"Conte sta andando oltre ogni più rosea previsione", si legge su La Gazzetta dello Sport che si sofferma ed elogia il lavoro dell'allenatore del Napoli: "Vero, il suo ingaggio vale di per sé un cambio di rotta immediato e un ritorno alla competitività. Però non era facile ricostruire così velocemente dalle macerie. Spalletti vinse al secondo anno, riuscendo a convincere il gruppo rivoluzionato dagli addii di Insigne, Mertens e Koulibaly e dagli arrivi di Kvaratskhelia, Kim, Simeone e Raspadori, a poter andare a dominare su tutti i campi rimanendo uniti e cercando di imporre sempre la propria filosofia alla ricerca della bellezza. Antonio, invece, è lì a giocarsela dopo appena sette mesi di lavoro, dopo un’altra – e assai più complessa – rivoluzione", si legge sul quotidiano.
di Napoli Magazine
06/03/2025 - 09:05
"Conte sta andando oltre ogni più rosea previsione", si legge su La Gazzetta dello Sport che si sofferma ed elogia il lavoro dell'allenatore del Napoli: "Vero, il suo ingaggio vale di per sé un cambio di rotta immediato e un ritorno alla competitività. Però non era facile ricostruire così velocemente dalle macerie. Spalletti vinse al secondo anno, riuscendo a convincere il gruppo rivoluzionato dagli addii di Insigne, Mertens e Koulibaly e dagli arrivi di Kvaratskhelia, Kim, Simeone e Raspadori, a poter andare a dominare su tutti i campi rimanendo uniti e cercando di imporre sempre la propria filosofia alla ricerca della bellezza. Antonio, invece, è lì a giocarsela dopo appena sette mesi di lavoro, dopo un’altra – e assai più complessa – rivoluzione", si legge sul quotidiano.