Il proprietario del Bologna, Joey Saputo, ha parlato a margine di un evento a Palazzo d’Accursio, nel comune del capoluogo emiliano.
Queste le sue parole: “L’Europa è nel nostro destino e quando il Comune mi ha dato la cittadinanza onoraria era qualcosa di personale, ma questo premio non è solo per me, è per tutta la società. Il lavoro fatto è quello di tutti, non solo dei giocatori in campo ma anche di chi sta dietro le quinte. Siamo una famiglia”.
Quindi a Saputo viene chiesto di dire tre cose di Bologna: “Bologna è cibo ed è tutto bello. All’inizio c’era l’idea di riportare in alto la società e conquistare il rispetto sia fuori che dentro il campo. C’erano tante pressioni all’inizio, ai tifosi ho chiesto tempo perché avremmo lavorato per portare la squadra in alto. Ed è successo”.
Il presidente del Bologna parla poi della Champions League, in cui la società emiliana è tornata a giocare in questa stagione dopo oltre sessant’anni di assenza: “Dico sempre che ogni anno dobbiamo fare meglio rispetto a quello prima, se riuscissimo a ripeterci sarebbe incredibile. Il nostro nuovo destino è un torneo europeo, che sia Champions o Europa League. Quando sono arrivato c’era quello di salvarci e fare più di 40 punti. Adesso sono più alti come obiettivi…”.
di Napoli Magazine
15/04/2025 - 15:12
Il proprietario del Bologna, Joey Saputo, ha parlato a margine di un evento a Palazzo d’Accursio, nel comune del capoluogo emiliano.
Queste le sue parole: “L’Europa è nel nostro destino e quando il Comune mi ha dato la cittadinanza onoraria era qualcosa di personale, ma questo premio non è solo per me, è per tutta la società. Il lavoro fatto è quello di tutti, non solo dei giocatori in campo ma anche di chi sta dietro le quinte. Siamo una famiglia”.
Quindi a Saputo viene chiesto di dire tre cose di Bologna: “Bologna è cibo ed è tutto bello. All’inizio c’era l’idea di riportare in alto la società e conquistare il rispetto sia fuori che dentro il campo. C’erano tante pressioni all’inizio, ai tifosi ho chiesto tempo perché avremmo lavorato per portare la squadra in alto. Ed è successo”.
Il presidente del Bologna parla poi della Champions League, in cui la società emiliana è tornata a giocare in questa stagione dopo oltre sessant’anni di assenza: “Dico sempre che ogni anno dobbiamo fare meglio rispetto a quello prima, se riuscissimo a ripeterci sarebbe incredibile. Il nostro nuovo destino è un torneo europeo, che sia Champions o Europa League. Quando sono arrivato c’era quello di salvarci e fare più di 40 punti. Adesso sono più alti come obiettivi…”.