Pierpaolo Marino, dirigente sportivo, è intervenuto nella trasmissione Il Bello del Calcio sul canale Televomero: “E’ un momento importante, pragmatico. Il Napoli è di nuovo capolista, Conte ha sempre ragione. Oggi il Napoli è primo nonostante i vari infortuni e tutte le peripezie ma è sempre primo. Quindi ha sempre ragione lui, non discuto punti guadagnati o persi, per me contro il Como era uno scontro diretto”.
SUL MATCH - “Il Como ha ereditato dall’Atalanta quel paradosso sull’affrontarla è come andare dal dentista, il Como per il Napoli è uno scontro diretto e per me potrebbe inserirsi anche nei vertici della classifica. Che si chiami Como conta relativamente, anche il Parma in passato con la proprietà Tanzi lottava per l’Europa e vinceva la coppa Uefa. Il Como non è una squadra di provincia. Non vogliamo creare alibi, ma è una squadra conta la doppia cifra tra gli infortunati. Non vedo un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, temevo la partita con il Como e reputo il bicchiere mezzo pieno. Le statistiche non ci dicono qual è stata la squadra migliore in campo, non bisogna giudicare il possesso palla ma i tanti tiri in porta che ha fatto il Napoli. Gli azzurri hanno giocato contro una squadra che fa del possesso palla la sua filosofia, il Napoli li ha lasciati palleggiare ma alla fine i tiri in porta li hanno fatti loro”. LE
PAROLE DI CONTE - “Sulla parte finale del discorso che il Napoli dà fastidio ed io penso che Antonio abbia ragione, Napoli non è più una variabile impazzita ma una costante del calcio italiano e dà fastidio alle big. Nell’ambiente Napoli si creano sempre grosse aspettative, il popolo napoletano è sempre stato sempre vicino nonostante le polemiche. Reja veniva attaccato sempre, ma i tifosi sono molto intelligenti”.
CONTE COME MARADONA - “Si, le sue parole ricordano quelle di Diego. In quel momento la Nord faceva una guerra tremenda verso il Napoli del primo scudetto, io dovevo fare la guerra tutti i Lunedi’ e quindi capisco. Nell’anno dello scudetto Ferlaino dovette farsi eleggere consigliere, io ero al Processo di Biscardi per creare paura, è una strategia, fa parte della politica. Maradona ci difendeva come Conte adesso. Io non condivido gli appelli ai napoletani di Conte, i napoletani sono intelligenti e sanno distinguere.
NAPOLI-EINTRACHT - “Queste sono le partite dove bisogna tirare fuori tutto quello che si ha, Conte dovrà fare da trascinatore anche se avremmo voluta vederla in maniera diversa dal punto di vista delle disponibilità”. Poi ha proseguito: “Hojlund orfano di De Bruyne? Non dimentichiamo ad esempio che McTominay serviva palla a Lukaku e Lukaku serviva assist a McTominay. Lukaku è fondamentale, e rappresenta uno stimolo anche per chi gioca in quel ruolo, dovrà farsi trovare con un buon curriculum per quando tornerà Lukaku”.
ANCORA SU DE BRUYNE: “C’è un partito di vedove di De Bruyne, a me dispiace per il suo infortunio e penso che ha qualità indiscutibili ma questa squadra ha vinto lo scudetto con McTominay e Lukaku che si scambiavano gol e assist e non capisco il perchè bisogni parlare dell’assenza di De Bruyne. Ricordarlo sempre non serve a niente. Per fortuna non ha inciso come poteva incidere e quindi la sua assenza si nota di meno, siamo noi che ne parliamo”.
di Napoli Magazine
04/11/2025 - 08:13
Pierpaolo Marino, dirigente sportivo, è intervenuto nella trasmissione Il Bello del Calcio sul canale Televomero: “E’ un momento importante, pragmatico. Il Napoli è di nuovo capolista, Conte ha sempre ragione. Oggi il Napoli è primo nonostante i vari infortuni e tutte le peripezie ma è sempre primo. Quindi ha sempre ragione lui, non discuto punti guadagnati o persi, per me contro il Como era uno scontro diretto”.
SUL MATCH - “Il Como ha ereditato dall’Atalanta quel paradosso sull’affrontarla è come andare dal dentista, il Como per il Napoli è uno scontro diretto e per me potrebbe inserirsi anche nei vertici della classifica. Che si chiami Como conta relativamente, anche il Parma in passato con la proprietà Tanzi lottava per l’Europa e vinceva la coppa Uefa. Il Como non è una squadra di provincia. Non vogliamo creare alibi, ma è una squadra conta la doppia cifra tra gli infortunati. Non vedo un bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno, temevo la partita con il Como e reputo il bicchiere mezzo pieno. Le statistiche non ci dicono qual è stata la squadra migliore in campo, non bisogna giudicare il possesso palla ma i tanti tiri in porta che ha fatto il Napoli. Gli azzurri hanno giocato contro una squadra che fa del possesso palla la sua filosofia, il Napoli li ha lasciati palleggiare ma alla fine i tiri in porta li hanno fatti loro”. LE
PAROLE DI CONTE - “Sulla parte finale del discorso che il Napoli dà fastidio ed io penso che Antonio abbia ragione, Napoli non è più una variabile impazzita ma una costante del calcio italiano e dà fastidio alle big. Nell’ambiente Napoli si creano sempre grosse aspettative, il popolo napoletano è sempre stato sempre vicino nonostante le polemiche. Reja veniva attaccato sempre, ma i tifosi sono molto intelligenti”.
CONTE COME MARADONA - “Si, le sue parole ricordano quelle di Diego. In quel momento la Nord faceva una guerra tremenda verso il Napoli del primo scudetto, io dovevo fare la guerra tutti i Lunedi’ e quindi capisco. Nell’anno dello scudetto Ferlaino dovette farsi eleggere consigliere, io ero al Processo di Biscardi per creare paura, è una strategia, fa parte della politica. Maradona ci difendeva come Conte adesso. Io non condivido gli appelli ai napoletani di Conte, i napoletani sono intelligenti e sanno distinguere.
NAPOLI-EINTRACHT - “Queste sono le partite dove bisogna tirare fuori tutto quello che si ha, Conte dovrà fare da trascinatore anche se avremmo voluta vederla in maniera diversa dal punto di vista delle disponibilità”. Poi ha proseguito: “Hojlund orfano di De Bruyne? Non dimentichiamo ad esempio che McTominay serviva palla a Lukaku e Lukaku serviva assist a McTominay. Lukaku è fondamentale, e rappresenta uno stimolo anche per chi gioca in quel ruolo, dovrà farsi trovare con un buon curriculum per quando tornerà Lukaku”.
ANCORA SU DE BRUYNE: “C’è un partito di vedove di De Bruyne, a me dispiace per il suo infortunio e penso che ha qualità indiscutibili ma questa squadra ha vinto lo scudetto con McTominay e Lukaku che si scambiavano gol e assist e non capisco il perchè bisogni parlare dell’assenza di De Bruyne. Ricordarlo sempre non serve a niente. Per fortuna non ha inciso come poteva incidere e quindi la sua assenza si nota di meno, siamo noi che ne parliamo”.