Deco sta vivendo la sua seconda stagione come direttore sportivo del Barcellona e dopo aver chiuso il mercato di gennaio con ben tre rinnovi, archiviato con successo il ‘caso Olmo-Pau Víctor’, ha rilasciato un'intervista al quotidiano catalano SPORT. A partire dalla soddisfazione per la stagione attuale, visto che la squadra di Flick è in lotta aperta per LaLiga, qualificata agli ottavi di Champions e in semifinale di Copa del Rey: "La verità è che va molto bene. Siamo riusciti a vincere il primo titolo della stagione giocando molto bene. Le sensazioni sono ottime e la squadra è nel suo miglior momento. Abbiamo recuperato la maggior parte dei giocatori e questo aiuta molto a gestire i carichi di lavoro".
Ottavi di Champions, semifinali di Coppa e in Liga a due punti dalla capolista. Quali sono gli obiettivi?
"La risposta ce l'ha già. Il Barça deve sempre lottare per vincere tutti i titoli. Dire che il Barça non lotterà per vincere sarebbe una bugia. A volte sei nelle condizioni di competere e a volte no, ma il Barça è un club che deve sempre avere come obiettivo quello di vincere i titoli per cui gioca".
Perché ha scelto Flick?
"Dopo l'uscita di Xavi e una stagione difficile, pensavo che avessimo bisogno di un allenatore con esperienza, comprovata, che mettesse ordine nello spogliatoio. La rosa è una grande famiglia, ma è difficile da gestire a causa del disequilibrio che dicevo prima, con giocatori di 35 anni e Lamine che ne ha 17. L'allenatore deve mettere insieme tutto questo e farli lavorare sulla stessa linea, e Flick ci è riuscito".
Ha un contratto fino al 2026 e in conferenza stampa gli è già stato chiesto di un possibile rinnovo. Colloqui a breve?
"Qui andiamo troppo veloci in tutto. Passiamo dall’euforia alla disperazione in un minuto. Le cose stanno andando bene e altri allenatori hanno vissuto situazioni simili, è una sequenza naturale di un progetto che funziona. Abbiamo vinto un titolo, le sensazioni sono buone. La cosa più importante è che i soci lo desiderano. Noi siamo molto contenti del lavoro che si sta facendo e se tutto continua così, lavoreremo per far sì che resti molti anni. Da lì, arriverà il momento, ma al momento non è una priorità né per noi né per lui".
di Napoli Magazine
12/02/2025 - 22:08
Deco sta vivendo la sua seconda stagione come direttore sportivo del Barcellona e dopo aver chiuso il mercato di gennaio con ben tre rinnovi, archiviato con successo il ‘caso Olmo-Pau Víctor’, ha rilasciato un'intervista al quotidiano catalano SPORT. A partire dalla soddisfazione per la stagione attuale, visto che la squadra di Flick è in lotta aperta per LaLiga, qualificata agli ottavi di Champions e in semifinale di Copa del Rey: "La verità è che va molto bene. Siamo riusciti a vincere il primo titolo della stagione giocando molto bene. Le sensazioni sono ottime e la squadra è nel suo miglior momento. Abbiamo recuperato la maggior parte dei giocatori e questo aiuta molto a gestire i carichi di lavoro".
Ottavi di Champions, semifinali di Coppa e in Liga a due punti dalla capolista. Quali sono gli obiettivi?
"La risposta ce l'ha già. Il Barça deve sempre lottare per vincere tutti i titoli. Dire che il Barça non lotterà per vincere sarebbe una bugia. A volte sei nelle condizioni di competere e a volte no, ma il Barça è un club che deve sempre avere come obiettivo quello di vincere i titoli per cui gioca".
Perché ha scelto Flick?
"Dopo l'uscita di Xavi e una stagione difficile, pensavo che avessimo bisogno di un allenatore con esperienza, comprovata, che mettesse ordine nello spogliatoio. La rosa è una grande famiglia, ma è difficile da gestire a causa del disequilibrio che dicevo prima, con giocatori di 35 anni e Lamine che ne ha 17. L'allenatore deve mettere insieme tutto questo e farli lavorare sulla stessa linea, e Flick ci è riuscito".
Ha un contratto fino al 2026 e in conferenza stampa gli è già stato chiesto di un possibile rinnovo. Colloqui a breve?
"Qui andiamo troppo veloci in tutto. Passiamo dall’euforia alla disperazione in un minuto. Le cose stanno andando bene e altri allenatori hanno vissuto situazioni simili, è una sequenza naturale di un progetto che funziona. Abbiamo vinto un titolo, le sensazioni sono buone. La cosa più importante è che i soci lo desiderano. Noi siamo molto contenti del lavoro che si sta facendo e se tutto continua così, lavoreremo per far sì che resti molti anni. Da lì, arriverà il momento, ma al momento non è una priorità né per noi né per lui".