Calcio
COMO - Fabregas: "Stiamo costruendo qualcosa verso l’alto, bisogna dare continuità"
28.10.2025 16:00 di Napoli Magazine
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Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Verona.

Queste le sue parole: “Siamo una squadra che piano piano sta costruendo qualcosa verso l’alto, mantenendo una filosofia e un’identità che per me è la cosa più importante. Stiamo iniziando un percorso dallo zero e non è solo vincere e portare giocatori bravi, ma farlo con un’idea. Diamo continuità a un processo e un’idea, alla fine la superficialità ti porta a vedere solo il risultato. Suwarso dice sempre: ‘Se vai via, chi verrà dopo di te?’. Deve venire con la stessa idea qualcun altro nel caso. Idem se il presidente andasse via. Contro il Parma potevamo vincere con la giocata di Douvikas se avesse calciato bene, ma il calcio è così. Dobbiamo essere bravi e continuare a costruire”.

Verona e Napoli in tre giorni. “Il Verona non meriterebbe di stare dov’è, non ha meritato di perdere contro la Roma, 75 minuti contro il Cagliari ha fatto una grande partita. Sono una squadra molto pericolosa, i miei occhi vedono quello che la classifica non dice”.

Come si imposta una partita del genere? “Sì, è vero, per far buono il punto di Parma dobbiamo vincere. Il Verona ha le idee chiare, ha continuità con l’allenatore, mi piace quello che vedo. Dobbiamo essere bravi a gestire la partita e i momenti, quando si è dominanti e quando non lo si è. Addai potrà giocare un po’, Jesus tornerà dalla squalifica, Diao si è sentito bene in 45 minuti, anche Kuhn. Piano piano si va, mancano solo Sergi Roberto e Dossena”.

Quanti cambi ci saranno domani? “Ho tanta fiducia nei miei giocatori, penso che mi abbiano dimostrato che tutti possono giocare, magari porteremo freschezza e alternative, piano piano però stiamo tornando ad essere una squadra completa, con tutti i giocatori a disposizione”.

Nico Paz partecipa a 4 gol e 4 assist del Como. Se non brilla lui, il Como non porta la vittoria a casa? “Ho risposto già la settimana scorsa. Non dico di sì e di no, Nico è un giocatore importante, sta crescendo, ha molta fame. Quanto più giochi e fai nella parte offensiva, puoi essere coinvolto in un’azione. Ovvio che fa la differenza, per questo è qua. Mentre per me sarà sempre un giocatore importante. Kane ha fatto 102 gol in 100 partite, cosa dice Kompany? Ho giocato con Messi e ha fatto 90 gol in un anno, che gli dico? ‘Mi hai fatto vincere tu?’. Sì, però no. Nico bravissimo giocatore, abbiamo bisogno di lui, deve continuare però con la stessa maniera di fare le cose. I gol si continueranno a fare, magari con un altro giocatore”.

Primo 0-0 della stagione contro il Parma, ma in diverse partite sono scesi tanti giocatori dell’anno scorso. È iniziato tutto con il mercato di gennaio? “Vero, ha aiutato molto, si è notato. Lo abbiamo fatto perché pensavamo fosse la cosa giusta, però non è solo questo il processo. Valle, Douvikas, Smolcic sono già qua da 8-10 mesi, sono in dinamica di gioco, nostra, questa cultura che abbiamo… sono tutti dentro. Non parlano sempre con me ma dicono che certe cose non le hanno mai fatte, è solo l’inizio. Kempf 1,5 milione, Butez idem, Cavlina 0, Diego Carlos a 0, di tutto questo non si parla mai. Tra 10 giocatori abbiamo speso 15-20 milioni. Non solo il risultato, stiamo creando uno stile, un’identità, dei giovani che tra 5 anni giocheranno al Mondiale con le loro nazionali. Questo va al di là dello 0-0, noi siamo molto tranquilli”.

Sull’esonero di Tudor: “Non mi piace parlare di Tudor, è un mondo ingiusto per tanti allenatori. Niko Kovac mi ha lasciato fuori dai convocati in una partita contro il Marsiglia e quasi piangevo, ma vedevo che per lui fosse difficile rimanere fuori. Mi ha detto: ‘Spero che un giorno sarai allenatore per vedere quanto è difficile esserlo'”.

Goldaniga può avere una possibilità? “Edoardo, come Strefezza, come Da Cunha e Gabrielloni… non c’è mai niente di negativo da dire. Mi spiace per lui, è un ragazzo incredibile. Lo vedo a cena con me un giorno quando andremo via da qui. Ovvio che vuole giocare, c’è livello adesso nella sua posizione, lui deve continuare e ha giocato la partita di Coppa. È complicato, però lui deve sempre essere quello è: un professionista. Lottare per la squadra”.

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COMO - Fabregas: "Stiamo costruendo qualcosa verso l’alto, bisogna dare continuità"

di Napoli Magazine

28/10/2025 - 16:00

Cesc Fabregas, allenatore del Como, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro il Verona.

Queste le sue parole: “Siamo una squadra che piano piano sta costruendo qualcosa verso l’alto, mantenendo una filosofia e un’identità che per me è la cosa più importante. Stiamo iniziando un percorso dallo zero e non è solo vincere e portare giocatori bravi, ma farlo con un’idea. Diamo continuità a un processo e un’idea, alla fine la superficialità ti porta a vedere solo il risultato. Suwarso dice sempre: ‘Se vai via, chi verrà dopo di te?’. Deve venire con la stessa idea qualcun altro nel caso. Idem se il presidente andasse via. Contro il Parma potevamo vincere con la giocata di Douvikas se avesse calciato bene, ma il calcio è così. Dobbiamo essere bravi e continuare a costruire”.

Verona e Napoli in tre giorni. “Il Verona non meriterebbe di stare dov’è, non ha meritato di perdere contro la Roma, 75 minuti contro il Cagliari ha fatto una grande partita. Sono una squadra molto pericolosa, i miei occhi vedono quello che la classifica non dice”.

Come si imposta una partita del genere? “Sì, è vero, per far buono il punto di Parma dobbiamo vincere. Il Verona ha le idee chiare, ha continuità con l’allenatore, mi piace quello che vedo. Dobbiamo essere bravi a gestire la partita e i momenti, quando si è dominanti e quando non lo si è. Addai potrà giocare un po’, Jesus tornerà dalla squalifica, Diao si è sentito bene in 45 minuti, anche Kuhn. Piano piano si va, mancano solo Sergi Roberto e Dossena”.

Quanti cambi ci saranno domani? “Ho tanta fiducia nei miei giocatori, penso che mi abbiano dimostrato che tutti possono giocare, magari porteremo freschezza e alternative, piano piano però stiamo tornando ad essere una squadra completa, con tutti i giocatori a disposizione”.

Nico Paz partecipa a 4 gol e 4 assist del Como. Se non brilla lui, il Como non porta la vittoria a casa? “Ho risposto già la settimana scorsa. Non dico di sì e di no, Nico è un giocatore importante, sta crescendo, ha molta fame. Quanto più giochi e fai nella parte offensiva, puoi essere coinvolto in un’azione. Ovvio che fa la differenza, per questo è qua. Mentre per me sarà sempre un giocatore importante. Kane ha fatto 102 gol in 100 partite, cosa dice Kompany? Ho giocato con Messi e ha fatto 90 gol in un anno, che gli dico? ‘Mi hai fatto vincere tu?’. Sì, però no. Nico bravissimo giocatore, abbiamo bisogno di lui, deve continuare però con la stessa maniera di fare le cose. I gol si continueranno a fare, magari con un altro giocatore”.

Primo 0-0 della stagione contro il Parma, ma in diverse partite sono scesi tanti giocatori dell’anno scorso. È iniziato tutto con il mercato di gennaio? “Vero, ha aiutato molto, si è notato. Lo abbiamo fatto perché pensavamo fosse la cosa giusta, però non è solo questo il processo. Valle, Douvikas, Smolcic sono già qua da 8-10 mesi, sono in dinamica di gioco, nostra, questa cultura che abbiamo… sono tutti dentro. Non parlano sempre con me ma dicono che certe cose non le hanno mai fatte, è solo l’inizio. Kempf 1,5 milione, Butez idem, Cavlina 0, Diego Carlos a 0, di tutto questo non si parla mai. Tra 10 giocatori abbiamo speso 15-20 milioni. Non solo il risultato, stiamo creando uno stile, un’identità, dei giovani che tra 5 anni giocheranno al Mondiale con le loro nazionali. Questo va al di là dello 0-0, noi siamo molto tranquilli”.

Sull’esonero di Tudor: “Non mi piace parlare di Tudor, è un mondo ingiusto per tanti allenatori. Niko Kovac mi ha lasciato fuori dai convocati in una partita contro il Marsiglia e quasi piangevo, ma vedevo che per lui fosse difficile rimanere fuori. Mi ha detto: ‘Spero che un giorno sarai allenatore per vedere quanto è difficile esserlo'”.

Goldaniga può avere una possibilità? “Edoardo, come Strefezza, come Da Cunha e Gabrielloni… non c’è mai niente di negativo da dire. Mi spiace per lui, è un ragazzo incredibile. Lo vedo a cena con me un giorno quando andremo via da qui. Ovvio che vuole giocare, c’è livello adesso nella sua posizione, lui deve continuare e ha giocato la partita di Coppa. È complicato, però lui deve sempre essere quello è: un professionista. Lottare per la squadra”.