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Tennis, Nargiso: "Sinner grandissimo campione, ma c'è qualcosa da rivedere sulla tenuta fisica"
27.10.2025 09:17 di Napoli Magazine
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"Gli unici dubbi che si hanno su Jannik sono quelli legati alla tenuta fisica in determinati momenti del match, c'è ancora qualcosa da rivedere. In Cina c'erano condizioni molto particolari e Sinner aveva avuto già qualche problema di resistenza in condizioni climatiche difficili. Ieri a Vienna è successa la stessa cosa". Così Diego Nargiso, ex numero 1 del tennis italiano, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul successo di Sinner a Vienna, 22esimo titolo ATP in carriera, il quarto del 2025. "È vero che i campi non sono più così veloci, anche a livello indoor ormai si scambia molto, la partita è durata due ore e mezza. Qualche riflessione la devono fare. Detto questo, guardando i risultati di quest'anno, Sinner vince 4 tornei, perde solo con Alcaraz, perde una partita con Bublik a Halle e un'altra per ritiro. Jannik è un grandissimo campione, ieri ci ha regalato un altro grande successo". Sinner e il no alla Davis: "È molto complicato stare nella testa dei grandi campioni. Se vogliamo guardarla da tifoso della Nazionale - aggiunge Nargiso - personalmente ne ho fatto una ragione della mia carriera, è chiaro che questa decisione lascia l'amaro in bocca. È vero che abbiamo vinto due volte la Davis, ma allo stesso modo avrebbe potuto dire che non è mai troppo vincere due volte la Davis. Con questa frase è come se si fosse liberato dai suoi doveri. Ma non sono doveri, giocare per la Nazionale è un grande piacere. Sicuramente è una grave perdita. Anche perché dobbiamo approfittarne quando abbiamo questi grandi campioni. Dall'altra parte, però, è difficile quando sei un numero 1, bisogna starci in quella posizione per poter capire veramente. È un po' semplicistico dire che tanto una settimana in più o in meno non gli avrebbe cambiato la vita. Quest'anno non ha giocato tanto, ma abbiamo visto i problemi fisici e una settimana in più di preparazione atletica potrebbe rappresentare qualcosa di importante per l'anno successivo e per gli Australian Open". Final Eight a Bologna: "Quest'anno non partiamo da 1-0, però partiamo con una coesione importante di squadra. Musetti - spiega Nargiso - dovrà fare il leader, per lui qualificarsi a Torino sarebbe un traguardo incredibile. I ragazzi devono fare squadra e gruppo, verrà fuori uno spirito diverso. Non puoi più contare sul punto di Jannik, ma i vari Berrettini, Musetti, Cobolli, Arnaldi e Sonego quando vengono chiamati in causa devono cercare di fare la differenza. Sarà una grande prova, è come giocare una finale mondiale e perdi il tuo miglior giocatore. Il doppio sarà fondamentale. Capitan Volandri ha ancora un compito ancora più arduo: scegliere la squadra giusta ogni volta". Sinner può tornare numero 1 già a Parigi?: "Non è impossibile - conclude Nargiso - Ricordiamo che Sinner ha perso tre mesi di tempo quest'anno. Sono due numeri 1 e ci teniamo stretto il nostro Jannik".

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Tennis, Nargiso: "Sinner grandissimo campione, ma c'è qualcosa da rivedere sulla tenuta fisica"

di Napoli Magazine

27/10/2025 - 09:17

"Gli unici dubbi che si hanno su Jannik sono quelli legati alla tenuta fisica in determinati momenti del match, c'è ancora qualcosa da rivedere. In Cina c'erano condizioni molto particolari e Sinner aveva avuto già qualche problema di resistenza in condizioni climatiche difficili. Ieri a Vienna è successa la stessa cosa". Così Diego Nargiso, ex numero 1 del tennis italiano, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul successo di Sinner a Vienna, 22esimo titolo ATP in carriera, il quarto del 2025. "È vero che i campi non sono più così veloci, anche a livello indoor ormai si scambia molto, la partita è durata due ore e mezza. Qualche riflessione la devono fare. Detto questo, guardando i risultati di quest'anno, Sinner vince 4 tornei, perde solo con Alcaraz, perde una partita con Bublik a Halle e un'altra per ritiro. Jannik è un grandissimo campione, ieri ci ha regalato un altro grande successo". Sinner e il no alla Davis: "È molto complicato stare nella testa dei grandi campioni. Se vogliamo guardarla da tifoso della Nazionale - aggiunge Nargiso - personalmente ne ho fatto una ragione della mia carriera, è chiaro che questa decisione lascia l'amaro in bocca. È vero che abbiamo vinto due volte la Davis, ma allo stesso modo avrebbe potuto dire che non è mai troppo vincere due volte la Davis. Con questa frase è come se si fosse liberato dai suoi doveri. Ma non sono doveri, giocare per la Nazionale è un grande piacere. Sicuramente è una grave perdita. Anche perché dobbiamo approfittarne quando abbiamo questi grandi campioni. Dall'altra parte, però, è difficile quando sei un numero 1, bisogna starci in quella posizione per poter capire veramente. È un po' semplicistico dire che tanto una settimana in più o in meno non gli avrebbe cambiato la vita. Quest'anno non ha giocato tanto, ma abbiamo visto i problemi fisici e una settimana in più di preparazione atletica potrebbe rappresentare qualcosa di importante per l'anno successivo e per gli Australian Open". Final Eight a Bologna: "Quest'anno non partiamo da 1-0, però partiamo con una coesione importante di squadra. Musetti - spiega Nargiso - dovrà fare il leader, per lui qualificarsi a Torino sarebbe un traguardo incredibile. I ragazzi devono fare squadra e gruppo, verrà fuori uno spirito diverso. Non puoi più contare sul punto di Jannik, ma i vari Berrettini, Musetti, Cobolli, Arnaldi e Sonego quando vengono chiamati in causa devono cercare di fare la differenza. Sarà una grande prova, è come giocare una finale mondiale e perdi il tuo miglior giocatore. Il doppio sarà fondamentale. Capitan Volandri ha ancora un compito ancora più arduo: scegliere la squadra giusta ogni volta". Sinner può tornare numero 1 già a Parigi?: "Non è impossibile - conclude Nargiso - Ricordiamo che Sinner ha perso tre mesi di tempo quest'anno. Sono due numeri 1 e ci teniamo stretto il nostro Jannik".