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G7 CULTURA - De Luca: "La cultura apre la strada verso il rispetto reciproco"
21.09.2024 10:52 di Napoli Magazine

"La cultura è analisi della realtà, è confronto con altri mondi. La cultura apre la strada verso il rispetto reciproco, il dialogo". Ad affermarlo è stato il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua tradizionale diretta del venerdì in onda sui suoi canali social. Il governatore ha parlato del G7 della Cultura in corso a Napoli: "Ieri - ha detto - ho avuto modo di dire, dopo l'intervento del ministro della Cultura Giuli, che si è presentato in maniera molto garbata e civile, che la cultura ha un compito importante: non si deve pensare solo alla programmazione di eventi, ma la cultura ha il compito di dare anima ai Paesi democratici, di affermare i valori. Stiamo diventato cinici, indifferenti al sangue, alla morte, al massacro dei più deboli. Con questo passo rischiamo un conflitto mondiale. Auguriamoci che la cultura ci consenta di fermarci a riflettere, a maturare anticorpi ai rischi della guerra, oggi purtroppo un pericolo reale".

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G7 CULTURA - De Luca: "La cultura apre la strada verso il rispetto reciproco"

di Napoli Magazine

21/09/2024 - 10:52

"La cultura è analisi della realtà, è confronto con altri mondi. La cultura apre la strada verso il rispetto reciproco, il dialogo". Ad affermarlo è stato il presidente della giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della sua tradizionale diretta del venerdì in onda sui suoi canali social. Il governatore ha parlato del G7 della Cultura in corso a Napoli: "Ieri - ha detto - ho avuto modo di dire, dopo l'intervento del ministro della Cultura Giuli, che si è presentato in maniera molto garbata e civile, che la cultura ha un compito importante: non si deve pensare solo alla programmazione di eventi, ma la cultura ha il compito di dare anima ai Paesi democratici, di affermare i valori. Stiamo diventato cinici, indifferenti al sangue, alla morte, al massacro dei più deboli. Con questo passo rischiamo un conflitto mondiale. Auguriamoci che la cultura ci consenta di fermarci a riflettere, a maturare anticorpi ai rischi della guerra, oggi purtroppo un pericolo reale".