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IL PROGETTO - "Ethical Sport", al pugilato la prima certificazione antibullismo
12.06.2024 17:40 di Napoli Magazine

La federazione italiana pugilato ha ottenuto, prima in Europa, la certificazione antibullismo per centri di aggregazione sportivi e best practice nell'ambito del progetto 'Etichal sport' che si è concluso con un convegno svolto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Finanziato completamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche familiari, e promosso dall'associazione Konsumer Italia, in partnership con la federazione pugilistica italiana e con l'Osservatorio nazionale bullismo e disagio giovanile ed eseguito con l'ente di certificazione Quaser, il progetto ha visto un pool di esperti somministrare formazione in dieci società sportive del comitato regionale Lazio Fpi a maestri, tecnici sportivi, allievi e genitori degli stessi, attraverso un percorso formativo e di messa in sicurezza delle strutture, articolato in 18 mesi. Nell'evento moderato dall'avvocato Giada Briziarelli, a presentare i risultati di un grande lavoro di squadra, di concerto con il presidente di Konsumer Fabrizio Premuti, è stato l'avvocato Giorgia Venerandi, ideatrice e responsabile nazionale minori di Konsumer Italia, nonché coordinatrice del progetto e project leader di Ethical Sport. Al tavolo dei lavori, in prima linea, il vicepresidente vicario del Coni Silvia Salis e il presidente della Fpi Flavio D'Ambrosi. "Un esempio di come lo sport, e in questo caso una disciplina di grandi valori come il pugilato, dovrebbe operare in modo concreto e fattivo per diffondere la cultura dell'etica - le parole di Silvia Salis - educando il nostro mondo ad un nuovo approccio alle relazioni interpersonali tra atleti, dirigenti e tecnici, nel rispetto delle sensibilità e dell'integrità fisica e morale". Orgglioso il presidente della federpugilato D'Ambrosi: "Siamo onorati e grati di questa collaborazione e del traguardo raggiunto, in quanto il pionieristico approccio alla gestione di questi fenomeni sociali possa essere da stimolo e da modello per altre federazioni. Il pugilato, grazie alle società del Lazio e ai suoi tecnici, ha dimostrato di recepire in pieno l'aspetto etico al pari di quello sportivo. Siamo pronti a continuare questa sfida". "Dopo 18 lunghi ed intensi mesi - ha commentato Giorgia Venerandi - abbiamo concluso con successo quanto prefissato. Ringrazio la Fpi per aver accolto in casa questo progetto, dedicato ai giovani, inclusivo e rivolto al cambiamento, e so che continuerà ad implementarlo, anche perché oggi siamo in piena riforma dello sport e quindi in previsione di obbligatorietà del contenuto di Ethical Sport all'interno del mondo sportivo C'è solo un modo per vivere: vivere eticamente".

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IL PROGETTO - "Ethical Sport", al pugilato la prima certificazione antibullismo

di Napoli Magazine

12/06/2024 - 17:40

La federazione italiana pugilato ha ottenuto, prima in Europa, la certificazione antibullismo per centri di aggregazione sportivi e best practice nell'ambito del progetto 'Etichal sport' che si è concluso con un convegno svolto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Finanziato completamente dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento politiche familiari, e promosso dall'associazione Konsumer Italia, in partnership con la federazione pugilistica italiana e con l'Osservatorio nazionale bullismo e disagio giovanile ed eseguito con l'ente di certificazione Quaser, il progetto ha visto un pool di esperti somministrare formazione in dieci società sportive del comitato regionale Lazio Fpi a maestri, tecnici sportivi, allievi e genitori degli stessi, attraverso un percorso formativo e di messa in sicurezza delle strutture, articolato in 18 mesi. Nell'evento moderato dall'avvocato Giada Briziarelli, a presentare i risultati di un grande lavoro di squadra, di concerto con il presidente di Konsumer Fabrizio Premuti, è stato l'avvocato Giorgia Venerandi, ideatrice e responsabile nazionale minori di Konsumer Italia, nonché coordinatrice del progetto e project leader di Ethical Sport. Al tavolo dei lavori, in prima linea, il vicepresidente vicario del Coni Silvia Salis e il presidente della Fpi Flavio D'Ambrosi. "Un esempio di come lo sport, e in questo caso una disciplina di grandi valori come il pugilato, dovrebbe operare in modo concreto e fattivo per diffondere la cultura dell'etica - le parole di Silvia Salis - educando il nostro mondo ad un nuovo approccio alle relazioni interpersonali tra atleti, dirigenti e tecnici, nel rispetto delle sensibilità e dell'integrità fisica e morale". Orgglioso il presidente della federpugilato D'Ambrosi: "Siamo onorati e grati di questa collaborazione e del traguardo raggiunto, in quanto il pionieristico approccio alla gestione di questi fenomeni sociali possa essere da stimolo e da modello per altre federazioni. Il pugilato, grazie alle società del Lazio e ai suoi tecnici, ha dimostrato di recepire in pieno l'aspetto etico al pari di quello sportivo. Siamo pronti a continuare questa sfida". "Dopo 18 lunghi ed intensi mesi - ha commentato Giorgia Venerandi - abbiamo concluso con successo quanto prefissato. Ringrazio la Fpi per aver accolto in casa questo progetto, dedicato ai giovani, inclusivo e rivolto al cambiamento, e so che continuerà ad implementarlo, anche perché oggi siamo in piena riforma dello sport e quindi in previsione di obbligatorietà del contenuto di Ethical Sport all'interno del mondo sportivo C'è solo un modo per vivere: vivere eticamente".