Kyrgios contro Sinner, è di nuovo polemica affidata ai social. Al tennista australiano qualcuno, su Instagram, chiedeva di giocare un doppio contro il numero uno al mondo: l'offerta è stata però rispedita al mittente con una risposta che sta facendo molto discutere.  

"Io gioco solo con giocatori puliti", ha scritto Kyrgios (probabilmente alla guida della sua macchina), con tanto di emoji assonata come a voler sottolineare che ormai si è stufato di ribadire sempre gli stessi concetti. In effetti, non è la prima volta che il tennista si scaglia contro Jannik e i tifosi azzurri se lo ricordano bene. 

Dopo che la Wada aveva annunciato di aver presentato un ricorso al Tas per l'assoluzione di Sinner sulla vicenda Clostebol, Nick Kyrgios aveva scritto: "Forse non è così innocente dopotutto", gettando anche sospetti sull'onestà del Tribunale Arbitrale dello Sport. Ma gli attacchi contro l'altoatesino non finiscono qui. Dopo la vittoria agli US Open contro Fritz, Kyrgios si era schierato con l'americano, snobbando totalmente il trionfo di Sinner che gli era valso il suo secondo slam in carriera. 

E ancora, alla vigilia della finale di Flushing Meadows su X il 29enne aveva pubblicato un sondaggio per capire a chi andasse il tifo dei suoi followers. Fin qui, tutto abbastanza normale. Peccato che ad accompagnare i cognomi dei due tennisti ci fossero delle emoticon non casuali: a Jannik toccarono, oltre al Tricolore, un flacone e un guanto. Un chiaro riferimento al caso doping e agli errori commessi dal suo fisioterapista, allontanato poi dal team. 

Insomma, Kyrgios non ha mai perso occasione di attaccare Sinner, sin dal primo giorno in cui tutti sono venuti a conoscenza della vicenda. Sui social in più occasioni ha scritto: "Altri hanno pagato, lui no", e ancora: "Ridicolo, dovresti essere squalificato due anni".