Calcio
ANDERLECHT - Simic: "Lasciare il Milan non è stato facile, ma qui sono titolare"
13.11.2024 21:45 di Napoli Magazine

Jan-Carlo Simic, ex difensore rossonero ora all'Anderlecht, ha parlato del suo addio al Milan Gazzetta.it: “A gennaio 2024, tra Serie A e campionati esteri, mi hanno cercato dozzine di club. E in estate idem. Non faccio nomi, ma erano tutte importanti. Quando ho visto il progetto dell’Anderlecht, però, non ho avuto dubbi. Io qui gioco tutte le partite e sono uno dei titolari di una squadra giovane. Tutto è pensato per diventare ancora più forte. Lasciare il Milan non è stato facile, non lo nego. La prima volta che ho messo piede a Milanello avevo 17 anni. Quando Maldini mi ha chiamato non volevo crederci. È stato un sogno, un’emozione. Immagina un adolescente che si ritrova al telefono con una leggenda, sopra una cyclette. Ma non ho nessun rimpianto per aver detto addio. Qui c’è un progetto per me. Giocare nel Milan Futuro? Ho detto solo la mia, e ribadisco: non esistevano altre opzioni se non la Serie A. E non è mai stata una questione di soldi. Hanno scritto tante stronzate sul contratto, lo scriva. Hanno detto che volevo più soldi, che avrei voluto giocare dall’inizio. Tutto falso. Avrei potuto far parte dei quattro centrali, ma non ho mai avanzato pretese”. 

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ANDERLECHT - Simic: "Lasciare il Milan non è stato facile, ma qui sono titolare"

di Napoli Magazine

13/11/2024 - 21:45

Jan-Carlo Simic, ex difensore rossonero ora all'Anderlecht, ha parlato del suo addio al Milan Gazzetta.it: “A gennaio 2024, tra Serie A e campionati esteri, mi hanno cercato dozzine di club. E in estate idem. Non faccio nomi, ma erano tutte importanti. Quando ho visto il progetto dell’Anderlecht, però, non ho avuto dubbi. Io qui gioco tutte le partite e sono uno dei titolari di una squadra giovane. Tutto è pensato per diventare ancora più forte. Lasciare il Milan non è stato facile, non lo nego. La prima volta che ho messo piede a Milanello avevo 17 anni. Quando Maldini mi ha chiamato non volevo crederci. È stato un sogno, un’emozione. Immagina un adolescente che si ritrova al telefono con una leggenda, sopra una cyclette. Ma non ho nessun rimpianto per aver detto addio. Qui c’è un progetto per me. Giocare nel Milan Futuro? Ho detto solo la mia, e ribadisco: non esistevano altre opzioni se non la Serie A. E non è mai stata una questione di soldi. Hanno scritto tante stronzate sul contratto, lo scriva. Hanno detto che volevo più soldi, che avrei voluto giocare dall’inizio. Tutto falso. Avrei potuto far parte dei quattro centrali, ma non ho mai avanzato pretese”.