Calcio
AIA - Rocchi: "Mano di Bisseck in Inter-Lazio? Siamo di fronte a un calcio di rigore da concedere"
20.05.2025 00:18 di Napoli Magazine

La penultima giornata di Serie A ha visto mantenere invariato il distacco tra Napoli e Inter, rispettivamente a 79 e 78 punti in classifica. I pareggi ottenuti contro Parma e Lazio hanno costretto le due squadre a rimandare i verdetti definitivi all’ultima gara. Turno, quello della 37 giornata, che è stato contraddistinto anche da diversi episodi arbitrali. Due dei quali proprio nella gare di Inter e Napoli.

Del rigore causato da Bisseck, di quello revocato al Napoli e di tanto altro si è parlato nel corso della puntata di Open Var su DAZN, che ha avuto come ospite Gianluca Rocchi che prima ha ammesso l’errore di Bologna-Milan sulla gomitata di Beukema a Gabbia.

“Un fallo a palla lontana, un gesto non bello alle spalle dell’arbitro. Una chiamata corretta, forse abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto noi, forse non sono stato così chiaro io. Questa è la strada da seguire, l’abbiamo fatto in Lazio-Juve. L’intensità in questi casi non sempre può essere pesata. Questi gesti vanno disincentivati. Beukema-Gabbia era da rosso. andava punito il gesto. Era meno intenso, ma conta poco”, ha rivelato.

Gianluca Rocchi ha iniziato commentando il rigore prima concesso poi tolto in Parma-Napoli agli azzurri: “Il rigore è da concedere, il difensore va sull’uomo. La revisione sull’azione viene proposta in maniera corretta. Dalle clip si percepisce la tensione che c’è in campo. La lavorazione del VAR è precisa dal punto di vista procedurale e tecnico. Il tocco di mano di Balogh non è punibile. Mentre se il pallone fosse finito sul braccio destro sarebbe stato da rigore”.

Il designatore AIA ha poi concluso parlando del rigore dato in Inter-Lazio per fallo di Bisseck. “Allarga il gomito probabilmente in maniera istintiva, verso il pallone. Siamo di fronte a un calcio di rigore da concedere, l’interpretazione del fallo di mano è corretta. La posizione di Chiffi non è delle migliori in campo”.

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AIA - Rocchi: "Mano di Bisseck in Inter-Lazio? Siamo di fronte a un calcio di rigore da concedere"

di Napoli Magazine

20/05/2025 - 00:18

La penultima giornata di Serie A ha visto mantenere invariato il distacco tra Napoli e Inter, rispettivamente a 79 e 78 punti in classifica. I pareggi ottenuti contro Parma e Lazio hanno costretto le due squadre a rimandare i verdetti definitivi all’ultima gara. Turno, quello della 37 giornata, che è stato contraddistinto anche da diversi episodi arbitrali. Due dei quali proprio nella gare di Inter e Napoli.

Del rigore causato da Bisseck, di quello revocato al Napoli e di tanto altro si è parlato nel corso della puntata di Open Var su DAZN, che ha avuto come ospite Gianluca Rocchi che prima ha ammesso l’errore di Bologna-Milan sulla gomitata di Beukema a Gabbia.

“Un fallo a palla lontana, un gesto non bello alle spalle dell’arbitro. Una chiamata corretta, forse abbiamo avuto qualche passaggio a vuoto noi, forse non sono stato così chiaro io. Questa è la strada da seguire, l’abbiamo fatto in Lazio-Juve. L’intensità in questi casi non sempre può essere pesata. Questi gesti vanno disincentivati. Beukema-Gabbia era da rosso. andava punito il gesto. Era meno intenso, ma conta poco”, ha rivelato.

Gianluca Rocchi ha iniziato commentando il rigore prima concesso poi tolto in Parma-Napoli agli azzurri: “Il rigore è da concedere, il difensore va sull’uomo. La revisione sull’azione viene proposta in maniera corretta. Dalle clip si percepisce la tensione che c’è in campo. La lavorazione del VAR è precisa dal punto di vista procedurale e tecnico. Il tocco di mano di Balogh non è punibile. Mentre se il pallone fosse finito sul braccio destro sarebbe stato da rigore”.

Il designatore AIA ha poi concluso parlando del rigore dato in Inter-Lazio per fallo di Bisseck. “Allarga il gomito probabilmente in maniera istintiva, verso il pallone. Siamo di fronte a un calcio di rigore da concedere, l’interpretazione del fallo di mano è corretta. La posizione di Chiffi non è delle migliori in campo”.