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Boxe: a Rimini l'anteprima del docu-film su Loris Stecca
17.10.2025 20:05 di Napoli Magazine
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Giovedì 23 ottobre il Cinema Fulgor di Rimini ospiterà l'anteprima di A Luci Spente, documentario su Loris Stecca, il più giovane campione del mondo di boxe nella storia dello sport italiano. Il film, diretto da Mattia Epifani e prodotto dalla bolognese Rodaggio, è stato in concorso a Biografilm 2025 e ha ottenuto la Menzione Speciale Bper della Giuria. Alla proiezione parteciperanno il regista, il protagonista e parte del cast. Stecca divenne campione mondiale nel 1984 a 23 anni, trasformandosi in celebrità televisiva negli anni '80. Nel 2006 è stato condannato a 8 anni per tentato omicidio. Oggi - racconta la nota di presentazione della serata riminese - a 65 anni, lavora come netturbino per una cooperativa sociale e tenta di riabilitare il proprio nome con l'aiuto della figlia, con cui progetta di aprire una palestra di autodifesa. Il documentario alterna uno sguardo ravvicinato all'uomo con le sua storia personale e un ritorno all'eco del successo degli anni '80, quando le prime televisioni commerciali trasformavano le celebrità dello sport in personaggi dello spettacolo. "Quello di Loris Stecca - racconta il regista nella nota - non è soltanto il racconto dell'ascesa e del declino di un grande sportivo, né semplicemente la parabola di un ex pugile diventato il peggior nemico di sé stesso. È l'avventura pubblica e privata di un uomo che non riesce a stare al mondo senza un avversario da affrontare reale o immaginario. Sin dall'inizio, ho immaginato questa storia non solo come una biografia sportiva, ma come un viaggio dentro il tormento di un uomo diviso tra luci della ribalta e oscurità della colpa: la boxe strappa Loris alla povertà e lo consacra, in pochi anni, campione del mondo e celebrità televisiva. Ma su quella stessa ribalta le luci si sono spente all'improvviso, con una sconfitta epica, che diventa ossessione. Ed è in quel buio esistenziale che il film segue, giorno dopo giorno, il tentativo del protagonista di ritrovare un posto nel mondo, dopo una condanna a otto anni per tentato omicidio", chiosa Epifani. Il documentario è sostenuto da Emilia Romagna Film Commission, dal ministero della Cultura e da Apulia Film Commission e con il patrocinio della Federazione Pugilistica Italiana.

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Boxe: a Rimini l'anteprima del docu-film su Loris Stecca

di Napoli Magazine

17/10/2025 - 20:05

Giovedì 23 ottobre il Cinema Fulgor di Rimini ospiterà l'anteprima di A Luci Spente, documentario su Loris Stecca, il più giovane campione del mondo di boxe nella storia dello sport italiano. Il film, diretto da Mattia Epifani e prodotto dalla bolognese Rodaggio, è stato in concorso a Biografilm 2025 e ha ottenuto la Menzione Speciale Bper della Giuria. Alla proiezione parteciperanno il regista, il protagonista e parte del cast. Stecca divenne campione mondiale nel 1984 a 23 anni, trasformandosi in celebrità televisiva negli anni '80. Nel 2006 è stato condannato a 8 anni per tentato omicidio. Oggi - racconta la nota di presentazione della serata riminese - a 65 anni, lavora come netturbino per una cooperativa sociale e tenta di riabilitare il proprio nome con l'aiuto della figlia, con cui progetta di aprire una palestra di autodifesa. Il documentario alterna uno sguardo ravvicinato all'uomo con le sua storia personale e un ritorno all'eco del successo degli anni '80, quando le prime televisioni commerciali trasformavano le celebrità dello sport in personaggi dello spettacolo. "Quello di Loris Stecca - racconta il regista nella nota - non è soltanto il racconto dell'ascesa e del declino di un grande sportivo, né semplicemente la parabola di un ex pugile diventato il peggior nemico di sé stesso. È l'avventura pubblica e privata di un uomo che non riesce a stare al mondo senza un avversario da affrontare reale o immaginario. Sin dall'inizio, ho immaginato questa storia non solo come una biografia sportiva, ma come un viaggio dentro il tormento di un uomo diviso tra luci della ribalta e oscurità della colpa: la boxe strappa Loris alla povertà e lo consacra, in pochi anni, campione del mondo e celebrità televisiva. Ma su quella stessa ribalta le luci si sono spente all'improvviso, con una sconfitta epica, che diventa ossessione. Ed è in quel buio esistenziale che il film segue, giorno dopo giorno, il tentativo del protagonista di ritrovare un posto nel mondo, dopo una condanna a otto anni per tentato omicidio", chiosa Epifani. Il documentario è sostenuto da Emilia Romagna Film Commission, dal ministero della Cultura e da Apulia Film Commission e con il patrocinio della Federazione Pugilistica Italiana.