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A PAESTUM - Legambiente all'Open Outdoor Experiences – Salone delle Attività all’Aria Aperta per rilanciare il ruolo delle aree protette regionali
27.03.2025 13:00 di Napoli Magazine

Prende il via Venerdì 28 marzo a Paestum “Open Outdoor Experiences – Salone delle Attività all’Aria Aperta”, una tre giorni che intende accendere i riflettori sul patrimonio naturalistico e culturale italiano mediante un nuovo concetto di fruizione turistica basata sulla sostenibilità e accessibilità dei luoghi.

Legambiente sarà presente con uno stand e con tre workshop sulla valorizzazione e l'importanza delle Aree Protette. Il primo appuntamento si svolgerà domani 28 marzo alle ore 12 Sala Ischia dal titolo “Aggiornare la Legge regionale per le aree protette per rilanciare il sistema di tutela e valorizzazione della natura in Campania”. Doppio appuntamento sabato 29 marzo: alle ore 12 Sala Ischia Trent'anni di natura protetta: dai Parchi al progetto APE - Appennino Parco d'Europa; alle ore 16 Open Space Cilento incontro dal titolo “L’impegno di Legambiente per la fruizione sostenibile della fascia costiera: dalla Guida blu al progetto Life Agreenet”. Agli incontri parteciperanno rappresentanti di Legambiente Campania e Legambiente Nazionale, Istituzioni, Enti, Aziende e sarà l'occasione di potersi confrontare con i diversi operatori presenti e partecipare a meeting tenuti da specialisti del settore per approfondimenti tecnico scientifici

“Per le aree protette – commentano Mariateresa Imparato e Antonio Nicoletti, rispettivamente presidente regionale Legambiente e responsabile nazionale Aree Protette-invochiamo da tempo un radicale cambiamento, a partire proprio dai Parchi e dalle riserve regionali che attendono da tempo un reale rilancio per emergere dal generale anonimato in cui si trovano. Non piccoli aggiustamenti, dunque, ma interventi robusti per garantire più dinamismo e affermare la “pratica del parco” nei loro territori perché al momento troppi parchi regionali sono poco incisivi e lontani dalle aspettative per cui sono nati. In questi ultimi anni la riduzione dei finanziamenti regionali, la mancanza di personale, la precarizzazione della governance e l’utilizzo disinvolto dei commissariamenti hanno messo a rischio lo stesso funzionamento ordinario delle aree protette regionali, e troppo spesso gli adempimenti fissati dalle direttive comunitarie sono stati disattesi. Le aree protette regionali campane sono rimaste per troppo tempo una incompiuta, perché mancavano governance adeguate, con poche risorse ordinarie in grado di garantire piante organiche stabili, una pianificazione ordinaria e una programmazione condivisa con i territori. In occasione dell'appuntamento di Paestum , dove festeggeremo anche i 30 anni dell'istituzione del Parco del Vesuvio e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del progetto APE, Appennino Parco d'Europa-- concludono i due rappresentanti di Legambiente -presenteremo delle proposte per il rilancio delle aree protette in Campania che deve passare necessariamente da una rinnovata centralità che devono assumere nelle attività di tutela del capitale naturale, per il sostegno allo sviluppo sostenibile per le comunità locali a partire da quelle più interne e marginali. Proposte che vanno nella direzione di realizzare un modello che sappia ben combinare l’integrità dei luoghi e la loro tutela a una corretta fruizione e valorizzazione anche a vantaggio delle comunità locali. Coniugare le strategie di conservazione della biodiversità con le opportunità che offrono le attività di settori economici che hanno un grande rilievo per l’economia della Campania (agricoltura, allevamento, pesca, foreste, turismo, artigianato, produzioni tipiche…) deve essere la scommessa che si può vincere. “

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A PAESTUM - Legambiente all'Open Outdoor Experiences – Salone delle Attività all’Aria Aperta per rilanciare il ruolo delle aree protette regionali

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27/03/2025 - 13:00

Prende il via Venerdì 28 marzo a Paestum “Open Outdoor Experiences – Salone delle Attività all’Aria Aperta”, una tre giorni che intende accendere i riflettori sul patrimonio naturalistico e culturale italiano mediante un nuovo concetto di fruizione turistica basata sulla sostenibilità e accessibilità dei luoghi.

Legambiente sarà presente con uno stand e con tre workshop sulla valorizzazione e l'importanza delle Aree Protette. Il primo appuntamento si svolgerà domani 28 marzo alle ore 12 Sala Ischia dal titolo “Aggiornare la Legge regionale per le aree protette per rilanciare il sistema di tutela e valorizzazione della natura in Campania”. Doppio appuntamento sabato 29 marzo: alle ore 12 Sala Ischia Trent'anni di natura protetta: dai Parchi al progetto APE - Appennino Parco d'Europa; alle ore 16 Open Space Cilento incontro dal titolo “L’impegno di Legambiente per la fruizione sostenibile della fascia costiera: dalla Guida blu al progetto Life Agreenet”. Agli incontri parteciperanno rappresentanti di Legambiente Campania e Legambiente Nazionale, Istituzioni, Enti, Aziende e sarà l'occasione di potersi confrontare con i diversi operatori presenti e partecipare a meeting tenuti da specialisti del settore per approfondimenti tecnico scientifici

“Per le aree protette – commentano Mariateresa Imparato e Antonio Nicoletti, rispettivamente presidente regionale Legambiente e responsabile nazionale Aree Protette-invochiamo da tempo un radicale cambiamento, a partire proprio dai Parchi e dalle riserve regionali che attendono da tempo un reale rilancio per emergere dal generale anonimato in cui si trovano. Non piccoli aggiustamenti, dunque, ma interventi robusti per garantire più dinamismo e affermare la “pratica del parco” nei loro territori perché al momento troppi parchi regionali sono poco incisivi e lontani dalle aspettative per cui sono nati. In questi ultimi anni la riduzione dei finanziamenti regionali, la mancanza di personale, la precarizzazione della governance e l’utilizzo disinvolto dei commissariamenti hanno messo a rischio lo stesso funzionamento ordinario delle aree protette regionali, e troppo spesso gli adempimenti fissati dalle direttive comunitarie sono stati disattesi. Le aree protette regionali campane sono rimaste per troppo tempo una incompiuta, perché mancavano governance adeguate, con poche risorse ordinarie in grado di garantire piante organiche stabili, una pianificazione ordinaria e una programmazione condivisa con i territori. In occasione dell'appuntamento di Paestum , dove festeggeremo anche i 30 anni dell'istituzione del Parco del Vesuvio e del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del progetto APE, Appennino Parco d'Europa-- concludono i due rappresentanti di Legambiente -presenteremo delle proposte per il rilancio delle aree protette in Campania che deve passare necessariamente da una rinnovata centralità che devono assumere nelle attività di tutela del capitale naturale, per il sostegno allo sviluppo sostenibile per le comunità locali a partire da quelle più interne e marginali. Proposte che vanno nella direzione di realizzare un modello che sappia ben combinare l’integrità dei luoghi e la loro tutela a una corretta fruizione e valorizzazione anche a vantaggio delle comunità locali. Coniugare le strategie di conservazione della biodiversità con le opportunità che offrono le attività di settori economici che hanno un grande rilievo per l’economia della Campania (agricoltura, allevamento, pesca, foreste, turismo, artigianato, produzioni tipiche…) deve essere la scommessa che si può vincere. “