È stato firmato quest’oggi, il protocollo d’intesa tra la Corte d’Appello di Napoli, la Procura Generale presso la Corte d’Appello e la Cooperativa Sociale E.V.A., per realizzare un osservatorio distrettuale sul fenomeno della violenza di genere e sulla violenza domestica.
L’iniziativa intende raggiungere un sistema integrato ed efficace di protezione delle donne e dei minori che si rivolgono alla giustizia, alle forze dell'ordine o ai servizi territoriali al fine di evitare la vittimizzazione secondaria, tutelare i diritti, incidere sulla prevenzione del fenomeno.
L’Osservatorio effettuerà, fra l’altro, un costante monitoraggio della normativa, e delle sue applicazioni, la raccolta e diffusione di buone prassi modelli organizzativi e metodologie di lavoro, lo scambio e l’incremento di competenze specifiche e la promozione della formazione pluridisciplinare.
Fra gli obiettivi dell’intesa, c’è il coinvolgimento di enti ed organizzazioni, per costituire un coordinamento permanente fra tutti gli attori territoriali che intervengono nella prevenzione e contrasto della violenza di genere, sino all’istituzione di un Tavolo tecnico permanente di concertazione.
La Presidente della Corte d’Appello di Napoli Maria Rosaria Covelli, ha sottolineato che: “La violenza si manifesta in molte forme: fisica, psicologica, economica, domestica. Nessuna di queste può essere tollerata o giustificata. Le vittime restano intrappolate in situazioni di paura e isolamento, convinte di non avere alternative o supporto.
Questo protocollo rappresenta un importante punto di partenza a difesa delle donne che, purtroppo sempre più spesso, sono vittime di situazioni che ne segnano irrimediabilmente l’esistenza. È fondamentale trovare la giusta sinergia fra attori istituzionali per creare una rete efficace, in primo luogo a livello distrettuale – attraverso il lavoro degli Uffici giudiziari da sempre sensibili sul tema - in grado di intercettare tempestivamente ambiti di malessere, difficoltà e di sopraffazione che si manifestano innanzitutto in contesti familiari e affettivi. Dobbiamo costruire insieme, anche con soggetti come la Cooperativa E.V.A, percorsi di protezione, ascolto, accoglienza e formazione”.
“Al di là delle funzioni di vigilanza rispetto agli uffici giudiziari del distretto che ci compete per legge – ha commentato il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, Aldo Policastro, che ha fortemente voluto la firma dell’accordo - riteniamo strategica la possibilità di strutturare un intervento sistemico e globale attraverso il confronto, la cooperazione, la formazione degli operatori. L’Osservatorio che nasce oggi sarà il luogo di coordinamento stabile con le otto Procure, i Tribunali, le forze dell’ordine e tutti gli attori dei servizi pubblici e dei centri specializzati privati che intervengono sul tema della violenza di genere”.
Daniela Santarpia, presidente della Cooperativa E.V.A.: “Quando denunciano gli abusi subiti e dunque chiedono aiuto per uscire da una situazione di violenza, le donne vivono una condizione di grande criticità. Nonostante i grandi cambiamenti del sistema normativo, chi le ascolta spesso non ha adeguate competenze tecniche per accoglierle. Così si assiste ancora a un inconsapevole spostamento di responsabilità dall’autore di violenza alla vittima e all’attivazione di comportamenti che generano vittimizzazione secondaria”.
di Napoli Magazine
05/03/2025 - 14:34
È stato firmato quest’oggi, il protocollo d’intesa tra la Corte d’Appello di Napoli, la Procura Generale presso la Corte d’Appello e la Cooperativa Sociale E.V.A., per realizzare un osservatorio distrettuale sul fenomeno della violenza di genere e sulla violenza domestica.
L’iniziativa intende raggiungere un sistema integrato ed efficace di protezione delle donne e dei minori che si rivolgono alla giustizia, alle forze dell'ordine o ai servizi territoriali al fine di evitare la vittimizzazione secondaria, tutelare i diritti, incidere sulla prevenzione del fenomeno.
L’Osservatorio effettuerà, fra l’altro, un costante monitoraggio della normativa, e delle sue applicazioni, la raccolta e diffusione di buone prassi modelli organizzativi e metodologie di lavoro, lo scambio e l’incremento di competenze specifiche e la promozione della formazione pluridisciplinare.
Fra gli obiettivi dell’intesa, c’è il coinvolgimento di enti ed organizzazioni, per costituire un coordinamento permanente fra tutti gli attori territoriali che intervengono nella prevenzione e contrasto della violenza di genere, sino all’istituzione di un Tavolo tecnico permanente di concertazione.
La Presidente della Corte d’Appello di Napoli Maria Rosaria Covelli, ha sottolineato che: “La violenza si manifesta in molte forme: fisica, psicologica, economica, domestica. Nessuna di queste può essere tollerata o giustificata. Le vittime restano intrappolate in situazioni di paura e isolamento, convinte di non avere alternative o supporto.
Questo protocollo rappresenta un importante punto di partenza a difesa delle donne che, purtroppo sempre più spesso, sono vittime di situazioni che ne segnano irrimediabilmente l’esistenza. È fondamentale trovare la giusta sinergia fra attori istituzionali per creare una rete efficace, in primo luogo a livello distrettuale – attraverso il lavoro degli Uffici giudiziari da sempre sensibili sul tema - in grado di intercettare tempestivamente ambiti di malessere, difficoltà e di sopraffazione che si manifestano innanzitutto in contesti familiari e affettivi. Dobbiamo costruire insieme, anche con soggetti come la Cooperativa E.V.A, percorsi di protezione, ascolto, accoglienza e formazione”.
“Al di là delle funzioni di vigilanza rispetto agli uffici giudiziari del distretto che ci compete per legge – ha commentato il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello, Aldo Policastro, che ha fortemente voluto la firma dell’accordo - riteniamo strategica la possibilità di strutturare un intervento sistemico e globale attraverso il confronto, la cooperazione, la formazione degli operatori. L’Osservatorio che nasce oggi sarà il luogo di coordinamento stabile con le otto Procure, i Tribunali, le forze dell’ordine e tutti gli attori dei servizi pubblici e dei centri specializzati privati che intervengono sul tema della violenza di genere”.
Daniela Santarpia, presidente della Cooperativa E.V.A.: “Quando denunciano gli abusi subiti e dunque chiedono aiuto per uscire da una situazione di violenza, le donne vivono una condizione di grande criticità. Nonostante i grandi cambiamenti del sistema normativo, chi le ascolta spesso non ha adeguate competenze tecniche per accoglierle. Così si assiste ancora a un inconsapevole spostamento di responsabilità dall’autore di violenza alla vittima e all’attivazione di comportamenti che generano vittimizzazione secondaria”.