Gianmarco Tamberi si racconta senza filtri in un’intervista nella seconda puntata di 'Belve', il programma cult di Rai2 ideato e condotto da Francesca Fagnani. Il campione olimpico di salto in alto confessa a sorpresa di amare più il basket che il salto in alto che lo ha reso famoso in tutto il mondo. "Ho giocato a basket fino a 17 anni - ha raccontanto - Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza. Non è così bello saltare un'asticella. Mi piace tuttora molto di più il basket. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio".
Uno dei momenti più toccanti dell'intervista è il racconto della controversa relazione con il padre, che è stato anche suo allenatore: "Non avere un rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita". Fagnani, quindi, chiede quale sia stato il punto più basso del loro rapporto: "Sono stati veramente tanti ed è questo il motivo per cui un rapporto si deteriora a tal punto" che "diventa complicato metterci delle pezze". Sulle dure 'regole' imposte dal padre Tamberi dice ancora: "Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale".
Tamberi è poi tornato sulla colica renale che ha compromesso le sue possibilità di medaglia a Parigi 2024: "Ero a Parigi, sicuramente tra i favoriti. Mi sentivo forte" racconta a Fagnani. Ma quello che è successo "è stato il momento più brutto, sia come dolore fisico che mentale, che d'animo".
di Napoli Magazine
26/11/2024 - 14:57
Gianmarco Tamberi si racconta senza filtri in un’intervista nella seconda puntata di 'Belve', il programma cult di Rai2 ideato e condotto da Francesca Fagnani. Il campione olimpico di salto in alto confessa a sorpresa di amare più il basket che il salto in alto che lo ha reso famoso in tutto il mondo. "Ho giocato a basket fino a 17 anni - ha raccontanto - Se avessi giocato ancora a basket sarei stato meno orgoglioso, ma più felice. Fare quello che ami fa la differenza. Non è così bello saltare un'asticella. Mi piace tuttora molto di più il basket. Ho dovuto fare quella scelta ma non amo quello che faccio".
Uno dei momenti più toccanti dell'intervista è il racconto della controversa relazione con il padre, che è stato anche suo allenatore: "Non avere un rapporto con mio padre è il fallimento più grande della mia vita". Fagnani, quindi, chiede quale sia stato il punto più basso del loro rapporto: "Sono stati veramente tanti ed è questo il motivo per cui un rapporto si deteriora a tal punto" che "diventa complicato metterci delle pezze". Sulle dure 'regole' imposte dal padre Tamberi dice ancora: "Un conto è imporsele, un conto è scegliere, un conto è qualcuno che sceglie per te. Un genitore deve aiutarti a prendere la strada giusta ma non obbligarti a scegliere quella strada. Io mi sono sentito in quel momento molto tradito dalla figura genitoriale".
Tamberi è poi tornato sulla colica renale che ha compromesso le sue possibilità di medaglia a Parigi 2024: "Ero a Parigi, sicuramente tra i favoriti. Mi sentivo forte" racconta a Fagnani. Ma quello che è successo "è stato il momento più brutto, sia come dolore fisico che mentale, che d'animo".