Nel corso del suo intervento al FInancial Times Business of Fottball Summit il coproprietario dell'Atalanta Stephen Pagliuca ha parlato del percorso della squadra di Gasperini la scorsa stagione, culminato con la vittoria dell'Europa League: "L'anno è stato davvero positivo. Siamo tra le prime tre squadre in Italia e siamo stati a un solo punto dall’essere tra le prime otto di Champions senza nemmeno dover giocare. Sono davvero orgoglioso della squadra, abbiamo sei titolari fuori. La prima cosa che impari è che devi collaborare con persone straordinarie, e la famiglia Percassi, che ha gestito il club per anni, è un partner chiave per noi. Abbiamo un ottimo rapporto con loro. Capiscono il calcio negli Stati Uniti meglio di chiunque altro abbia incontrato. La seconda cosa che ho imparato è che c’è una passione enorme per lo sport negli Stati Uniti, specialmente a Boston. In un posto come Bergamo, che è appena fuori Milano, l’Atalanta è l’unica squadra professionistica ed è incredibile vedere il supporto dei tifosi. Il modo in cui vivono e respirano la squadra è straordinario. Ogni ristorante, ogni persona a Bergamo ha un legame con il club. Ogni bambino che nasce a Bergamo riceve una tutina dell’Atalanta. È una parte radicata della cultura locale come nessun altro posto. La terza cosa è che sì, siamo un club più piccolo, ma abbiamo investito molto capitale. Negli ultimi tre anni abbiamo acquistato giocatori per oltre 100 milioni di euro e possediamo il nostro stadio. Siamo una squadra sostenibile dal punto di vista finanziario. Per esempio, uno dei nostri migliori attaccanti, Scamacca, si è infortunato per tutta la stagione, e questo ci ha spinti a comprare Retegui. Pensavamo che fosse un buon giocatore e che si adattasse al nostro sistema, e ora è il capocannoniere della Serie A...".
E ancora, dice Pagliuca sul sistema Atalanta: "Abbiamo anche imparato che è essenziale individuare giocatori adatti al sistema dell’Atalanta. Giochiamo con un pressing alto e aggressivo, che richiede probabilmente il 50% in più di corsa rispetto a molte altre squadre. Quindi, nei nostri modelli di scouting, cerchiamo giocatori con grande resistenza fisica per coprire il campo e correre per tutta la partita. Questo stile di gioco ci ha permesso di battere grandi club. Lo scorso anno per esempio abbiamo battuto il Liverpool perché non si aspettava di essere attaccato in quel modo. Sorpresa? La più grande è stata la vittoria dell'Europa League: mentirei se dicessi che era l’obiettivo iniziale, ma tutto è andato al posto giusto. E poi abbiamo completato con successo la ristrutturazione dello stadio. Siamo uno dei tre club italiani che posseggono il loro stadio".
di Napoli Magazine
26/02/2025 - 20:22
Nel corso del suo intervento al FInancial Times Business of Fottball Summit il coproprietario dell'Atalanta Stephen Pagliuca ha parlato del percorso della squadra di Gasperini la scorsa stagione, culminato con la vittoria dell'Europa League: "L'anno è stato davvero positivo. Siamo tra le prime tre squadre in Italia e siamo stati a un solo punto dall’essere tra le prime otto di Champions senza nemmeno dover giocare. Sono davvero orgoglioso della squadra, abbiamo sei titolari fuori. La prima cosa che impari è che devi collaborare con persone straordinarie, e la famiglia Percassi, che ha gestito il club per anni, è un partner chiave per noi. Abbiamo un ottimo rapporto con loro. Capiscono il calcio negli Stati Uniti meglio di chiunque altro abbia incontrato. La seconda cosa che ho imparato è che c’è una passione enorme per lo sport negli Stati Uniti, specialmente a Boston. In un posto come Bergamo, che è appena fuori Milano, l’Atalanta è l’unica squadra professionistica ed è incredibile vedere il supporto dei tifosi. Il modo in cui vivono e respirano la squadra è straordinario. Ogni ristorante, ogni persona a Bergamo ha un legame con il club. Ogni bambino che nasce a Bergamo riceve una tutina dell’Atalanta. È una parte radicata della cultura locale come nessun altro posto. La terza cosa è che sì, siamo un club più piccolo, ma abbiamo investito molto capitale. Negli ultimi tre anni abbiamo acquistato giocatori per oltre 100 milioni di euro e possediamo il nostro stadio. Siamo una squadra sostenibile dal punto di vista finanziario. Per esempio, uno dei nostri migliori attaccanti, Scamacca, si è infortunato per tutta la stagione, e questo ci ha spinti a comprare Retegui. Pensavamo che fosse un buon giocatore e che si adattasse al nostro sistema, e ora è il capocannoniere della Serie A...".
E ancora, dice Pagliuca sul sistema Atalanta: "Abbiamo anche imparato che è essenziale individuare giocatori adatti al sistema dell’Atalanta. Giochiamo con un pressing alto e aggressivo, che richiede probabilmente il 50% in più di corsa rispetto a molte altre squadre. Quindi, nei nostri modelli di scouting, cerchiamo giocatori con grande resistenza fisica per coprire il campo e correre per tutta la partita. Questo stile di gioco ci ha permesso di battere grandi club. Lo scorso anno per esempio abbiamo battuto il Liverpool perché non si aspettava di essere attaccato in quel modo. Sorpresa? La più grande è stata la vittoria dell'Europa League: mentirei se dicessi che era l’obiettivo iniziale, ma tutto è andato al posto giusto. E poi abbiamo completato con successo la ristrutturazione dello stadio. Siamo uno dei tre club italiani che posseggono il loro stadio".