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NEWS - I pro-Pal celebrano il 7 ottobre, scontri e idranti a Bologna, corteo anche a Torino
07.10.2025 22:21 di Napoli Magazine
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Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. Nonostante i divieti. Alcune centinaia di manifestanti pro-Pal sono scesi in piazza a Torino e Bologna per celebrare la strage del 7 ottobre, rispondendo all'appello dei Giovani Palestinesi. E proprio a Bologna si sono verificati scontri in serata tra i manifestanti e le forze dell'ordine in Via Rizzoli, poco fuori Piazza Maggiore. Gli agenti hanno usato anche gli idranti per disperdere i giovani accorsi in Piazza del Nettuno, nonostante i divieti. La polizia ha fatto ricorso anche ad un paio di cariche. Le aree erano già state cinturate da un massiccio dispiegamento delle forze dell'ordine che avevano avuto precise indicazioni di contenere gli eccessi. In mattinata l'appello del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a "non macchiare la ricorrenza di una grande tragedia". Ma la 'celebrazione' si è svolta a Torino, a piazza Castello e a Bologna, a piazza del Nettuno. I volantini delle mobilitazioni parlavano chiaro: 'Viva il sette di ottobre, viva la resistenza palestinese'. In serata le due piazze si sono riempite di persone con bandiere, megafoni e kefiah al collo. Gli slogan: 'Palestina libera dal fiume fino al mare' ed invettive contro "l'entità sionista". C'è stato quindi un cinturamento delle aree da parte delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che ad un certo punto ha impedito ulteriori ingressi, tra le urla degli attivisti. "Vergogna, ci impediscono di manifestare", hanno gridato. Dopo avere attraversato una parte del quartiere Barriera di Milano alla periferia Nord di Torino, il serpentone dei Pro Pal a questo punto formato da almeno seimila persone ha fatto dietrofront e sta ritornando verso il centro della città, da dove era partito poco meno di due ore fa. Fanno parte del corteo, organizzato dal coordinamento Torino per Gaza, centri sociali, anarchici, movimento antagonista e sindacalismo di base. Finora non si sono registrate tensioni. Lungo il percorso molte persone si sono affacciate ai balconi delle case, hanno applaudito e alcuni hanno sventolato bandiere palestinesi. La giornata arriva in un periodo molto caldo sul fronte dell'ordine pubblico dopo le grandi manifestazioni - con scontri di piazza - della settimana scorsa. Sui circa 200 obiettivi sensibili israeliani le misure di tutela sono state elevate ai massimi livelli: quartieri, sinagoghe, rappresentanze diplomatiche, negozi, sedi di compagnie aeree. Piantedosi non ha nascosto che il 7 ottobre è "una giornata che preoccupa" per le iniziative annunciate. "Poi - ha aggiunto - confido sempre che possa prevalere il buonsenso e confido soprattutto nell'attività anche preventiva che riescono a fare le forze dell'ordine". C'è infatti un attento monitoraggio degli ambienti antagonisti, anarchici e pro-Pal duri, da cui provengono i gruppi di incappucciati che nei giorni scorsi hanno inscenato una guerriglia urbana in diversi centri, favoriti dai grandi numeri dei partecipanti alle manifestazioni. La commemorazione ufficiale del 7 ottobre da parte dele comunità ebraiche è stata rinviata a domenica 12 ottobre, per rispetto della festività di Sukkot e si svolgerà a Roma alla presenza di autorità politiche e rappresentanti istituzionali. In mattinata in piazza San Carlo a Milano c'è stato un flash mob per ricordare le vittime del massacro, mentre l'associazione Setteottobre ha lanciato una campagna di comunicazione con le foto della strage, attraverso un Qr sul suo sito, "per non dimenticare l'orrore del massacro perpetrato dai terroristi islamici e contrastare l'odio che permea le piazze e il dibattito pubblico".

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NEWS - I pro-Pal celebrano il 7 ottobre, scontri e idranti a Bologna, corteo anche a Torino

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07/10/2025 - 22:21

Lo avevano annunciato e lo hanno fatto. Nonostante i divieti. Alcune centinaia di manifestanti pro-Pal sono scesi in piazza a Torino e Bologna per celebrare la strage del 7 ottobre, rispondendo all'appello dei Giovani Palestinesi. E proprio a Bologna si sono verificati scontri in serata tra i manifestanti e le forze dell'ordine in Via Rizzoli, poco fuori Piazza Maggiore. Gli agenti hanno usato anche gli idranti per disperdere i giovani accorsi in Piazza del Nettuno, nonostante i divieti. La polizia ha fatto ricorso anche ad un paio di cariche. Le aree erano già state cinturate da un massiccio dispiegamento delle forze dell'ordine che avevano avuto precise indicazioni di contenere gli eccessi. In mattinata l'appello del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi a "non macchiare la ricorrenza di una grande tragedia". Ma la 'celebrazione' si è svolta a Torino, a piazza Castello e a Bologna, a piazza del Nettuno. I volantini delle mobilitazioni parlavano chiaro: 'Viva il sette di ottobre, viva la resistenza palestinese'. In serata le due piazze si sono riempite di persone con bandiere, megafoni e kefiah al collo. Gli slogan: 'Palestina libera dal fiume fino al mare' ed invettive contro "l'entità sionista". C'è stato quindi un cinturamento delle aree da parte delle forze dell'ordine in tenuta antisommossa che ad un certo punto ha impedito ulteriori ingressi, tra le urla degli attivisti. "Vergogna, ci impediscono di manifestare", hanno gridato. Dopo avere attraversato una parte del quartiere Barriera di Milano alla periferia Nord di Torino, il serpentone dei Pro Pal a questo punto formato da almeno seimila persone ha fatto dietrofront e sta ritornando verso il centro della città, da dove era partito poco meno di due ore fa. Fanno parte del corteo, organizzato dal coordinamento Torino per Gaza, centri sociali, anarchici, movimento antagonista e sindacalismo di base. Finora non si sono registrate tensioni. Lungo il percorso molte persone si sono affacciate ai balconi delle case, hanno applaudito e alcuni hanno sventolato bandiere palestinesi. La giornata arriva in un periodo molto caldo sul fronte dell'ordine pubblico dopo le grandi manifestazioni - con scontri di piazza - della settimana scorsa. Sui circa 200 obiettivi sensibili israeliani le misure di tutela sono state elevate ai massimi livelli: quartieri, sinagoghe, rappresentanze diplomatiche, negozi, sedi di compagnie aeree. Piantedosi non ha nascosto che il 7 ottobre è "una giornata che preoccupa" per le iniziative annunciate. "Poi - ha aggiunto - confido sempre che possa prevalere il buonsenso e confido soprattutto nell'attività anche preventiva che riescono a fare le forze dell'ordine". C'è infatti un attento monitoraggio degli ambienti antagonisti, anarchici e pro-Pal duri, da cui provengono i gruppi di incappucciati che nei giorni scorsi hanno inscenato una guerriglia urbana in diversi centri, favoriti dai grandi numeri dei partecipanti alle manifestazioni. La commemorazione ufficiale del 7 ottobre da parte dele comunità ebraiche è stata rinviata a domenica 12 ottobre, per rispetto della festività di Sukkot e si svolgerà a Roma alla presenza di autorità politiche e rappresentanti istituzionali. In mattinata in piazza San Carlo a Milano c'è stato un flash mob per ricordare le vittime del massacro, mentre l'associazione Setteottobre ha lanciato una campagna di comunicazione con le foto della strage, attraverso un Qr sul suo sito, "per non dimenticare l'orrore del massacro perpetrato dai terroristi islamici e contrastare l'odio che permea le piazze e il dibattito pubblico".