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SICUREZZA - On. Brambilla: "Sui blocchi nei centri logistici apprezziamo l'impegno del Governo, serve massima attenzione per garantire l'ordine pubblico"
25.09.2024 19:30 di Napoli Magazine

Sui blocchi nei centri logistici che servono la grande distribuzione “apprezziamo l’impegno del governo e le disposizioni più severe del decreto sicurezza, di cui auspichiamo la rapida approvazione definitiva. È urgente la massima attenzione delle autorità di pubblica sicurezza per un’adeguata risposta sul piano dell’ordine pubblico”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla (Nm), commentando la risposta del ministro dell’Interno al question time sul problema sollevato dalla deputata e dal gruppo “Noi moderati”.

“Va assolutamente contrastato - aggiunge la parlamentare in conferenza stampa - il blocco dei poli logistici effettuato da alcune sedicenti sigle sindacali, mai firmatarie di contratti; blocchi solo in apparenza non violenti ma in realtà volti a ledere i diritti di proprietà e di libera iniziativa economica, quello di aderire o meno a una protesta. Con l’aiuto di pochi militanti riescono a bloccare l’ingresso o l’uscita delle merci, con danni che possono arrivare ad un milione al giorno per l’azienda coinvolta, con ripercussioni su tutta la filiera. Serve una risposta urgente sul piano dell’ordine pubblico, e apprezziamo particolarmente le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che dall’inizio dell’anno, ha registrato 183 blocchi durante manifestazioni cosiddette sindacali e ha ricordato l’inasprimento delle pene previsto dal ddl sicurezza. Al ministro e al governo rinnoviamo il nostro apprezzamento e il nostro sostegno”.

Da remoto, in conferenza stampa, è intervenuto il professor Pietro Ichino, emerito di Diritto del Lavoro all’università di Milano, per denunciare quello che ha definito “un cancro nelle nostre relazioni industriali”: forme di lotta illegale, con sopraffazioni a danno dei lavoratori, “che non possono avere cittadinanza in una società democratica e stanno soppiantando lo strumento normale dello sciopero”. A questo sviluppo, conclude, “bisogna opporsi” e “vanno superate le incertezze della giurisprudenza” in materia. Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, segnala la “preoccupante recrudescenza” del fenomeno (“Anche in questo momento, mentre parliamo, un nostro importante associato sta subendo un gravissimo blocco”) e definisce la situazione “non più tollerabile”, nell’interesse dei lavoratori stessi e di tutta la comunità.

Al servizio che logistica e grande distribuzione rendono alla comunità si è richiamato, infine, il presidente del gruppo “Noi moderati”, on. Maurizio Lupi: “Ce ne siamo accorti - sottolinea - durante la pandemia, allora abbiamo capito qualche cosa che ci era sfuggito prima: logistica e grande distribuzione sono strumenti fondamentali al servizio di tutti. Agiremo con determinazione e intelligenza, senza comprimere il sacrosanto diritto di sciopero”. Costante attenzione assicura l’on. Alessandro Colucci (Nm), correlatore del ddl sicurezza, su una questione di grande rilievo “troppo a lungo sottovalutata”.

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SICUREZZA - On. Brambilla: "Sui blocchi nei centri logistici apprezziamo l'impegno del Governo, serve massima attenzione per garantire l'ordine pubblico"

di Napoli Magazine

25/09/2024 - 19:30

Sui blocchi nei centri logistici che servono la grande distribuzione “apprezziamo l’impegno del governo e le disposizioni più severe del decreto sicurezza, di cui auspichiamo la rapida approvazione definitiva. È urgente la massima attenzione delle autorità di pubblica sicurezza per un’adeguata risposta sul piano dell’ordine pubblico”. Lo afferma l’on. Michela Vittoria Brambilla (Nm), commentando la risposta del ministro dell’Interno al question time sul problema sollevato dalla deputata e dal gruppo “Noi moderati”.

“Va assolutamente contrastato - aggiunge la parlamentare in conferenza stampa - il blocco dei poli logistici effettuato da alcune sedicenti sigle sindacali, mai firmatarie di contratti; blocchi solo in apparenza non violenti ma in realtà volti a ledere i diritti di proprietà e di libera iniziativa economica, quello di aderire o meno a una protesta. Con l’aiuto di pochi militanti riescono a bloccare l’ingresso o l’uscita delle merci, con danni che possono arrivare ad un milione al giorno per l’azienda coinvolta, con ripercussioni su tutta la filiera. Serve una risposta urgente sul piano dell’ordine pubblico, e apprezziamo particolarmente le parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che dall’inizio dell’anno, ha registrato 183 blocchi durante manifestazioni cosiddette sindacali e ha ricordato l’inasprimento delle pene previsto dal ddl sicurezza. Al ministro e al governo rinnoviamo il nostro apprezzamento e il nostro sostegno”.

Da remoto, in conferenza stampa, è intervenuto il professor Pietro Ichino, emerito di Diritto del Lavoro all’università di Milano, per denunciare quello che ha definito “un cancro nelle nostre relazioni industriali”: forme di lotta illegale, con sopraffazioni a danno dei lavoratori, “che non possono avere cittadinanza in una società democratica e stanno soppiantando lo strumento normale dello sciopero”. A questo sviluppo, conclude, “bisogna opporsi” e “vanno superate le incertezze della giurisprudenza” in materia. Carlo Alberto Buttarelli, presidente di Federdistribuzione, segnala la “preoccupante recrudescenza” del fenomeno (“Anche in questo momento, mentre parliamo, un nostro importante associato sta subendo un gravissimo blocco”) e definisce la situazione “non più tollerabile”, nell’interesse dei lavoratori stessi e di tutta la comunità.

Al servizio che logistica e grande distribuzione rendono alla comunità si è richiamato, infine, il presidente del gruppo “Noi moderati”, on. Maurizio Lupi: “Ce ne siamo accorti - sottolinea - durante la pandemia, allora abbiamo capito qualche cosa che ci era sfuggito prima: logistica e grande distribuzione sono strumenti fondamentali al servizio di tutti. Agiremo con determinazione e intelligenza, senza comprimere il sacrosanto diritto di sciopero”. Costante attenzione assicura l’on. Alessandro Colucci (Nm), correlatore del ddl sicurezza, su una questione di grande rilievo “troppo a lungo sottovalutata”.