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IL MESSAGGIO - Papa Francesco ad Ajaccio: "Insieme per il bene comune"
15.12.2024 13:30 di Napoli Magazine

Il Papa, nel tragitto dall'aeroporto di Ajaccio al Palazzo dei Congressi, dove si svolgerà il primo evento di questa sua visita apostolica in Corsica, si è fermato al Battistero di Saint-Jean, risalente al VI secolo e ritrovato nel 2005 durante gli scavi per un parcheggio. Una grande folla saluta il Pontefice per le strade; in Corsica oltre l'80 per cento degli abitanti sono cattolici. È importante "considerare il patrimonio religioso-artistico-custode delle tante civiltà affacciate sul Mare Nostrum che, nonostante le vicende storiche, hanno custodito con cura l'eredità spirituale consegnata dai loro padri nella fede". Lo scrive il Papa nel telegramma al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la sua partenza per Ajaccio. "Auspico che tale singolare evento - sottolinea ancora il Papa riferendosi al convegno sulla religiosità popolare che lui stesso chiuderà in Corsica - possa suscitare un maggiore interesse a riscoprire il desiderio di attingere ai sani valori che hanno forgiato uomini e donne, affinché nel dialogo fecondo tra le religioni, le istituzioni politiche e il mondo del sapere, si promuova il rispetto delle proprie radici, la libertà di testimoniare il proprio credo e la responsabilità per il futuro". Il Papa saluta Mattarella "con fervidi voti di bene per la diletta Italia". Durante il volo verso la Corsica il Papa ha ricevuto l'immagine distrutta di un angelo (senza testa e ali) che si trova nella parrocchia di Picanya (Valencia), la più danneggiata dell'intera diocesi dall'alluvione. A consegnare l'immagine la giornalista spagnola Eva Fernandez di Cope. Il vicario episcopale di Valencia, Jesus Corbi, ha accompagnato l'immagine con una lettera in cui spiega al Papa che gli viene consegnata quella immagine "in memoria di coloro che sono morti in questa alluvione". Occorre una "cittadinanza costruttiva" dei cristiani, affinché "nel fare il bene, i credenti possono ritrovarsi in un cammino condiviso anche con le istituzioni laiche, civili e politiche, per lavorare insieme al servizio di ogni persona, a partire dagli ultimi". Lo ha detto il Papa ad Ajaccio sottolineando "la necessità che si sviluppi un concetto di laicità non statico e ingessato, ma evolutivo e dinamico, capace di adattarsi a situazioni diverse o impreviste, e di promuovere una costante collaborazione tra autorità civili ed ecclesiastiche per il bene dell'intera collettività, rimanendo ciascuno nei limiti delle proprie competenze e del proprio spazio".

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IL MESSAGGIO - Papa Francesco ad Ajaccio: "Insieme per il bene comune"

di Napoli Magazine

15/12/2024 - 13:30

Il Papa, nel tragitto dall'aeroporto di Ajaccio al Palazzo dei Congressi, dove si svolgerà il primo evento di questa sua visita apostolica in Corsica, si è fermato al Battistero di Saint-Jean, risalente al VI secolo e ritrovato nel 2005 durante gli scavi per un parcheggio. Una grande folla saluta il Pontefice per le strade; in Corsica oltre l'80 per cento degli abitanti sono cattolici. È importante "considerare il patrimonio religioso-artistico-custode delle tante civiltà affacciate sul Mare Nostrum che, nonostante le vicende storiche, hanno custodito con cura l'eredità spirituale consegnata dai loro padri nella fede". Lo scrive il Papa nel telegramma al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dopo la sua partenza per Ajaccio. "Auspico che tale singolare evento - sottolinea ancora il Papa riferendosi al convegno sulla religiosità popolare che lui stesso chiuderà in Corsica - possa suscitare un maggiore interesse a riscoprire il desiderio di attingere ai sani valori che hanno forgiato uomini e donne, affinché nel dialogo fecondo tra le religioni, le istituzioni politiche e il mondo del sapere, si promuova il rispetto delle proprie radici, la libertà di testimoniare il proprio credo e la responsabilità per il futuro". Il Papa saluta Mattarella "con fervidi voti di bene per la diletta Italia". Durante il volo verso la Corsica il Papa ha ricevuto l'immagine distrutta di un angelo (senza testa e ali) che si trova nella parrocchia di Picanya (Valencia), la più danneggiata dell'intera diocesi dall'alluvione. A consegnare l'immagine la giornalista spagnola Eva Fernandez di Cope. Il vicario episcopale di Valencia, Jesus Corbi, ha accompagnato l'immagine con una lettera in cui spiega al Papa che gli viene consegnata quella immagine "in memoria di coloro che sono morti in questa alluvione". Occorre una "cittadinanza costruttiva" dei cristiani, affinché "nel fare il bene, i credenti possono ritrovarsi in un cammino condiviso anche con le istituzioni laiche, civili e politiche, per lavorare insieme al servizio di ogni persona, a partire dagli ultimi". Lo ha detto il Papa ad Ajaccio sottolineando "la necessità che si sviluppi un concetto di laicità non statico e ingessato, ma evolutivo e dinamico, capace di adattarsi a situazioni diverse o impreviste, e di promuovere una costante collaborazione tra autorità civili ed ecclesiastiche per il bene dell'intera collettività, rimanendo ciascuno nei limiti delle proprie competenze e del proprio spazio".