Alessandro Gassmann, attore e regista, ha pubblicato su Instagram un suo lungo pensiero in occasione del suo sessantesimo compleanno: "Sono nato il 24 febbraio del 1965, quindi ho sessant'anni. Tante cose sono successe nel corso di questi anni, incontri, delusioni, errori, successi, ma soprattutto tante persone ho incontrato.Il mio mestiere consiste nell'osservare la vita e, attraverso il corpo, le espressioni e la voce, riuscire a fingere di essere altro convincendo di questo chi ha l'interesse di seguirmi. Un attore deve osservare le vite degli altri, interpretarle, cercare di immaginarle e creare emozioni. Così facendo si diventa osservatori privilegiati,perchè solo noi attori abbiamo la possibilità di vivere tante volte senza incorrere nei pericoli della realtà. Facco questo da 42 anni, intanto sono diventato anche regista e sceneggiatore, ho cominciato a 18, sono invecchiato con i miei personaggi che nei decenni si sono trasformati, come del resto la società. Le trasformazioni alle quali abbiamo assistito, e che immagino continueranno a susseguirsi, hanno avuto una accelerazione fortissima con l'avvento dei social che, come osserviamo, hanno creato generazioni di giovani che vivono, pensano, si informano in modo lontanissimo rispetto a chi li ha preceduti. La distanza tra la mia generazione e i nostri figli è immensamente più grande di quella che esisteva tra noi ed i nostri genitori. Non posso nascondere una profonda preoccupazione per ciò che immagino sarà il futuro di mio figlio sul nostro unico pianeta quando non sarò più in giro a rompere le scatole. Cambiamento climatico, le guerre, la sovrappopolazione e tutto quello a cui assistiamo spaventati. I pessimi risultati che la mia generazione e quelle che la hanno preceduta hanno prodotto, ci rendono tutti, a partire da me, responsabili per quello che sarà il futuro che verrà. Il mio carattere e la mia educazione non mi permettono di voltarmi dall'altra parte e godermi ciò che personalmente ho conquistato e che mi garantisce una terza parte della vita tranquilla, senza problemi economici e in sicurezza. Penso che questo sia davvero il momento nel quale chi ha più del necessario si occupi di chi non può andare avanti, di chi è spaventato, disinformato. La situazione si presenta schematizzando in questo modo: i super ricchi del pianeta sono entrati in contatto con la politica ed indicano le azioni da fare. Ci troviamo a vivere qualcosa di completamente nuovo e diverso rispetto a quelle che sono state le dittature del passato. Il potere che questi oligarchi sviluppano è doppio rispetto a quello dei tiranni passati, perchè non solo governano ma mirano ad impossessarsi della ricchezza globale, creando sempre più differenze e lasciando chi era già in difficoltà senza nulla, nella disperazione. La disinformazione e le fake news hanno un potere devastante su una popolazione sempre più ignorante ch ha perso la capacità di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso e fa paura. Quello che vorrei riuscire a fare fino a quando sarò in giro, è cercare di ritrovare una umanità che sono convinto sia naturalmente presente in ognuno di noi, tornare ad apprezzare il lavoro più del risultato, considerare le persone per ciò che danno più che per ciò che hanno. Dobbiamo tornare a praticare la gentilezza, riprenderci per mano, ascoltarci. Auguro a tutti voi dolcezza e vi ringrazio dal profondo del mio cuore per l'attenzione che mi avete riservato fin qui in questi 42 anni di lavoro e per le ispirazioni che ognuno di voi mi ha dato per inventare storie e creare emozioni. Grazie".
di Napoli Magazine
24/02/2025 - 18:07
Alessandro Gassmann, attore e regista, ha pubblicato su Instagram un suo lungo pensiero in occasione del suo sessantesimo compleanno: "Sono nato il 24 febbraio del 1965, quindi ho sessant'anni. Tante cose sono successe nel corso di questi anni, incontri, delusioni, errori, successi, ma soprattutto tante persone ho incontrato.Il mio mestiere consiste nell'osservare la vita e, attraverso il corpo, le espressioni e la voce, riuscire a fingere di essere altro convincendo di questo chi ha l'interesse di seguirmi. Un attore deve osservare le vite degli altri, interpretarle, cercare di immaginarle e creare emozioni. Così facendo si diventa osservatori privilegiati,perchè solo noi attori abbiamo la possibilità di vivere tante volte senza incorrere nei pericoli della realtà. Facco questo da 42 anni, intanto sono diventato anche regista e sceneggiatore, ho cominciato a 18, sono invecchiato con i miei personaggi che nei decenni si sono trasformati, come del resto la società. Le trasformazioni alle quali abbiamo assistito, e che immagino continueranno a susseguirsi, hanno avuto una accelerazione fortissima con l'avvento dei social che, come osserviamo, hanno creato generazioni di giovani che vivono, pensano, si informano in modo lontanissimo rispetto a chi li ha preceduti. La distanza tra la mia generazione e i nostri figli è immensamente più grande di quella che esisteva tra noi ed i nostri genitori. Non posso nascondere una profonda preoccupazione per ciò che immagino sarà il futuro di mio figlio sul nostro unico pianeta quando non sarò più in giro a rompere le scatole. Cambiamento climatico, le guerre, la sovrappopolazione e tutto quello a cui assistiamo spaventati. I pessimi risultati che la mia generazione e quelle che la hanno preceduta hanno prodotto, ci rendono tutti, a partire da me, responsabili per quello che sarà il futuro che verrà. Il mio carattere e la mia educazione non mi permettono di voltarmi dall'altra parte e godermi ciò che personalmente ho conquistato e che mi garantisce una terza parte della vita tranquilla, senza problemi economici e in sicurezza. Penso che questo sia davvero il momento nel quale chi ha più del necessario si occupi di chi non può andare avanti, di chi è spaventato, disinformato. La situazione si presenta schematizzando in questo modo: i super ricchi del pianeta sono entrati in contatto con la politica ed indicano le azioni da fare. Ci troviamo a vivere qualcosa di completamente nuovo e diverso rispetto a quelle che sono state le dittature del passato. Il potere che questi oligarchi sviluppano è doppio rispetto a quello dei tiranni passati, perchè non solo governano ma mirano ad impossessarsi della ricchezza globale, creando sempre più differenze e lasciando chi era già in difficoltà senza nulla, nella disperazione. La disinformazione e le fake news hanno un potere devastante su una popolazione sempre più ignorante ch ha perso la capacità di distinguere ciò che è vero da ciò che è falso e fa paura. Quello che vorrei riuscire a fare fino a quando sarò in giro, è cercare di ritrovare una umanità che sono convinto sia naturalmente presente in ognuno di noi, tornare ad apprezzare il lavoro più del risultato, considerare le persone per ciò che danno più che per ciò che hanno. Dobbiamo tornare a praticare la gentilezza, riprenderci per mano, ascoltarci. Auguro a tutti voi dolcezza e vi ringrazio dal profondo del mio cuore per l'attenzione che mi avete riservato fin qui in questi 42 anni di lavoro e per le ispirazioni che ognuno di voi mi ha dato per inventare storie e creare emozioni. Grazie".