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LE MOTIVAZIONI - Ergastolo a Turetta, i giudici: le 75 coltellate a Giulia non sono segno di crudeltà ma conseguenza dell'inesperienza
08.04.2025 22:40 di Napoli Magazine

La dinamica dell'omicidio di Giulia Cecchettin non permette di "desumere con certezza, e al di là di ogni ragionevole dubbio", che Filippo Turetta volesse "infliggere alla vittima sofferenze gratuite e aggiuntive", e "non è a tal fine valorizzabile, di per se, il numero di coltellate inferte". Lo spiega la Corte D'Assise di Venezia, nella motivazioni con cui ha escluso l'aggravante della crudeltà per la condanna all'ergastolo dell'omicida. Per i giudici, aver inferto 75 coltellate non sarebbe stato "un modo per crudelmente infierire o per fare scempio della vittima", ma "conseguenza della inesperienza e della inabilità" di Turetta.

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LE MOTIVAZIONI - Ergastolo a Turetta, i giudici: le 75 coltellate a Giulia non sono segno di crudeltà ma conseguenza dell'inesperienza

di Napoli Magazine

08/04/2025 - 22:40

La dinamica dell'omicidio di Giulia Cecchettin non permette di "desumere con certezza, e al di là di ogni ragionevole dubbio", che Filippo Turetta volesse "infliggere alla vittima sofferenze gratuite e aggiuntive", e "non è a tal fine valorizzabile, di per se, il numero di coltellate inferte". Lo spiega la Corte D'Assise di Venezia, nella motivazioni con cui ha escluso l'aggravante della crudeltà per la condanna all'ergastolo dell'omicida. Per i giudici, aver inferto 75 coltellate non sarebbe stato "un modo per crudelmente infierire o per fare scempio della vittima", ma "conseguenza della inesperienza e della inabilità" di Turetta.