare la completa guarigione dalla malaria. A questo Napoli servono elementi in grado di scendere subito in campo. Altro nome, Barak che è riserva in viola. Il centrocampista ceko ha discreta classe ed attitudine al gol, un po' lento ma utile. Gli acquisti di gennaio sono proficui se ben centrati e, soprattutto, se costituiscono base per il futuro. Comprare, tanto per dimostrare che qualcosa s'è fatto è un esercizio futile. Ed ora godiamoci la semifinale nel deserto. Forza, azzurri.

 

 

Adolfo Mollichelli

 

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