L’edizione inaugurale dello Special Olympics European Union Day segna un passo storico verso un’Europa più inclusiva, in cui sport e politica si incontrano per dare voce a tutti, nessuno escluso.
In occasione della Settimana Europea dello Sport, giunta quest’anno alla sua decima edizione, l’evento accoglie atleti con e senza disabilità intellettive, insieme alle loro famiglie, provenienti da 30 paesi da tutto il continente, in un’occasione di incontro con leader dell’UE in due giornate all’insegna del dialogo e della coesione sociale.
La manifestazione si svolge presso le sedi del Parlamento Europeo e della Commissione Europea a Bruxelles, il 24 e 25 settembre, rappresentando un’opportunità di confronto con l’Europa e le sue istituzioni sui temi dell’inclusione e della disabilità, offrendo concrete opportunità di crescita personale, grazie al decisivo apporto delle istituzioni.
Il programma dell’evento ha previsto per la giornata di oggi una prima serie di incontri bilaterali fra i rappresentanti delle istituzioni europee e gli atleti, in un’occasione di confronto diretto all’insegna dello sport, dell’inclusione e della salute.
A parlare in rappresentanza del nostro paese sono stati tre atleti in particolare. Federico Correzzola, del team dei Quadrifogli di Vigevano, atleta di Special Olympics Italia con 15 anni di esperienza in diverse discipline, tra cui atletica leggera, bowling, nuoto in acque libere, corsa con le racchette da neve, nuoto e tennistavolo. “Special Olympics mi ha cambiato la vita, aprendomi un nuovo mondo. Prima ero un ragazzo introverso, robusto, con pochi amici e poca stima di me stesso. Special mi ha aiutato ad abbattere queste mie paure. Quello che chiedo in questa sede, se possibile, è di stanziare dei fondi per le varie associazioni sparse in tutto il territorio italiano, con un maggior impegno nel sociale”. Oggi Federico è forte e consapevole delle sue capacità, rivestendo da tempo diversi ruoli di leadership: è infatti membro del Board di Special Olympics Italia e in occasione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 è stato nominato Sargent Shriver Global Messenger.
Lorenzo Mancino, del team San Paolo Ostiense di Roma, specializzato nel basket e laureato in Storia, Antropologia e Storia delle religioni presso l’Università La Sapienza di Roma. Il percorso con Special Olympics gli ha permesso di intraprendere un nuovo percorso che gli ha permesso di apprezzare il suo valore: “Per me la scoperta di Special Olympics è iniziata per caso, dopo la pandemia, ma mi ha aperto un mondo di possibilità. Lo sport di squadra non è sempre facile: se non si rispettano certi standard, a volte si viene lasciati indietro. Qui ho imparato a credere di più in me stesso, conoscendo nuove persone.
L’accesso e le opportunità a scuola sono ancora molto difficili ad oggi per persone con disabilità intellettiva. Nonostante in Italia ci sia una scuola inclusiva, ci sono ancora troppe poche opportunità. È importante che tutti, senza eccezioni, possano avere le stesse opportunità. Sono stati fatti passi avanti, è vero, ma c’è ancora molto da fare. È fondamentale per il futuro di tutti: non è una questione materialistica, di denaro, ma di rispetto e uguaglianza per tutti”.
Alessandro Brivio, del team Oltretutto97 di Malgrate, atleta di Special Olympics Italia dal 2014 che oggi si concentra sul nuoto in acque libere, sullo sci e sull’arrampicata. Lo sport gli ha permesso di fare molte esperienze e di crescere come persona, diventando più autonomo e scoprendo la sua identità. “Grazie a Special Olympics sono stato in grado di crescere e di diventare sempre più autonomo. Qui posso esprimermi al meglio, scoprendo nuovi posti e facendo nuove, grandi esperienze, come quella dei Giochi Mondiali Invernali di Torino come parte dello staff organizzativo. Grazie al nuoto in particolare lavoro come assistente bagnante e mi piacerebbe che ci fossero concrete opportunità come queste per tutti i ragazzi con disabilità intellettive, con leggi a tutela dei nostri diritti, che ci pongano sullo stesso piano di persone normo dotate”.
Il primo incontro è avvenuto questa mattina con Letizia Moratti, Europarlamentare di Forza Italia. Dopo aver ascoltato gli atleti raccontare il loro percorso sportivo e di vita, ha espresso la sua vicinanza al mondo Special Olympics. Vicinanza che dura da tempo e che si è tradotto, quando è stata Ministro dell'istruzione, nella firma del Protocollo d'intesa con Special Olympics.
Diverse le istituzioni intervenute per l’occasione. Antonella Sberna, Europarlamentare per Fratelli d'Italia e Vicepresidente del Parlamento europeo dal 2024, membro dell'ufficio di presidenza del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei. “Ringrazio Alessandra e Alessandro Palazzotti, che conosco da diverso tempo. La mia esperienza con Special Olympics nasce a livello locale, che è di fatto il cuore stesso e la bandiera più importante per il movimento. Gli atleti ci hanno detto cose importanti oggi, sottolineando tematiche fondamentali come lo sport, la salute, l’uguaglianza, con tutta una serie di attività di vita quotidiana che vanno tutelate. Il Parlamento Europeo da un anno ha sostenuto gli atleti di Special Olympics ai Mondiali: è stato con orgoglio il primo emendamento che ho portato avanti. Una risposta reale e concreta che l’Europa ha dato a Special Olympics. Il lavoro adesso va avanti, con una serie di attività a sostegno del movimento per il futuro. Confronti come quello di oggi sono decisivi nel nostro lavoro per una collaborazione con enti, istituzioni e cittadini”.
Nicola Procaccini, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e Copresidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2019. “I Giochi Mondiali di Torino hanno spiegato nel migliore dei modi, al mondo intero, i valori e il messaggio che Special Olympics porta avanti ogni giorno. Ringrazio tutti quanti voi, che siete intervenuti in quest’occasione importante. Noi europarlamentari abbiamo ciascuno un ruolo e compiti diversi, ma proviamo tutti un sentimento di grande simpatia e di empatia per il vostro movimento. Siamo dalla vostra parte e vogliamo continuare ad esserlo”.
Chiara Maria Gemma, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e Membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2019. “Grazie ai colleghi che hanno reso possibile questo incontro. Grazie a tutti voi per la vostra presenza, per le vostre testimonianze, parole fondamentali per accendere il nostro entusiasmo e la nostra volontà di credere nei valori che Special Olympics promuove. Vi conosco da poco, lo riconosco, ma sono stata subito conquistata dal vostro modo di essere e di concepire lo sport, come momento per elevarsi in un mondo che ancora oggi esclude. A mio avviso non ci dovrebbe essere nulla da includere: siamo tutti uguali, senza differenze.
Nella mia università ero il delegato del Rettore alla disabilità: conosco le problematiche che le persone con disabilità intellettive riscontrano nell’avere concrete opportunità accademiche e lavorative. L’università, di fatto, non è ancora pronta ad accogliere la disabilità nella sua interezza. Nonostante una legislatura importante in Italia, che ha permesso di muovere passi importanti nelle scuole, lo stesso non vale a livello universitario. Mi auguro che ci sia un cambio decisivo e strutturale, che passa per dialoghi e interventi come quello di oggi. Da parte mia, lavoreremo al nostro meglio per andare verso un’Europa più inclusiva”.
Lara Magoni, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2024. " Il cuore va a manetta: tengo molto, infatti, ai temi che stiamo trattando oggi. Essere qui, davanti a voi, è per me una grande emozione: grazie Professor Palazzotti, senza di lei e senza il suo lavoro oggi non saremmo qui. Lei ha accolto, negli anni '80, l'appello degli Stati Uniti, che chiedevano che l'Italia estendesse i valori e gli obiettivi di Special Olympics. La missione che Special Olympics porta avanti per me è molto importante. Sono cresciuta con una zia down che è venuta a mancare pochi mesi fa. Ogni volta che mi dipingeva, lo faceva con indosso un paio di sci, definendomi una campionessa. Porto con me sempre il ricordo di mia zia e nel mio percorso, oltre a una promessa che le feci: quando smisi di gareggiare, fui la prima insegnante di sci per bambini con disabilità intellettive. Il legame che ho costruito con voi è il mio traguardo più importante degli ultimi tempi. Quando lavoravo in Regione Lombardia, mi sono impuntata perchè non si parlasse di disabilità, ma di abilità diverse. È un onore per tutti noi accogliervi in Europa”.
“Lo Special Olympics European Union Day sottolinea la volontà di creare una forte partnership tra l’Unione Europea e Special Olympics, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo inclusivo in Europa. La giornata fungerà da appello all’azione, mettendo in luce il valore dello sport per persone con e senza disabilità intellettive” ha dichiarato il Presidente e Direttore Generale di Special Olympics Europa Eurasia (SOEE) David Evangelista, futuro CEO di Special Olympics International. “Vorrei esprimere un grande ringraziamento. Il vostro apporto è stato e rimane tutt’ora decisivo per Special Olympics. Abbiamo parlato oggi di opportunità, di bellezza, di meraviglie, di tentativi, di emozioni, di scoperte, di amicizia. Non ci potrebbero essere parole migliori per descrivere l’Italia e i Giochi Mondiali Invernali di Torino hanno rappresentato la perfetta versione dell’Italia. Penso che i Giochi di Torino sottolineino la necessità delle nostre richieste: gli atleti di Special Olympics chiedono pari opportunità, come tutti dovrebbero avere. Questo evento è fondamentale per noi, e vi ringrazio. 40 anni fa, l’idea stessa di Special Olympics e di ció che ha portato negli anni sembrava una follia, portata avanti da autentici sognatori. Voglio ringraziare anche il Prof, Alessandro Palazzotti: tutti noi ti siamo debitori per il coraggio e l’amicizia mostrata negli anni”.
Per l’occasione è intervenuto anche Alessandro Palazzotti, Vicepresidente di Special Olympics Italia: “Ero un insegnante di educazione fisica, da sempre lavoro nel mondo dello sport. Ció che mi colpì fin dall’inizio di Special Olympics è di quanto fosse avanti, fin dai suoi primi passi. Eunice Kennedy era una forza della natura e c’è sempre stata la volontà di portare il suo messaggio anche in Italia. Allora lo sport veniva visto in un’altra maniera, il cammino è stato lungo. Ma siamo cresciuti, insieme. Lo sport riesce a compiere il miracolo, creando situazioni uniche. Getti il seme, e la pianta sboccia rigogliosa, il tutto parte dal basso. Dopo i Giochi Mondiali, che hanno rappresentato uno sforzo immane, la volontà è quello di diffondere il nostro messaggio in tutta Italia, portando ovunque il messaggio di speranza, di opportunità, di possibilità di creare un mondo migliore attraverso lo sport e i suoi valori. Ora bisogna concentrarsi sul mostrare i risultati del nostro lavoro: ci stiamo riuscendo e non ci fermeremo. Grazie per il vostro appoggio e la vostra sensibilità, per diffondere al meglio questo messaggio ovunque”.
A prendere la parola, nei dialoghi con le istituzioni europee, è stata quindi Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale di Special Olympics Italia: “I Giochi di Torino sono stati un successo per noi sotto tutti i punti di vista: atleti da tutto il mondo sono tornati a casa contenti e soddisfatti della bella esperienza che hanno vissuto nel nostro paese. A livello di comunicazione è stata la prima volta che abbiamo avuto una copertura in diretta sulla RAI. Per noi è stato decisivo organizzare i Mondiali non soltanto per gli atleti, ma per diffondere al meglio il messaggio di Special Olympics, che cos’è il nostro movimento e quali sono i valori che vogliamo trasmettere. Anzitutto vorrei dire una cosa: il nostro obiettivo, adesso, è quello di utilizzare la legacy dei Mondiali. Stiamo lavorando a stretto contatto col Ministero dell’Istruzione per lavorare nelle scuole, così come con la salute. Per i nostri atleti lo sport è fondamentale non soltanto a livello ricreativo e di gioco, ma anche a livello di benessere”.
I dialoghi proseguiranno quindi nella giornata del 25 settembre; seguirà poi un momento di sport unificato, in cui atleti con e senza disabilità intellettive giocheranno insieme ai rappresentanti delle istituzioni come compagni di squadra a tennis tavolo e bocce, e una simbolica passeggiata unificata che collegherà la Commissione Europea al Parlamento Europeo. L’evento si chiuderà quindi con l’assemblea di chiusura presieduta dall’Eurodeputato Bogdan Zdrojewski, con interventi e discussioni sul Modello Sportivo Europeo, la Strategia UE sulla disabilità, l’equità sanitaria e l’istruzione inclusiva.
Lo Special Olympics European Union Day sottolinea l’impegno da parte dell’Unione Europea nel promuovere la Strategia UE sulla disabilità e si allinea alla campagna #BeActive della Settimana Europea dello Sport, dimostrando come lo sport contribuisca a costruire società più sane e coese.
di Napoli Magazine
24/09/2025 - 18:18
L’edizione inaugurale dello Special Olympics European Union Day segna un passo storico verso un’Europa più inclusiva, in cui sport e politica si incontrano per dare voce a tutti, nessuno escluso.
In occasione della Settimana Europea dello Sport, giunta quest’anno alla sua decima edizione, l’evento accoglie atleti con e senza disabilità intellettive, insieme alle loro famiglie, provenienti da 30 paesi da tutto il continente, in un’occasione di incontro con leader dell’UE in due giornate all’insegna del dialogo e della coesione sociale.
La manifestazione si svolge presso le sedi del Parlamento Europeo e della Commissione Europea a Bruxelles, il 24 e 25 settembre, rappresentando un’opportunità di confronto con l’Europa e le sue istituzioni sui temi dell’inclusione e della disabilità, offrendo concrete opportunità di crescita personale, grazie al decisivo apporto delle istituzioni.
Il programma dell’evento ha previsto per la giornata di oggi una prima serie di incontri bilaterali fra i rappresentanti delle istituzioni europee e gli atleti, in un’occasione di confronto diretto all’insegna dello sport, dell’inclusione e della salute.
A parlare in rappresentanza del nostro paese sono stati tre atleti in particolare. Federico Correzzola, del team dei Quadrifogli di Vigevano, atleta di Special Olympics Italia con 15 anni di esperienza in diverse discipline, tra cui atletica leggera, bowling, nuoto in acque libere, corsa con le racchette da neve, nuoto e tennistavolo. “Special Olympics mi ha cambiato la vita, aprendomi un nuovo mondo. Prima ero un ragazzo introverso, robusto, con pochi amici e poca stima di me stesso. Special mi ha aiutato ad abbattere queste mie paure. Quello che chiedo in questa sede, se possibile, è di stanziare dei fondi per le varie associazioni sparse in tutto il territorio italiano, con un maggior impegno nel sociale”. Oggi Federico è forte e consapevole delle sue capacità, rivestendo da tempo diversi ruoli di leadership: è infatti membro del Board di Special Olympics Italia e in occasione dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics Torino 2025 è stato nominato Sargent Shriver Global Messenger.
Lorenzo Mancino, del team San Paolo Ostiense di Roma, specializzato nel basket e laureato in Storia, Antropologia e Storia delle religioni presso l’Università La Sapienza di Roma. Il percorso con Special Olympics gli ha permesso di intraprendere un nuovo percorso che gli ha permesso di apprezzare il suo valore: “Per me la scoperta di Special Olympics è iniziata per caso, dopo la pandemia, ma mi ha aperto un mondo di possibilità. Lo sport di squadra non è sempre facile: se non si rispettano certi standard, a volte si viene lasciati indietro. Qui ho imparato a credere di più in me stesso, conoscendo nuove persone.
L’accesso e le opportunità a scuola sono ancora molto difficili ad oggi per persone con disabilità intellettiva. Nonostante in Italia ci sia una scuola inclusiva, ci sono ancora troppe poche opportunità. È importante che tutti, senza eccezioni, possano avere le stesse opportunità. Sono stati fatti passi avanti, è vero, ma c’è ancora molto da fare. È fondamentale per il futuro di tutti: non è una questione materialistica, di denaro, ma di rispetto e uguaglianza per tutti”.
Alessandro Brivio, del team Oltretutto97 di Malgrate, atleta di Special Olympics Italia dal 2014 che oggi si concentra sul nuoto in acque libere, sullo sci e sull’arrampicata. Lo sport gli ha permesso di fare molte esperienze e di crescere come persona, diventando più autonomo e scoprendo la sua identità. “Grazie a Special Olympics sono stato in grado di crescere e di diventare sempre più autonomo. Qui posso esprimermi al meglio, scoprendo nuovi posti e facendo nuove, grandi esperienze, come quella dei Giochi Mondiali Invernali di Torino come parte dello staff organizzativo. Grazie al nuoto in particolare lavoro come assistente bagnante e mi piacerebbe che ci fossero concrete opportunità come queste per tutti i ragazzi con disabilità intellettive, con leggi a tutela dei nostri diritti, che ci pongano sullo stesso piano di persone normo dotate”.
Il primo incontro è avvenuto questa mattina con Letizia Moratti, Europarlamentare di Forza Italia. Dopo aver ascoltato gli atleti raccontare il loro percorso sportivo e di vita, ha espresso la sua vicinanza al mondo Special Olympics. Vicinanza che dura da tempo e che si è tradotto, quando è stata Ministro dell'istruzione, nella firma del Protocollo d'intesa con Special Olympics.
Diverse le istituzioni intervenute per l’occasione. Antonella Sberna, Europarlamentare per Fratelli d'Italia e Vicepresidente del Parlamento europeo dal 2024, membro dell'ufficio di presidenza del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei. “Ringrazio Alessandra e Alessandro Palazzotti, che conosco da diverso tempo. La mia esperienza con Special Olympics nasce a livello locale, che è di fatto il cuore stesso e la bandiera più importante per il movimento. Gli atleti ci hanno detto cose importanti oggi, sottolineando tematiche fondamentali come lo sport, la salute, l’uguaglianza, con tutta una serie di attività di vita quotidiana che vanno tutelate. Il Parlamento Europeo da un anno ha sostenuto gli atleti di Special Olympics ai Mondiali: è stato con orgoglio il primo emendamento che ho portato avanti. Una risposta reale e concreta che l’Europa ha dato a Special Olympics. Il lavoro adesso va avanti, con una serie di attività a sostegno del movimento per il futuro. Confronti come quello di oggi sono decisivi nel nostro lavoro per una collaborazione con enti, istituzioni e cittadini”.
Nicola Procaccini, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e Copresidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2019. “I Giochi Mondiali di Torino hanno spiegato nel migliore dei modi, al mondo intero, i valori e il messaggio che Special Olympics porta avanti ogni giorno. Ringrazio tutti quanti voi, che siete intervenuti in quest’occasione importante. Noi europarlamentari abbiamo ciascuno un ruolo e compiti diversi, ma proviamo tutti un sentimento di grande simpatia e di empatia per il vostro movimento. Siamo dalla vostra parte e vogliamo continuare ad esserlo”.
Chiara Maria Gemma, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e Membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2019. “Grazie ai colleghi che hanno reso possibile questo incontro. Grazie a tutti voi per la vostra presenza, per le vostre testimonianze, parole fondamentali per accendere il nostro entusiasmo e la nostra volontà di credere nei valori che Special Olympics promuove. Vi conosco da poco, lo riconosco, ma sono stata subito conquistata dal vostro modo di essere e di concepire lo sport, come momento per elevarsi in un mondo che ancora oggi esclude. A mio avviso non ci dovrebbe essere nulla da includere: siamo tutti uguali, senza differenze.
Nella mia università ero il delegato del Rettore alla disabilità: conosco le problematiche che le persone con disabilità intellettive riscontrano nell’avere concrete opportunità accademiche e lavorative. L’università, di fatto, non è ancora pronta ad accogliere la disabilità nella sua interezza. Nonostante una legislatura importante in Italia, che ha permesso di muovere passi importanti nelle scuole, lo stesso non vale a livello universitario. Mi auguro che ci sia un cambio decisivo e strutturale, che passa per dialoghi e interventi come quello di oggi. Da parte mia, lavoreremo al nostro meglio per andare verso un’Europa più inclusiva”.
Lara Magoni, Europarlamentare per Fratelli d’Italia e membro del Gruppo dei Conservatori e Riformisti europei dal 2024. " Il cuore va a manetta: tengo molto, infatti, ai temi che stiamo trattando oggi. Essere qui, davanti a voi, è per me una grande emozione: grazie Professor Palazzotti, senza di lei e senza il suo lavoro oggi non saremmo qui. Lei ha accolto, negli anni '80, l'appello degli Stati Uniti, che chiedevano che l'Italia estendesse i valori e gli obiettivi di Special Olympics. La missione che Special Olympics porta avanti per me è molto importante. Sono cresciuta con una zia down che è venuta a mancare pochi mesi fa. Ogni volta che mi dipingeva, lo faceva con indosso un paio di sci, definendomi una campionessa. Porto con me sempre il ricordo di mia zia e nel mio percorso, oltre a una promessa che le feci: quando smisi di gareggiare, fui la prima insegnante di sci per bambini con disabilità intellettive. Il legame che ho costruito con voi è il mio traguardo più importante degli ultimi tempi. Quando lavoravo in Regione Lombardia, mi sono impuntata perchè non si parlasse di disabilità, ma di abilità diverse. È un onore per tutti noi accogliervi in Europa”.
“Lo Special Olympics European Union Day sottolinea la volontà di creare una forte partnership tra l’Unione Europea e Special Olympics, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo inclusivo in Europa. La giornata fungerà da appello all’azione, mettendo in luce il valore dello sport per persone con e senza disabilità intellettive” ha dichiarato il Presidente e Direttore Generale di Special Olympics Europa Eurasia (SOEE) David Evangelista, futuro CEO di Special Olympics International. “Vorrei esprimere un grande ringraziamento. Il vostro apporto è stato e rimane tutt’ora decisivo per Special Olympics. Abbiamo parlato oggi di opportunità, di bellezza, di meraviglie, di tentativi, di emozioni, di scoperte, di amicizia. Non ci potrebbero essere parole migliori per descrivere l’Italia e i Giochi Mondiali Invernali di Torino hanno rappresentato la perfetta versione dell’Italia. Penso che i Giochi di Torino sottolineino la necessità delle nostre richieste: gli atleti di Special Olympics chiedono pari opportunità, come tutti dovrebbero avere. Questo evento è fondamentale per noi, e vi ringrazio. 40 anni fa, l’idea stessa di Special Olympics e di ció che ha portato negli anni sembrava una follia, portata avanti da autentici sognatori. Voglio ringraziare anche il Prof, Alessandro Palazzotti: tutti noi ti siamo debitori per il coraggio e l’amicizia mostrata negli anni”.
Per l’occasione è intervenuto anche Alessandro Palazzotti, Vicepresidente di Special Olympics Italia: “Ero un insegnante di educazione fisica, da sempre lavoro nel mondo dello sport. Ció che mi colpì fin dall’inizio di Special Olympics è di quanto fosse avanti, fin dai suoi primi passi. Eunice Kennedy era una forza della natura e c’è sempre stata la volontà di portare il suo messaggio anche in Italia. Allora lo sport veniva visto in un’altra maniera, il cammino è stato lungo. Ma siamo cresciuti, insieme. Lo sport riesce a compiere il miracolo, creando situazioni uniche. Getti il seme, e la pianta sboccia rigogliosa, il tutto parte dal basso. Dopo i Giochi Mondiali, che hanno rappresentato uno sforzo immane, la volontà è quello di diffondere il nostro messaggio in tutta Italia, portando ovunque il messaggio di speranza, di opportunità, di possibilità di creare un mondo migliore attraverso lo sport e i suoi valori. Ora bisogna concentrarsi sul mostrare i risultati del nostro lavoro: ci stiamo riuscendo e non ci fermeremo. Grazie per il vostro appoggio e la vostra sensibilità, per diffondere al meglio questo messaggio ovunque”.
A prendere la parola, nei dialoghi con le istituzioni europee, è stata quindi Alessandra Palazzotti, Direttore Nazionale di Special Olympics Italia: “I Giochi di Torino sono stati un successo per noi sotto tutti i punti di vista: atleti da tutto il mondo sono tornati a casa contenti e soddisfatti della bella esperienza che hanno vissuto nel nostro paese. A livello di comunicazione è stata la prima volta che abbiamo avuto una copertura in diretta sulla RAI. Per noi è stato decisivo organizzare i Mondiali non soltanto per gli atleti, ma per diffondere al meglio il messaggio di Special Olympics, che cos’è il nostro movimento e quali sono i valori che vogliamo trasmettere. Anzitutto vorrei dire una cosa: il nostro obiettivo, adesso, è quello di utilizzare la legacy dei Mondiali. Stiamo lavorando a stretto contatto col Ministero dell’Istruzione per lavorare nelle scuole, così come con la salute. Per i nostri atleti lo sport è fondamentale non soltanto a livello ricreativo e di gioco, ma anche a livello di benessere”.
I dialoghi proseguiranno quindi nella giornata del 25 settembre; seguirà poi un momento di sport unificato, in cui atleti con e senza disabilità intellettive giocheranno insieme ai rappresentanti delle istituzioni come compagni di squadra a tennis tavolo e bocce, e una simbolica passeggiata unificata che collegherà la Commissione Europea al Parlamento Europeo. L’evento si chiuderà quindi con l’assemblea di chiusura presieduta dall’Eurodeputato Bogdan Zdrojewski, con interventi e discussioni sul Modello Sportivo Europeo, la Strategia UE sulla disabilità, l’equità sanitaria e l’istruzione inclusiva.
Lo Special Olympics European Union Day sottolinea l’impegno da parte dell’Unione Europea nel promuovere la Strategia UE sulla disabilità e si allinea alla campagna #BeActive della Settimana Europea dello Sport, dimostrando come lo sport contribuisca a costruire società più sane e coese.