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GOVERNO - Confeuro, Tiso: "Due anni di Meloni e le sfide per l'agricoltura"
23.10.2024 13:30 di Napoli Magazine

In una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, afferma: “A due anni dall'inizio dell’esecutivo Meloni, Confeuro intende fare un bilancio delle politiche agricole e delle sfide che hanno caratterizzato questo periodo storico, evidenziando il positivo impegno su molti fronti legati al settore primario, ma ribadendo al contempo la necessità di un'azione più incisiva per tutelare i piccoli e medi agricoltori italiani. A nostro giudizio, infatti, il settore agricolo ha vissuto due anni movimentati, complessi e delicati, segnati da tre eventi di grande rilevanza: la protesta dei trattori contro la UE, che ha evidenziato il crescente malcontento tra gli agricoltori riguardo le politiche europee e l’incremento dei costi di produzione, collegato anche allo scoppio del conflitto russo-ucraino; le elezioni e il rinnovo delle istituzioni europee, che rappresentano un momento di speranza per ridiscutere le linee guida della Pac; e il G7 a Ortigia, dove l’agricoltura è stata grande protagonista, con particolare attenzione alle sfide climatiche e alla sostenibilità. Tuttavia, è fondamentale che le dichiarazioni d’intenti si trasformino in politiche concrete che supportino gli agricoltori italiani nel passaggio verso un’agricoltura più sostenibile, senza gravare sui costi di produzione. In tal senso, Confeuro auspica che l’Italia, sotto la guida del governo Meloni, possa giocare un ruolo attivo in Europa per promuovere una riforma che rispecchi meglio le esigenze del settore agricolo italiano. Come detto, riconosciamo l’impegno di Palazzo Chigi su questi fronti, ma riteniamo che nei prossimi anni sia necessario un maggiore coraggio. L'Italia deve battersi in Europa per una Pac che non penalizzi i piccoli e medi agricoltori, per una Pac che abbia nuovi pilastri, come quello del reddito agricolo e di importanti interventi assicurativi. Insomma, il nostro settore primario ha bisogno di politiche che ne valorizzino il ruolo centrale nella società e le prossime azioni saranno decisive per correggere la rotta e portare in Europa una voce più forte a difesa dei nostri piccoli e medi produttori”.

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GOVERNO - Confeuro, Tiso: "Due anni di Meloni e le sfide per l'agricoltura"

di Napoli Magazine

23/10/2024 - 13:30

In una nota stampa, Andrea Tiso, presidente nazionale Confeuro, la Confederazione degli Agricoltori Europei e del Mondo, afferma: “A due anni dall'inizio dell’esecutivo Meloni, Confeuro intende fare un bilancio delle politiche agricole e delle sfide che hanno caratterizzato questo periodo storico, evidenziando il positivo impegno su molti fronti legati al settore primario, ma ribadendo al contempo la necessità di un'azione più incisiva per tutelare i piccoli e medi agricoltori italiani. A nostro giudizio, infatti, il settore agricolo ha vissuto due anni movimentati, complessi e delicati, segnati da tre eventi di grande rilevanza: la protesta dei trattori contro la UE, che ha evidenziato il crescente malcontento tra gli agricoltori riguardo le politiche europee e l’incremento dei costi di produzione, collegato anche allo scoppio del conflitto russo-ucraino; le elezioni e il rinnovo delle istituzioni europee, che rappresentano un momento di speranza per ridiscutere le linee guida della Pac; e il G7 a Ortigia, dove l’agricoltura è stata grande protagonista, con particolare attenzione alle sfide climatiche e alla sostenibilità. Tuttavia, è fondamentale che le dichiarazioni d’intenti si trasformino in politiche concrete che supportino gli agricoltori italiani nel passaggio verso un’agricoltura più sostenibile, senza gravare sui costi di produzione. In tal senso, Confeuro auspica che l’Italia, sotto la guida del governo Meloni, possa giocare un ruolo attivo in Europa per promuovere una riforma che rispecchi meglio le esigenze del settore agricolo italiano. Come detto, riconosciamo l’impegno di Palazzo Chigi su questi fronti, ma riteniamo che nei prossimi anni sia necessario un maggiore coraggio. L'Italia deve battersi in Europa per una Pac che non penalizzi i piccoli e medi agricoltori, per una Pac che abbia nuovi pilastri, come quello del reddito agricolo e di importanti interventi assicurativi. Insomma, il nostro settore primario ha bisogno di politiche che ne valorizzino il ruolo centrale nella società e le prossime azioni saranno decisive per correggere la rotta e portare in Europa una voce più forte a difesa dei nostri piccoli e medi produttori”.